Le Golosità di Nonna Aurora

novembre 23, 2012

Le Golosità di Nonna Aurora

L'Adorabile mostra fiero i suoi tortellini

Da quanto tempo volevo entrare in questo ristorante del mio quartiere! Ci passo davanti ogni mattina da due anni mentre vado in centro la mattina perché la pista ciclabile scorre proprio lì davanti. E ci ripasso davanti a pranzo quando torno a casa, perché la pista è sempre lì. Però da sola non mi sono mai azzardata ad andarci perché insomma, da Nonna Aurora, dal nome della cuoca e sfoglina, cosa ci va a fare una vegetariana da sola? Cioè, ci potrei anche andare...ma con dei carnivori, qui, è molto più divertente! E poi volevo vedere i mitici tortellini piccini picciò di cui si parla tanto e sentire i commenti compiaciuti di chi se li è pappati. Tipo l'Adorabile che pure aspettava l'occasione. Anche lui di andarci con altri carnivori per fare comunella. E così, con la famiglia arrivata da Pantelleria per una settimana bolognese, abbiamo finalmente marciato su Aurora, ieri sera. Ed è stata una bella cena in famiglia. Di quelle che succedono raramente.

trittico "anche per vegetariani con moderazione"

Ma certo, qualcuno si chiederà, cosa mangia chi non mangia la carne? Beh, io alcune certezze, in questi posti bolognesissimi, ce le ho. Numero uno: tra gli antipasti ci sarà pure dello squacquerone. Numero due: una tagliatella o due tortelloni dalla cucina escono sempre. Numero tre: qualche verdurina alla griglia o delle patate non le si negano a nessuno, in nessuna cucina al mondo. Bene, le previsioni sono andate proprio a segno. E la mia serata è andata benissimo. Il culmine è stato il tortellone burro e salvia che però, secondo me, è meglio "prenotare" quando si prenota il tavolo (il che è obbligatorio visto che, almeno la sera, non c'è mai posto) perché per cena non li fanno praticamente, essendo troppo complicato gestirli poi in cucina nelle varianti possibili. Ma magari se si dice prima che non si mangia carne...Io ad esempio ho impietosito Max Dei Miracoli, il figlio dell'Aurora, attivissimo in sala col collega Davide (credo si chiami così). Dopo aver elencato i primi, ed essendomi io azzardata a chiedere una tagliatella al pomodoro (le varianti erano col ragù e con cipolla e prosciutto) ed essendo stata guardata malissimo - perché le tagliatelle così sono un sacrilegio come i tortellini alla panna- ho fatto coming out rivelando la mia natura vegetariana (si pesce, sì formaggio, no carne rossa e bianca), Max si è impietosito e mi ha recuperato qualche tortellone strepitoso.
Il mío menú da Aurora è stato il seguente: crescentine (sì con strutto, ma su questo solitamente passo, anche quando è nella piadina), sottaceti, squacquerone, tortelloni (10 euro), patate al forno (gnammy a lot!) e una cucchiaiata di zuppa inglese da mia mamma. Il dolce bolognese per eccellenza che non mi piace proprio, qui è servito in forma solida e devo dire che mi ha conquistata. Mia mamma, invece, è ancora legata alla zuppa inglese di suo papà (mio nonno) cuoco sopraffino che io non ho praticamente conosciuto. Da bere un lambrusco stupefacente, il Marcello Igp, medaglia d'oro al Vinitaly 2011 delle vigne Ariola di Calicella di Pilastro (Pr). I miei compagni di mangiata hanno scelto tortellini (10 euro), coniglio arrosto (9), zucchine ripiene e polpette (9). Tutti molto soddisfatti e a proprio agio in un'atmosfera semplice e casalinga di vera bolognesità che ormai mia mamma Grazia ama come l'amerebbe una turista, tanto forte è la nostalgia del passato, essendo volata da tempo prima a Roma e poi a Pantelleria. E' proprio vero, a volte per onorare degnamente le nostre radici, abbiamo bisogno del distacco. Ritorniamo e ci ritroviamo.