La vellutata di cavolo nero e la visita di Unocookbook


qui c'è anche l'inizio della ricetta del panone ai semi che Manu-Unocookbook mi ha portato. Ne pubblicherò la ricetta dopo averla messa in pratica io stessa


Lo scorso venerdì, prima di partire per Genova, non son stata mica bene.
Un malessere che mi sembrava influenza e che invece si è rivelato essere una sindrome preciclo devastante. Non stavo in piedi. Son cose di noi donnine che a volte ci mettono KO e che ci costringono a non poter praticare nemmeno l'arte della cucina, oltre che a - semplicemente- fare una telefonata, fare una paseggiata. Io quel venerdì l'ho passato a letto con un neurone che anche lui faceva fatica a reggere il peso del mondo. Mal di testa, nausea, male alle ossa. Poi alle 7 di sera è arrivato il mio amico di vecchia data Manu Cocerossa, come lo chiamo io. Perché ha una corce rossa tatuata dietro alla testa. Ma lui è anche un cuoco eccezionale, che anche ai tempi in cui mi preparava i sofficini al forno lo adoravo. Perché lui le cose, anche le più banali, le ha sempre fatte con stile e amore. Ora però fa cose pazzesche e si è dato anche un nome nella blogosfera. Ma, come al solito, a modo suo. In una fetta di blogosfera che noi blogspotteurs non frequentiamo, ovvero la piattaforma tumblr. Vi presento quindi unocookbook, il suo nome, mentre il suo blog lo trovate qui, dove troverete alcune cose molto molto bizar e piatti che prevedono l'esclusoione di carne, latticini, uova. Per me lui è geniale e comunque si è preso cura di me venerdì sera, preparandomi la vellutata di cavolo nero, arrivando da Milano con un pane "da paura" in valigia (tipo semini ricomposti e pabìnificati) e improvvisando anche un babaganoush, una contaminazione di melanzane e tahina fantastica.
I love u Manu!










Vellutata di cavolo nero
x 4
cavolo nero 1 mazzo
patate 4
porro 1
olio evo qb
timo qb
sale pepe gomasio qb

Salto il porro a rondelle in un filo d'olio.
Aggiungo il cavolo a pezzi e lo salto col porro.
Aggiungo sale e pepe.
Aggiungo acqua e faccio bollire lentamente.
Quando le patate sono cotte frullo col mixer e infine servo con un filo d'olio, timo e gomasio.

Commenti

  1. Che colore intenso e particolare! ;) Che spettacolo!! :)

    Vevi :)

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  2. E' stato un piacere grandissimo rivederti e accorgermi, non appena ti ho visto con la scopa in mano, che era come se fossero passati 30 minuti dall'ultima volta che ci eravamo visti. Ti aspetto nella mia deliziosa MMMH (Maison Mantovani Marcuccio - Home). Già dal nome si capisce quante cose buone puoi venire a gustare qui.
    Ciao bebe <3

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  3. Ciao! quanti bei post, interessanti e con belle foto. Ti aspetto per il contest dedicato alla cucina internazionale, a presto!
    Valentina

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  4. Vevi_felice che ti piaccia...il cavolo nero è anche molto spettacolare :)

    UNO_proprio così Manu....quando noi prendiamo in mano la scopa....l'ora non vedo di giungere alla tua maison...

    Valentina_ e certo che partecipo! grazie :)

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  5. Ciao Benedetta ! ci credo che tu stia meglio con quel bel passato di cavolo nero ! io nasco toscana prima di diventare bergamasca e pantesca .. e sono cresciuta a latte e cavolo nero ! Buonissimo ! complimenti e un abbraccione !!

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  6. ciao Rossella!!! è vero che sei una "toscanaccia"! bacioni e buona città!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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