Martedì...gnocchi! Al maccia...






Ho battezzato questa penultima settimana di maggio, la settimana delle patate. Non avrò molto tempo da dedicare a me stessa perché il tanto lavoro incalza. Maggio è un mese così... tanto da fare...sembra sempre che ci sia una piccola rinascita, forse perché finisce (o dovrebbe finire) l'inverno!
E le patate ci stanno bene, offrono moltissimi spunti e a parte la cottura che richiede un po' di tempo, ci possono portare in un mondo fatto di cose veloci, buone, nutrienti (sono fantastiche, almeno fino al giorno dopo e tenute in frigo, da riciclare e usare in altre ricette) e che piacciono a tutti: avanti chi non ama la patata nelle sue diverse forme! Che poi, a pensarci bene, è un alimento di uso italiano abbastanza recente, essendo diventata popolare (perché prima c'era un po' di diffidenza e veniva utilizzata come pianta ornamentale) nella seconda metà dell'800.
E poi che altro? La patata non è troppo calorica e ha tante proprietà, è ricca di amidi, sali minerali tra cui il potassio, vitamine, carboidrati ed acidi organici ed è usata nelle diete: 200 grammi di patate corrispondono a 50 grammi di pasta!

Dunque, per dare inizio alla sagra casalinga della patata, ho deciso di scegliere una ricetta in parte comune e in parte insolita, ispirata da un piatto proposto da Csaba dalla Zorza nella trasmissione televisiva "Il mondo di Csaba". Csaba è cuoca, maestra di lifestyle, scrittrice e fondatrice di una delle case editrici di libri gastronomici più belli in Italia e le sue ricette non sono mai troppo complicate. In particolare mi hanno colpito gli gnocchi al matcha, perchè questo te verde in polvere col nome che porta mi fa sempre molta simpatia, perché ne ho una certa scorta, grazie all'amica jappolognese Chizu, perché è un colorante naturale che rilascia anche un sapore un po' terroso-marino (a seconda dei punti di gusto del vostro palato) e perché mi è venuto in mente che agli amici di Gran Spolvero, la trasmissione quotidiana su Città del Capo-Radio Metropolitana (potete ascoltarla in streaming) dove sono ospite una volta alla settimana (prossima volta oggi 18 maggio) il maccia piace un sacco, anche se non l'hanno mai assaggiato. Ma così, per simpatia...


Questa ricetta non è quella di Csaba perché non ho fatto in tempo a scrivere il procedimento. Ma una ricetta di gnocchi di famiglia - che non si allontana troppo da quelle che si incontrano anche nella rete - con aggiunta di maccia. E ci tengo a dire che gli gnocchi li ho rifatti tre volte perché...
 non capivo come ottenere una consisenza ideale: ovvero come farli cuocere e non farli diventare duri. Praticamente ho scoperto che: appena gettati in acqua vanno a fondo e appena salgono a galla dovete spegnere altrimenti diventano durissimi. Che: più farina si mette e più diventano duri (ma bisogna pur sempre ottenere una sfoglia che non si attacchi alle mani). Che: se li voglio congelare lo devo fare con gli gnocchi già formati e su un vassoio e quando li voglio cuocere li butto in acqua direttamente ghiacciati. Che: si possono fare anche senza uova. Che: la patata rossa è migliore (lo diceva anche Csaba) perché contiene meno acqua.

Non sono diventata un'espertona degli gnocchi, ma sicuramente ho scoperto tante cose in più sulle patate.

Gnocchi al Maccia tirati al burro e salvia x 4 persone

1 kg di patate bianche o rosse
200 grammi di farina bianca 00
2 cucchiai di maccia
1 uovo
sale

x condimento
qualche foglia di salvia
2 noci di burro

Lesso le patate con la buccia e quando sono pronte le lascio intiepidire per poi sbucciarle. Le passo allo schiacciapatate, impasto le patate con la farina, l'uovo, il maccia e un pizzico di sale.

Lavoro la pasta come se maneggiassi un mattarello e ottengo un rotolo sottile (circa 2 cm di diametro). Taglio dei piccoli pezzetti di pasta e metto da parte. Quando sono pronti li cuocio in acqua salata e quando salgono a galla li prendo con il mestolo forato e li adagio nel piatto con il burro e la salvia. Preferibile impiattare direttamente piuttosto che metterli tutti insieme.

Variante buona: li metto in una pirofila con due noci di burro e la salvia, amalgamo bene e spolvero con parmigiano. Inforno per una ventina di minuti e quando c'è la crostina estraggo e servo.

Commenti

  1. razie Edith...sì alla fine son venuti bene...ma che fatica!

    RispondiElimina
  2. bea... bentornata... ma tu non ti fermi mai! quei libri li comprerei tutti, uno più bello dell'altro e gli gnocchi al maccia... fantastici! brava brava... tra qualche giorno vado a vienna anch'io ;) Un saluto!

    RispondiElimina
  3. cara Iana! che meraviglia a Vienna...adesso che c'è il caldo poi...il mio ricordo di Pasqua è ancora vivissimo...caldo, sole, lunghe passeggiate, tante cose da vedere e l'aglio ursino...chissà cosa c'è adesso al mercato...ma tu ce lo racconterai!

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea