Mangi qui o porti a casa: il Banco del Vino



Oggi, mentre giravo in bicicletta dopo aver fatto il mio lavoro, ho tagliato attraverso alcune stradine per arrivare dall'altra parte di via Indipendenza (la via che attraversa la città venendo dalla stazione e che porta direttamente alla piazza Maggiore e rappresenta per noi la classica "vasca", la paseggiata dello shopping) e andare ad ascoltare un disco che mi incuriosiva (roba così) al Disco d'Oro che, per chi fosse interessato, è il negozio di dischi più bello de la ville. Ma, ahimè, mentre percorrevo la scorciatoria imboccando la via Mentana, ho visto per la seconda volta un nuovo posticino che ha aperto appena un mese fa. Tutto mi incuriosiva. A cominciare dall'insegna, bella, sapore retrò, font originali, poi sotto le ampie vetrate con alcune lavagnette appese fuori...proprio come nelle botteghe di una volta. Dove una volta mi sa che erano anche gli anni Settanta. MIca il secolo scorso. Ho dato così una rapida occhiata dentro, sempre pedalando...et voilà...ho visto una faccia amica. Una persona che conoscevo e non vedevo da tempo.




In effetti Maurizio, che ha aperto il Banco del Vino in via Mentana 3/b con Manuel, è una mia vecchia conoscenza. Come del resto Manuel che tanti anni fa, eravamo nei Novanta, gestiva un bar dove assaggiai per la prima volta il fantastico caffè estivo (come si chiama BO), ovvero un caffe con schiuma densa e pannosa che si fa però con il latte light quasi ghiacciato e montato come frappè...quindi, praticamente, vi fa dimagrire.
Maurizio invece, e siamo nei duemila, tra i vari episodi, ha gestito un altro bar-ristorante dove io ho fatto per qualche mese la dj serale. L'ultima avventura dove li ho visti insieme è un bar bolognese chiamato Cocoa. Poi?
Poi è successo che hanno aperto una pizzeria d'asporto per imparare a gestire una pizzeria. Per imparare il business insomma. E per incorporarlo in questo progetto nuovo che ha come sottotitolo "pizze, salumeria, vineria, bottega delle cose buone". Il format è quello della bottega dove si può anche mangiare (ma il coperto non si paga). Dove ti fermi ma puoi anche portare a casa tutto quel che c'è....secondo un trend che si sta diffondendo un po' ovunque e che solo a Bologna conta già un po' di intriganti esempi di cui vi continuerò a parlare. Dalla pizza ai vini ai salumi ai formaggi agli zuccherini montanari mangi lì o porti a casa. Salumi e formaggi sono venduti all'etto. E così, secondo la quantità che desiderate, vengono portati in tavola. "Vorrei un etto di culatello di Parma e un calice di vino"(ci sono 12 aziende vinicole tra cui scegliere)  oppure "Vorrei un etto di salame felino gentile". Oppure puoi chiedere i panini...fatti con la pasta della pizza...bbuoni! E farciti con zucchine e melanzane arrostite, provola e pomodori secchi ad esempio o mortadella e cetriolini...come da tradizione c'è scritto sul menu. Poi ci sono i grissini fatti con la pasta di pizza e l'origano, dovete assolutamente ordinarli.
Io invece, oggi ho scelto la pizza pizza. Ma nella versione light che, rispetto alla classica, è sottile e con il 50% di impasto in meno. Perché, sì, io non è che la ami molto la pizza. La trovo sempre un po' troppo complessa da digerire e devo avere delle fami travolgenti per averne voglia. Però in questa versione confesso di averla gustata e poi ho scelto la più semplice, la margherita (6 euro). Con più fame credo mi avrebbe fatto gola anche la porcini e formaggio di fossa o la regina dell'orto, trionfo di verdure. Next time. Ah, per chi fosse interessato qui la pizza lievita per 24 ore e quindi, lievitazione più lunga, a quel che si dice, più leggerezza. Io il vero test l'ho fatto qualche ora dopo aver mangiato...alle 7 avevo già una fame pazzesca...che sia la cartina tornasole? Poi quanto al sapore, ognuno ha i suoi gusti come si evidenzia in questo video.

Beh, per ultimo vorrei poi parlare del decor. Ormai anche in Italia è sbarcato il gusto dell'arredare locali stile retrò, chic informale e ancestrale. Come fosse la cucina della casa di campagna. Qui ci sono i tavoloni, alcuni di seconda mano con le sedie dai cuori intagliati, c'è un tavolone alto, quello con gli sgabelli (io ho mangiato qui) fatto fare apposta. Al soffitto i lampadari di fogge alternate convivono con i prosciutti (a debita distanza) e le credenze danno tanto calore, mentre il banco del bar è un  mobile di modernariato con cassetti in cui è stata inserita la ghiacciaia per i vini. E per finire l'insegna"Banco del vino": creata dalla calligrafa Barbara Calzolari che fa un lavoro meraviglioso e impegnativo. I ragazzi sono attenti osservatori, non c'è che dire, e qui, si vede, hanno dato vita a un sogno.
Info 051 273832.

Commenti

  1. Che bello, passo spesso in via Mentana, e' poco distante dal mio mitico osteopata-sciamano, e poi mi ricorda il periodo dell'universita' per via dell'Osteria dell'Orsa. Sempre grazie grazie grazie per questi consigli, dovresti raggruparli in una guida, ho l'impressione che nessuno veda questa nuova Bologna se non tu.

    RispondiElimina
  2. grazie cara Fedeccino...e sono felice di sollecitare la tua curiosità e la tua attenzione...anche i tuoi ricordi in fondo. I posti bisognerebbe monitorarli per un anno e poi scrivere la guida...soprattutto per vedere chi sopravvive. perché i posti aprono e chiudono con una tale facilità...e rispetto all'osteopata-sciamano...molto interessante!

    RispondiElimina
  3. ehhe anche io sono incuriosita.
    sono tornata da Londra e cosa mi trovo?
    (per dovere di cronaca io abito sopra la farmacia all'angolo) quindi a due metri.
    proverò prestissimo...
    che ne dici se ci andiamo insieme?

    RispondiElimina
  4. cara Veronica...leggo ora il tuo commento...sarebbe carino andarci insieme, così ci conosciamo! sei a bo per un po' o scappi presto per le vacanze? io son qui fino al 29 dicembre, poi mi assento un po'....

    RispondiElimina
  5. Pessime esperienze: la prima volta attesa della pizza di circa due ore, la seconda impossibilità di accomodare una persona disabile perchè "non ci sarebbe stato spazio per passare". No comment...

    RispondiElimina
  6. cavoli...certo che, davvero niente bene quel che leggo! grazie per aver lasciato la tua esperienza che accresce l'informazione libera e quella del mio blog. ma mi spiace proprio!

    RispondiElimina
  7. la loro pizza è ottima, meravigliosa, ma hanno aumentato i prezzi, e non di poco. Va detto, per precisione...
    Sul fatto che non hanno fatto accomodare un cliente disabile non mi pronuncio nemmeno, davvero triste.
    La pizza, quella sì, resta ottima.

    RispondiElimina
  8. Scoperto solo di recente grazie a questo post..che dire: per me tra le migliori pizze di Bologna. Davvero gran posto.
    Mi permetto di segnalare la mia recensione qui: http://www.tastebologna.net/1/post/2013/09/banco-del-vino.html

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea