Trattoria di via Serra, è tortellone di quartiere!

gnocchi patate, rapa rossa su vellutata di zucca e con scaglie di parmigiano. Dalla foto non si vede (che il mio Iphone ha problemi alla vista) ma è bellissimo. E, come sta dicendo Bea con le dita, " un sole". Ed è anche buonissimo. Ogni volta che passavo davanti al menu del ristorante in bici immaginavo che avrei scelto questo, poi invece alla parola tortellone con ricotta ho ceduto
Finalmente ieri sono riuscita ad andare alla Trattoria di via Serra. Oh, sottolineo, ce l'ho fatta.

Se ne parla in città, ne sono sicura della Trattoria Serra. Se ne parla del suo "sempre pieno". Del suo essere una bella trattoria dove si mangia bene. E in qualità di trattoria di quartiere dove si mangia bene c'è da aspettare anche una settimana, perché non si trova posto. 
Ma vi pare che debba essere sold out per una settimana di seguito una trattoria in Bolognina? 
A me pare proprio e ne sono strafelice. Che le rotte culinarie della città portino i buongustai oltre il ponte della stazione mi riempie di gioia. 
Ci giravo attorno da un paio di settimane alla trattoria. Ritornando dal centro verso casa e prendendo via Serra in contromano verso il mercato Albani dove mi fermo a far la spesa, una sbirciatina gliela davo ogni giorno. Così ho avuto tempo di monitorare il menu, che è il mio modo di dire che c'ero andata una sera ma era pienissimo e poi, non sapendo in quale altra sera poterci andare e non volendo aspettare la prossima settimana, ho prenotato martedì sera per mercoledì che avevo l'"apranzoconBea" appunto, ed era un'occasione importante. Perché mica volevo rischiare di fallire. Quel menu così gentile, accogliente e simpatico appeso sulla porta scorrevole bianca che sa un po' di locale privé mi ha ispirato fin da subito fiducia. Accresciuta anche dal prezzo dei piatti: un primo dai 9 ai 10 euro (e parliamo di tortellini in brodo di gallina) è attraente subito.



L'ambiente della Trattoria di via Serra con i tavoli dalla tovaglia a quadrettoni e la carta gialla sopra, la lavagna con i piatti scritti e in primo piano la credenza old school piena di vini e bicchieri. Bianco ovunque a parte il verde oliva che arriva fino al soffitto e infonde calore e intimità


La Trattoria di via Serra ha poco più di un mese di vita ed è una storia che scende dai monti del modenese portata in città da Flavio (in sala)  e Tommaso (lo chef)  che, come mi ha raccontato l'amica Giorgia che aveva avuto la fortuna di mangiare qui già un paio di volte (lei è raccomandata!!), hanno trovato un riccone che ha comprato la loro Osteria del Sole a Zocca, hanno chiuso bottega ma non i rapporti di amicizia e fiducia con vari produttori della zona. In pratica, da quello che ho capito ieri facendo due chiacchiere con Flavio (che chiamo così per nome, come se fossimo amiconi da tempo...certo è che dopo una chiacchiera e mezzo è come se ci si conoscesse da sempre) questa trattoria che da fuori sembra un club privé ma che da dentro t' immagini come una casona di sasso con tanto di caprette che ti fanno ciao e Heidi e Peter che giocano nel pratone, i prodotti arrivano da Rosola di Zocca. Come il pane delizioso portato in tavola nel sacchettino marrone di carta (ormai il tradizionale cestino è estinto, mandato in pensione, è un dato di fatto) che, ci ha avvertire Flavio, "oggi c'è, domani no, quindi godetevelo tutto". Perché la scorta è quella che è insomma. O come la ricotta sublime di bianca modenese unita alla pera abate trasformata nel ripieno cremoso e lascivo dei miei tortelloni spolverati con semi di papavero. O come il parmigiano tagliato a scagliette sugli gnocchi di patate e rapa rossa  scelti da Bea, soffici come piumini per incipriarsi il naso e, come ha detto lei, un piatto molto femminile.


 Il nostro bricchino di pignoletto gentilmente offerto dalla casa

tortellone ripieno di ricotta di bianca modenese e pere abate, un piatto così per me è Pranzo 

il comodo divano della Trattoria dove attendere se c'è da attendere e magari leggersi qualcuno dei libri che ci sono nella libreria all'entrata...home sweet home

la Trattoria di via Serra (che sorge dove un tempo c'era il Divinis) è in via Serra, giù dal ponte di Galliera. Prima a sinistra, prima a destra (che però è senso vietato). Meglio studiarsi la mappa, che la Bolognina è stata fatta solo con una mano. Quella sinistra.

Ieri non abbiamo assaggiato altro. Ma a pranzo è sempre un po' diverso, rispetto alla sera. Niente vino (se non quello di benvenuto che ci ha offerto la casa, un brocchino da un bicchiere di pignoletto che ci ha strappato un ohhhhhh...tanto era carino e supercarino quel gesto), niente dolci. Che poi a me i dolci bolognesi come la zuppa inglese non mi attraggono (la torta di riso sì però!!!) e anche quelli di cioccolata come la torta cioccolatino Benassi. Ma questo è un gusto personalissimo. E credo che anche i dolci saranno squisiti. 
Prossima volta ci dovrò andare di sera. Assaggiare un buon vino tra quelli biologici o biodinamici che stanno rinchiusi in credenza (Camillo Donati di Parma, Botti di Monte San Pietro, Cinti Floriano di Sasso Marconi) e magari mangiucchiare, come finale, magari la pinza o i biscottini col passito. E come antipasto la mousse tiepida di baccalà con pomodorini, olive e capperi o i crostini di crescenti croccanti con funghi misti di bosco. Potrei quasi dire che questo è sì posto per vegetariani!
Stiano sereni i carnivori comunque, perché qui, nel piccolo ma amorevole menu di via Serra, trattoria bolognese dai sapori gentilmente ripensati con gusto moderatamente contemporaneo, la carne è regina. 

PS. Il caffè io e Bea l'abbiamo preso al PaneBurro&WiFi, appena dietro l'angolo, su via Tiarini. L'impressione è che qui, presto, nascerà un nuovo distretto food della città. Love is in the air!


Trattoria di via Serra
via Luigi Serra 9/b
dalle 12 alle 14 e dalle 20 alle 22, 
escluso il lunedì e martedì che è chiusa a pranzo
0516312330

Commenti

  1. Stupendi entrambi i piatti! io avrei fatto il bis, sicuro!!
    che bel posto e che bella atmosfera, adoro il pane nei sacchettini!
    mi incuriosisce la torta di riso, io la faccio spesso con la mia ricetta di famiglia e devo dire che è ancora imbattuta..ma mai dire mai! prox pirottinata magari ne porto un pò! baci!!

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    1. cara Francy, mi sono spiegata male. qui non c'è la torta di riso. intendevo che tra i dolci bolognesi è quello che amo in assoluto:) e quindi, prossima serata, se la porti a me fa piacere...come dire...

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  2. finalmente lo dico anch'io! prenotato per stasera....poi commento ;.)

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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