Gelati naturali nel parco Angeletti

NON E' PIU' LA GELATERIA MAURITIUS MA SOLO UNA BARACCHINA APERTA D'ESTATE



Il parco di Villa Angeletti è uno dei bacini più multiculturali della nostra città. Un po' come succede a tutti i parchi urbani, di solito. E poi da quest'anno c'è la baracchina dei gelati. Il che rende le passeggiate nel verde ancora più deliziose.
E non si tratta di una baracchina qualisiasi, ma della gelateria Mauritius, quella di via Riva Reno 77 o di via Corticella 192, per intenderci. Che fa gelati buonissimi. La frequentavo spesso quando abitavo dalle parti di Porta Lame. E ancora adesso, se una sera ho voglia di gelato, mi sposto dalla Bolognina e ci vado perché i loro gusti sono sempre un po' intriganti e cremosi ma non troppissimo. Non eccessivamente dolci ma buoni buoni.
Il bello è che non mi ricordo mai i nomi dei gusti perché sono molto creativi...creativi stile anni Novanta, con quei nomi che sottintendono piacere e suggeriscono un po' il mixappeal del gusto.
Ricordo sempre bene il delirium di cioccolata che è cioccolato fondente liquido presentato nel coppone di vetro proprio al centro del bancone, che solitamente si mette nel fondo del gelato e poi sopra il resto.
Solo che quando mangi sei avido e non vedi l'ora di arrivare in fondo per deliziarti con il sapore irresistibile di cestina o cono/incontra delirium.

A Bologna negli ultimi anni sono nate gelaterie eccellenti. C'è un ritorno di cura per questo prodotto che per tanti anni è stato tirato via. Anzi, nessuno ci investiva più nella gelateria. E ricordo quando alcuni chioschi della città hanno iniziato a trasformarsi in piadinerie/kebaberie (plasticosissime però) perché il gelato non vendeva più.
Adesso in certe gelaterie si ha l'impressione di entrare in boutique. Cristalli e specchi ovunque, grafica curata e spesso retrò. Colori caldi, foto alle pareti, packaging per il gelato take away morbido e leggiadro. Un nuovo piacere in città.
E per la baracchina di Villa Angeletti, un nuovo punto d'attrazione in un parco meraviglioso che vale la pena di scoprire. E' in via Carracci, quella via che arriva da dopo il ponte di via Zanardi a destra fino al retro della stazione.


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