I EAT WITH THE BAND # 4: guacamole burger ad Atlanta




La settimana appena passata per la mia città, Bologna, è stata un lungo emozionante momento di collettività e partecipazione a un sentimento unico ed unitario: la morte di Lucio Dalla. Dovevate vedere ieri piazza Maggiore, quella che per tutta Italia è sempre stata Piazza Grande, piena fino a scoppiare perché tantissima gente ci voleva essere a dare un ultimo saluto a questo uomo artista geniale ma soprattutto gentile su cui tutti i bolognesi serberanno per sempre almeno un racconto e un ricordo. "Quella volta che Dalla..." è risuonato tante tante volte nei giorni passati in città. La cosa è proprio vera, perché lui abitava nel centro di Bologna e quando non era in tour viveva tantissimo la città. Lo incontravi spesso in posti diversi. Chi allo stadio, chi al cinema, chi a un concerto, chi in un negozio. Altri ancora a manifestazioni di cui era testimonial. E diceva sempre: "Bologna svegliati!" E aveva sempre un saluto o una parola per tutti. A me piaceva anche quel suo lato un po' sboccato che non risparmiava mai, soprattutto alle occasioni più formali, così, per movimentare l'atmosfera. 
Non ho mai comprato un suo disco e culturalmente non mi sono mai spontaneamente avvicinata alle sue canzoni. Però di moltissime so frasi a memoria. Perché erano dei "tormentoni" che poi sono entrati anche nel nostro linguaggio comune (tipo: a Bologna non si perde nemmeno un bambino). E legati alla sua musica ho dei ricordi famigliari perché i miei genitori invece lo ascoltavano in casa, durante i viaggi in macchina. Fine anni settanta, io ero una ragazzina e già sulla strada dell'esterofilia metallara e hard rock. Però i ricordi sono belli e teneri.
Per molti, la morte di Dalla è stata un pezzo della loro vita che se ne va. E per la mia città una sorta di testimonial che viene a mancare. Una di quelle certezze con cui Bologna sa vendersi per una vita ("è la città della creatività, dei giovani, dell'avanguardia") permettendosi di sedersi e addormentarsi.
Non ho una visione negativa però. Qui di musica se ne sente ancora tanta e ci sono giovani band magnifiche che non dormono proprio. Tra queste i miei beniamini A Classic Education che al 100% possono essere considerati testimonial della città nel mondo: sono già al secondo tour americano e ho come (non sono certo l'unica) la sensazione che presto questa città potrebbero salutarla. 
Ecco quindi che vi presento la terza puntata di I EAT WITH THE BAND, per me un gran lustro.
Si parte da Atlanta, Georgia. La band mi ha mandato questa corrispondenza via email!


di Luca Mazzieri
Inizia ad Atlanta, in Georgia,  il nostro tour che ci porterà in giro per gli States per circa 2 mesi.
La prima data è al The Earl che, oltre ad essere locale storico dove tutte le migliori band passano a suonare, è anche posto in cui mangiare uno dei migliori burger in circolazione.
Tra i piccoli segreti per capire se in un posto si mangia bene, qui negli States, è osservare la clientela: se dei cops (poliziotti) stanno mangiando, sicuramente in quel posto si mangia bene!
Entrare e trovare quindi una tavolata intera di cops intenti a divorare burger è stata la conferma definitiva.
La mia scelta cade sul "GUACAMOLE  BURGER": an earl burger topped w/ our fresh 'n' spicy homemade GUACAMOLE, cheddar cheese and salsa fresca ( hamburger guarnito con guacamole piccante fatto in casa, formaggio cheddar e salsa fresca)
Mangiare hamburger in America è cosa totalmente differente da come uno si possa immaginare tenendo come riferimento solo i nostri fast food.
Entrare in un "diner" (che è l'equivalente delle nostra trattoria) vuol dire cenare con prodotti freschi e scelti e cucinati sul momento, quindi, se si fa attenzione con le salse, è anche abbastanza salutare.....
La carne è macinato di bovino scelto pressata sul momento e cotta alla griglia ( motivo per cui ti viene chiesto il livello di cottura) servita appoggiata sulla parte inferiore del pane su cui viene adagiata una fetta spessa di cheddar, tipico formaggio dal colore giallo intenso simile alla fontina ma dal sapore più delicato che fonde leggermente grazie al calore della carne.
a car in the middle of nowhere

Come si può intuire dal nome del burger, ruolo fondamentale lo ricopre il guacamole: tipica salsa messicana che nell'antichità consisteva in una semplice purea di avocado miscelata con succo di lime e sale e che ora  viene arricchita con pezzettini di pomodoro, cipolla, aglio, peperoncino e coriandolo.
Quello dell'Earl è un guacamole eccezionale: fresco, compatto e piccante al punto giusto!
Appoggiato sopra il cheddar domina così il burger che viene presentato "aperto" in un enorme piatto bianco.
I burger vengono sempre presentati aperti: la parte superiore del panino è posta su un fianco così che il cliente possa scegliere quale e quanta salsa mettere e se aggiungere o no il cetriolo sott'olio che accompagna sempre i panini.
La salsa fresca del menù è pomodoro fresco a pezzettini con coriandolo, cumino e peperoncino.... Un vero delitto non aggiungerla!!!
Nota a margine: i burger vengono sempre serviti con le fries ( patatine fritte).
In molti posti , Earl compreso, si possono scegliere cucinate con patate normali o con (magnifiche) patate dolci.
Inutile dire quale sia la versione preferita del "classici"!
Cena favolosa e concerto caldo e carico.
Il furgone è caricato e la direzione e' costa ovest passando per Texas ed Arizona....
Sarà mexican food time!
Stay tuned!
Luca.

Commenti

  1. Ciao Bea! l'ho scritto già in alcuni commenti sui post che hanno pubblicato diverse blogger riguardo alla morte di Lucio..lo scrivo anche a te: con lui se n'è andata una parte di "bolognesità", come se fossero spariti i tortellini o le Due Torri. Lui non c'è più ma la sua musica resta e avrebbe sorriso a questi ragazzi bolognesi che tu racconti, nel loro tour americano, lui che credeva moltissimo nei giovani.. Bravi ragazzi! come mi piacerebbe raggiungervi in una delle vostre tappe americane! bacioni!

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  2. BUONISSIMO!!!.....ogni tanto leggo il tuo blog e traggo spunti per mangiare.Complimenti.
    anche io ne ho uno, se t iva dacci uno sguardo e se ti piace sarò onorato se diventerai un'amica. ciao. www.iltovagliolo.blogspot.com

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  3. Ciao Bea! ho visto che il Club de Pirottines si riunisce il 26 ma su facebook non avete ancora messo come evento? io vorrei partecipare, se posso e se c'è posto.. bacioni Francy

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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