Il Posto del chilometro zero

Il pane arriva da Monghidoro, dal Forno di Calzolari. I formaggi da San Prospero di Savigno, dalla Val di Zena (vicino a Pianoro) e da Casalfiumanese. Il riso dall'azienda agricola Riccò di Verona,, la pasta fresca dalla Bottega della Rosa e poi i condimenti. L'aceto dall'acetaia Pedroni da Rubbiara di Nonantola e l'olio La Goccia Pura dall'azienda Bloise Lucio di Saracena (Cs). E poi i vini...ma per questi andate direttamente e consultate la carta.
Non si fanno mancare niente gli inventori del Posto..cucina ed eventuali, via Massarenti 37, Bologna. Un ristorante dai mille interessi che tra le passioni cui non rinuncia mette la musica. A modo suo, però. Acustica e fatta su misura. Quindi, cucina del territorio e live d'ambiente costruiscono lo charme di questo punto di ristoro diretto, ai fornelli, da Gennaro, ex chef al Battibecco.
La cosa davvero bella dei giovani imprenditori, è che si danno davvero la possibilità di provare, di sperimentare e fare ricerca. Di non sottostare alle regole del mercato -anche piuttosto esose e di scarsa qualità- e cercare la propria via al nutrimento. Al Posto si pratica questo hobby e si tutela chi ci va a mangiare. Il menu cambia ogni quattro mesi e tra i piatti che propone al momento segnalo il Riso Rosa, ovvero riso vialone nano IGP, mantecato al taleggio e barbabietola rossa. O ancora le taglioline della Rosa (vedi sopra) con ragù bolognese e uova in camicia con doratura croccante su radicchio rosso, crema di formaggio e uova di quaglia.
Il gruppo di intraprendenti che gestisce Il Posto si chiama Articoltura, è di Bologna ed è promotore di eventi che si mixano con l'arte contemporanea.
Io sono capitata in questa casa ospitale qualche sera fa, in occasione di una presentazione molto particolare che univa musica e cibo...una mia passione, da sempre.
Paolo Benvegnù col suo gruppo ha presentato il nuovo disco "500" e per farlo ha deciso di trasformarsi coi suoi colleghi, in camerieri. Ad ogni portata una sorta di filastrocca all'insegna del ,mangiare, seguita da alcuni brani, eseguiti tra palco e tavoli.
Quello che ho mangiato ieri sera..,vedi le pappardelle ai carciofi e zafferano (poco cotte), non è assolutamente rappresentativo di cosa si può gustare qui. Troppo caos e piatti - per me e altri vegetariani - realizzati all'ultimo minuto un po' di fretta. Ma gustando il piatto di meravigliosi formaggi, bevendo il vino e godendo tra creme caramel e torta di carote...ho capito che il sapore qui è padrone. E i prezzi sono contenuti senza rinunciare alla qualità

Commenti

  1. Ciao Bea,
    volevo solo farti i complimenti per questo blog adorabile!
    L'ho messo tra i preferiti e ho in programma di provare tutti i locali che proponi.
    Inoltre, sono vegetariana come te!
    Un saluto!
    Letizia

    RispondiElimina
  2. cara Letizia,
    sono lusingata, davvero!
    grazie e grazie che mi hai lasciato un commento. i commenti sono preziosissimi e altamente motivanti. spero che non rimarrai delusa!
    in verità io mi chiamo Bebe, e ho dedicato il blog ad una cara amica con cui faccio pranzi carini(molti di quelli di cui parlo)

    Buona lettura

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

Post più popolari