100 e più anni e non sentirli. Evviva Pellegrino!

spaghetti con le acciughe (ricetta 100, quindicesima edizione dell'Artusi, 1911)

Ciao a tutti! Eccomi tornata, per riprendere a scrivere e a raccontare cose belle che mi stanno a cuore, Il mio pensiero è sempre con il Giappone, terra che amo per la gente, per la cultura, per la cucina. Una cucina che mi ha sempre ispirata molto, incuriosita, affascinata. E che mi fa sempre pensare all'amica Satomi, sì, proprio quella che avete conosciuto sul blog e la cui storia ho narrato sulle pagine del libro Ricette delle Nuove Famiglie d'Italia. Una persona speciale che mi fa sempre tanto ridere per la spontaneità e lo spirito libero! Ma mi fa pensare anche all'amica Chizu, che vive a Bologna e che da qualche mese è diventata mamma della bellissima Yuma, una nippo-bolognesina che fa sognare davvero una nuova generazione italiana. Un abbraccio forte care amiche!
E a proposito di nuove generazioni e di concetto di "italiani", posso dire che della festa appena passata, quella del tricolore, me ne frega il giusto, perché non sono particolarmente affascinata dalle ricorrenze fine a se stesse, dalle celebrazioni giusto per celebrare. Mi rapisce piuttosto la progettualità dietro alle occasioni della vita.




La parola progetto mi fa impazzire, come anche la parola costruire. E poi ci metto anche la parola sogno  e un'altra bella bella, sentimento. E non può che venirmi in mente subito una manifestazione di questi quattro sostantivi insieme: l'Artusi, che ancor prima che il cognome di un signore romagnolo che di nome faceva Pellegrino, è da più di 100 anni sinonimo di "ricettario per eccellenza". Ma è anche l'ideale di un libro che tutte e tutti noi appassionati di cucina, avremmo voluto scrivere, credo: il libro (fantastico esempio di autoproduzione, tra l'altro) delle persone comuni che ha fatto la sua gran parte nell'unificazione di una nazione e al contempo esempio di uno slancio idealistico senza precedenti. Mi piace rileggere spesso una frase che ho trovato nella postfazione a "La scienza in cucina dell'Artusi" nell'edizione uscita da poco della Bur, per mano di Massimo Montanari:  Ma non vorremo negare l’importanza delle utopie nella storia, la straordinaria forza che esse hanno a indicare la via, la direzione da percorrere”. La rileggo ogni volta che perdo, o credo mi stia sfuggendo, la strada.






Detto tutto questo, vorrei festeggiare quindi i cento anni della morte di signor Pellegrino, nato in Romagna e morto in Toscana il 30 marzo 1911 (e guarda caso proprio quel giorno sarò a Firenze a presentare il mio libro di famiglie e ricette alla caffetteria delle Oblate) proponendovi un bel pranzo al Ristorante Casa Artusi, in quel di Forlimpopoli.




Ci sono stata per la prima volta qualche settimana fa, una gita domenicale. Ci pensavo da parecchi mesi e alla fine l'occasione è arrivata. Che felicità. Purtroppo la biblioteca non era aperta, perché essendo la Casa una struttura comunale, osserva gli orari di apertura e chiusura dei musei. Ma il Ristorante mi ha resa molto felice e mi ha sorpreso per la qualità (a dirigere la cucina, lo chef faentino Andrea Banfi), la quantità e il prezzo di tanta offerta. Ho scelto il menu di mare, a 23 euro, che è cominciato con un'insalatina tiepida di verdire e polipo. Ho proseguito con spaghetti con le acciughe, ricetta 100 dell'Artusi, 15 edizione del 1911 (anche in quella BUR il numero corrisponde), branzino sfilettato con pomodorini, patate e olive e finale con sorbetto al limone (con un goccio di Cointreau). Ce l'ho fatta a stento a finire tutto. Molto interessante anche il menu degustazione artusiano...che non  ho potuto prendere per presenza di carne (ahimè). Ma lo sformato di cardoni su fonduta di parmigiano (ricetta 389) e la torta di cioccolato e mandorle (646) saranno da mangiare e poi riproporre!   
Ah.... non potendo visitare la biblioteca, ho chiesto di poter dare un'occhiata alla cucina...eh eh. 
Gran bella gita. 

Commenti

  1. Ciao Benedetta, bentornata e ben trovata.
    la torta di mandorle e cioccolato mi prende molto.
    ieri, in preda al panico per la mancanza totale di farina (!!) nella mia dispensa ho cercato nel web una ricetta di un dolce senza farina, e, sorpresa delle sorprese, ne ho trovata una nigellica buonissima, mandorle e mele... devo impormi di smettere di mangiarla! immagino che il mio post sulle costoline di maiale con stuccione di pomodoro non ti stuzzichi visto che la ciccia non fa per te ^_^
    un bacione
    Mirka

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  2. Ciao Bea ! ogni tanto dovremmo ricordarci dell'Artusi , io sento che le mie basi sono nate dal suo libro, poi va be' ho svolazzato qua e là... L'energia che danno l'ideale, il sogno, l'utopia è come un' eccitazione adrenalinica che ti dà forza per conseguire..... belle cose che fai ! complimenti !!!!

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  3. sono contenta che hai scritto, e concordo con l'affetto e l'ammirazione artusiana, che condivido!
    ho fatto da pochissimo, consapevolmente, una ricetta dell'artusi, ma il libro ce l'ho per mani da anni, perché è proprio bello leggerlo.
    e poi se uno ci pensa in realtà sono tantissime le ricette artusiane che facciamo nelle nostre cucine, perché la sua è la nostra cucina...

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  4. Ciao Bea, il solo fatto che il tuo film preferito sia Il Concerto, mi mette immediatamente tra i tuoi sostenitori. Adesso mi faccio un giro sul tuo blog. Un abbraccio, Pat

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  5. Ciao cara...scusa scusissima se non ti ho risposto, ommeglio, non ho risposto a cio' che mi hai scritto. e' stato un periodo poco bello e -strano a dirsi- ho avuto totale repellenza verso la cucina.
    grazie per avermi avvisata, grazie davvero.
    tornando in lina, sono stata verso Gennaio a Casa Artusi. il posto stupendo, l'idea meravigliosa, e ci lavorerei di brutto. ma ti diro' che la cucina non mi e' sembrata niente di speciale. noi avevamo scelto il menu terra, o menu degustazione come hai detto tu. il dolce era pietoso e pure le altre portate tranne delle tagliatelline al coniglio non mi hanno entusiasmato un gran che. ho sentito abbastanza pareri discordanti su questo posto.
    resta il fatto che mi ci rinchiuderei li dentro, eccome.

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  6. p.s. nota positiva che dimenticavo, i prezzi sono molto molto buoni, cosa da non sottovalutare.

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  7. Sono stato ieri e oggi(20-21 marzo) in questo locale spettacolare.. Davvero eccellente x servizi, allestimento e cortesia.. Sono di roma, e devo ammettere che bar-ristoro cosi, ne ho visti davvero poco.. Complimenti al personale educato e molto accogliente.. L'unico 'problema' e' che nn ho avuto il coraggio di avvicinare una ragazza stupenda,mora, che lavora li.. Molto graziosa.. X 2 giorni nn ho fatto altro che guardarla.. Ed essendo tornato a roma, nn credo che la rivedro' mai.. Che pollo che sono eh?? A 24 anni mi sono sentito un bimbo :) e ora??... Cmq complimenti x l'eccellente locale!

    Patrizio

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  8. Mirka_carissima bella la torta nigellica, anche la definizione intendo! mandorle e cioccolato...sì sì...e guai a te se ti imponi di non mangiarla...che dopo te la sogni tutte le notti eh! :))) le costoline essendo carne chiaro che non posso dire uh, buone, stupende! però brava, io manco saprei come farle...

    Rossella_ grazie, belle parole. Come sogno e utopia :)

    Gaia_ l'Artusi, come dici, è proprio bello da leggere. E' un libro bellissimo che si rilegge e rilegge, con la terza dimensione...quella che ti fa venire l'acquolina in bocca.

    Mirtilla_ grazie cara

    Patty_ ah che film quello! grazie per il sostegno e benvenuta. Passo anche io da te :))

    Veronica_bentornata amica! Guarda, sulla questione cucinare e svoglia stai tranquilla, succede a tutti e tutte, non sei proprio l'unica. L'importante, credo, sia non impuntarsi su questo. Come sul fatto, forse, di non aver mangiato bene in un ristorante. Mi spiego....forse ritornerei meno volentieri in un posto dove sono poco gentili...ma è una cosa totalmente soggettiva. Io quegli spaghetti con le sarde ancora me li sogno e ho anche riprovato a farli! E i prezzi sì, davvero ottimi.

    Patrik_La bella mora è ancora lì magari e quindi sai dove trovarla. Per di più la scusa ce l'hai, il ristorante e la buona cucina...e ora dici? che avresti voglia di fare ti chiedo io? buona giornata!

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  9. Cosa dovrei fare?? Nn sempre si puo' fare cio' che si vuole veramente... Cmq grazie x l'appoggio emotivo :) xo' hai ragione, la scusa x tornare ce l'ho.. Si mangia da paura!!!!! Ps: diventerei obeso pur di vedere quella ragazza...!! :D

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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