Cuoca ed erbana, questa è la Bea Calia



La Bea Calia l'ho incontrata la prima volta la scorsa estate, era luglio, a una serata dedicata al miglio e alla cucina senegalese ideata da Pina Siotto con special guest Malick Gueye. Lei era, come me, tra i partecipanti e in quell'occasione mi disse che faceva corsi di cucina naturale. Poi ci siamo incontrate un po' di altre volte finchè a dicembre l'ho scovata in un'altra sua avventura, il forno Dolci Sospiri, con Maria e Marika. Infine ecco che le nostre strade si incontrano ancora perché dal primissimo incontro del Club des Pirottines, Bea ha fatto parte della nostra crew, portando gli attrezzi e gli ingredienti per imparare...ma anche le sue tisane e la Tecla, la sua teierona, per offrirci una buonissima tisana di erbe. Perché lei è, oltre che una cuoca naturale (recentemente ho partecipato alla prima lezione del corso che ha ideato sulla creatività nella cucina con le erbe, altri corsi, con le passeggiate per riconoscere le erbe, li terrà più avanti a Rocca Corneta, sotto il Corno alle Scale), è un'erbana, ovvero colei che conosce le erbe e le loro proprietà, va ad erbe per poterle poi utilizzare in cucina, mangiarle o trasformarle in ingrediente necessario per qualche splendida ricetta di cosmesi elementare. Di questo argomento che mi incuriosisce sempre tanto (mia mamma mi ha cresciuta con la stessa passione, mettendomi sotto il naso fin da piccola i libri di Maurice Messèguè) parleremo questa mattina alle 11 su Radio Città del Capo, in compagnia di Nino e con Beatrice Calia ospite erbana, appunto. Poi ascolteremo le ricette degli Angeli alle Fermate.



il ripieno di mele per lo strudel della bea 2- spezie, erbe, semini 3- i germogli di grano (che sanno di liquerizia!) 4- i chapatini della Bea con i semini di girasole

le verdure, le spezie, le erbe di Bea per cucinare fantastici piatti naturali...rape bianche e rosse, carote, zenzero, salvia, rosmarino, timo



Ecco qui alcune preparazioni veloci possibili con le erbe spontanee, suggerite da Bea

olio di iperico : l’olio rosso per le scottature, ottimo anche come base per creme, lucidalabbra, olii da corpo, l’iperico in Germania è usato da anni come aiuto contro la depressione
gli striccapugni “radicchi selvatici” famosi a Bologna, i nostri vecchi andavan per campi a far le erbe e possono esser la base con  il tarassaco per una bella insalata fiorita rallegrata da fiori di olmo, piscialetti, violette, primule, e altri ancora.
Qquante erbe son commestibili, non ne avete idea!! In Romagna i cassoni son ripieni di erbette selvatiche, a Reggio l’erbazzone era ripieno di erbe spontanee, le erbe amare son rimaste nella storia e son fondamentali sulla nostra tavola, specialmente a primavera quando è ora di depurarci!!
È fantastico notar come la Natura ad ogni stagione ci doni le sue erbe in linea con le esigenze dei nostri corpi. Ovvero a primavera le erbe amare, in estate frutti succosi, in autunno piante che aiutano la pelle, in inverno piante solforose, ma la storia è lunga la racconterò in altra sede..
Con le violette si fa uno sciroppo verde-viola supremo, una vera prelibatezza riservata a pochi…
la senape selvatica ottima per condir le orecchiette al posto delle cime di rapa o dei broccoli
il sambuco la pianta delle 7 virtù : coi suoi fiori  si fa uno sciroppo molto dissetante e utile per combattere le calure. Aggiunto al vino bianco diventa un ottimo spumante. A Marradi  invece usano i fiori per fare una schiaccia profumatissima. Si possono usare i frutticini per fare splendide marmellate dal sapore asprino.
madama melissa :  le carmelitane scalze la adoperavano per fare l’acqua contro gli isterismi . con le sue tenere foglie che profumano  di limone fresco  si fa una tisana calmante adattissima a noi donne
O l’achillea che si usa per far lo scudo della Dea
mamma ortica : la conosciamo tutti per far le tagliatelle, ma è ottima in tisana per dar forza o in polvere per fare un mellito o da utilizzare insieme alla piantaggine e l’equiseto per fare il trittico rimineralizzante
La rosa canina ricca di vit C che essendo una vitamina termolabile si estrae col miele.
il tarassaco dono prezioso della primavera: i suoi fiori, piccoli soli gialli dal profumo zuccheroso li conosciamo tutti col nome di  piscialetto, nome azzeccatissimo perché è una pianta diuretica,  son fiori che si prestano a divenir frittelle e oltre a far bene al fegato sono ottimi per diventar  sciroppo da gustare in bevanda o sui gelati o su una ricottina fresca  ancora calda condita con noci, uvetta e nocciole 

Commenti

  1. Che meraviglia e poi dopo la voce rassicurante di Bea, la tromba di Miles Davis... perfetto! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie UNO e TRINO....mentre cucina ascolta e scrive anche! bacini

      Elimina
  2. Una Madama Melissa me la farei volentieri, oggi sono isterica!! che bello saper cucinare con le erbe e le piante, conoscendone le proprietà!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lo so che è inizio settimana ma...va un po' meglio? sennò chiediamo un decotto a bea

      Elimina
  3. Tu hai, cara Bebe, quel potere di mandare in confusione totale il mio misero cervello, già di suo bacato.

    Quando ho ricevuto la richiesta di amicizia della Bea ho pensato, vedendo le amicizie in comune, che fosse la Bea di apranzoconbea. Ma dico, ma porcap****, ma puoi almeno avere il buongusto di trovarti amiche con nomi diversi dal tuo o se non altro con non il tuo stesso nome? Ho bisogno di un'esegesi per capire chi sia sta bea, dannazione.

    By the way, almeno ero arrivata a capire che fosse di Dolci Sospiri. Ora che c'è il tempo bello appena capito su non mancherò di andarle a trovare...è lei la romagnola? o ho fatto casino n'altra volta?
    Deve essere meraviglioso saper manipolare le piante, conoscerne i lori rimedi, sai che sono troppo affascinata da queste cose, dai poteri taumaturgici. I tre anni di letteratura ispanica mi hanno segnato indissolubilmente. Non vedo l'ora di conoscerla.

    L'altro giorno sono andata a Strigoli e quando li ho mostrati al mio vicino di casa, la metà della cassetta erano erbacce :((( volevo spararmi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. beh insomma...essendo Bea "la miglior amica possibile" tu di' sempre di sì e accetta le amicizie! :)
      Questa Bea (ma anche quella di apranzo) non è romagnola, è di bulagna e sarà davvero divertente andare a erbe con lei! prepara il cestino... ma non metterti la mantellina che non si sa mai...

      Elimina
  4. Non avevo mai sentito parlare della senape selvatica. Io sono una frana in fatto di piante...peccato perche' in verita' mi piacerebbe imparare a cucinare con le erbe. Ma la paura di rimanerci avvelenata mi ha sempre frenato :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. beh capisco molto bene il tuo atteggiamento...per me non è differente... è un po' come con i funghi...c'è tanto da imparare!

      Elimina
  5. preso nota al solito! il prossimo week end potrò vantarmi durante le lezioni di fitoterapia al corso (visto che tanto poi il discorso divaga) ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hai sfoggiato il tuo sapere? bello il corso di fitoterapia, anche tu vuoi lavorare o già lavori con le erbe?

      Elimina
  6. sempre fantastici i tuoi racconti di persone, bea, viene sempre voglia di poterci essere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie Gaia e so bene, per quel che ti conosco via blog-tuoi scritti-tue ricette, che staresti bene nella combriccola!

      Elimina
  7. Ciao Bebe,
    mi ero persa questo post ma che meraviglia la pirottina Bea .
    ti seguo sempre
    baciottiBlue

    RispondiElimina
  8. cara Blue, le pirottine sono davvero intraprendenti e maghette! un bacino :)

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

Post più popolari