Da Satomi, alla Bolognina, il Giappone è servito!



Ecco uno di quegli inviti che vorrei tutti i giorni. Io e Bea qualche giorno fa siamo state invitate a pranzo da Satomi, un'amica giapponese che fa la cantante lirica. E naturalmente ci siamo deliziate nel mangiare manicaretti nipponici ma ci siamo anche molto divertite a fotografare cose bellissime. Per di più Bea, che non si diletta molto di cucina, ha deciso che imparerà i segreti di quella giapponese. E io dico che fa molto bene. Il giappone si addice a Bea.
Satomi abita in Bolognina, in una palazzina dove c'è il suo appartamento con sorpresa: entrate in casa sua si percorre la cucina e si arriva nel giardino sul retro dove c'è persino l'orto! e dove questa simpatica e gentilissima signora dall'ugola d'oro coltiva buone cose che poi usa nelle sue ricette. Pensate che Satomi sa anche fare la sfoglia!



Ma insomma, passiamo al pranzo. Servito _ contrasto meraviglios- su una tovaglia di Gambettola! (alla faccia di chi la chiama tovaglia ancien regime). Una vera scoperta di quello che al giapponese, inteso come ristorante in Italia, non si ordina. E poi anche del fatto che tutto ciò che solitamente siamo abituati a mangiare crudo (forse perché fa più strano?) si mangia invece tranquillamente anche cotto. Interessante no? Per noi sì, almeno.


Tra i piatti proposti: fagiolini con sesamo e seppioline, maki e una zuppa originariamente con manzo che io ho mangiato semplice, perché non frequento la carne...pesce sì, formaggio sì...però.

E infine il tocco occidentale che tutte e tre abbiamo molto apprezzato. Una fantastica tortina acquistata da Gamberini (ne parleremo prossimamente)...una delle mete più sfiziose della città.

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