Tra tortelloni verdi e passatelli al Podere San Giuliano. E' ritorno alle origini!

             Il pranzo della domenica

passatelli asciutti su fonduta di taleggio e tartufo e dietro i tortelloni di zucca all'ortica e crema di fossa di Sogliano Dop

Qualche settimana fa ho cominciato una nuova rubrica che mi piace parecchio. S'intitola "Il pranzo della domenica", e racconta posti carini dove andare a mangiare la domenica. Anche con orari rilassati, in fondo, perché comunque è vero che la domenica c'è voglia di relax. Ma io, che non vado a letto prestissimo, riesco a trovare nelle 13,15, orario individuato, la perfezione. A dire il vero questo pranzo è anche una scusa per mettere il naso un po' fuori porta, che altrimenti, non essendoci la tentazione del mare e nemmeno quella di un giro in bici, me ne starei rintanata in casa sempre. Così invece faccio felice anche l'Adorabile e il suo bisogno di natura e la famiglia pare equilibrarsi ogni volta di più. Da quando ho questo "hobby" studio naturalmente un po' di rotte. Metto il naso in provincia, mi arrampico con la curiosità sui colli, scruto la campagna. E l'ultima gita con pranzo è arrivata davvero come una di quelle coincidenze che adoro. E' stato un invito, ad essere sincera. Un invito che mi è stato fatto come BeaBlogger. Non ne ricevo tanti, e mi piace così. E poi non è detto che una blogger, come del resto una giornalista, poi debba dire di sì per forza. Diciamo che si prendono un po' di informazioni e poi si capisce, anche guardando foto e menu, se potrebbe essere in sintonia con i propri gusti. 
A dire il vero il Podere San Giuliano si è rivelato molto di più di un agriturismo dove pranzare la domenica. E' stato un ritorno alle origini che ha compiuto quella piccola magia ricercata anche attraverso la rubrica: aggiustare ancor di più il rapporto col mio passato. Famiglia, affetti, robe così. Che tutti ci troviamo, da grandi, a mettere a posto quel passato che ci ha cullati ma anche un po' delusi, per vivere meglio. Ritornare dove ho abitato per tanti anni mi è piaciuto e non è scattata la nostalgia canaglia!



il Podere San Giuliano sulla via Galletta alla Pulce di San Lazzaro di Savena

Praticamente, il Podere San Giuliano, agriturismo con cucina e bed&breakfast (country house è sicuramente un termine migliore e i proprietari lo definiscono così), si trova in via Galletta alla Pulce di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. Quella via tra campagna e città, dove ho vissuto la mia adolescenza di ragazzina sempre vestita di nero, con la passione della musica, il walkman tra i quaderni di scuola con le canzoni fuoriclassifica che giravano continuamente, le All Stars perennemente ai piedi e quei libri dei poeti maledetti se non di Kafka o Jung (bella pesa eh?) che mi leggevo in un angolo del bus. Riuscendo a tenere tutti alla larga!! Abitavo proprio in una casetta dal cui giardino vedevo il podere, che allora era disabitato. E ricordo mia mamma che ogni tanto, guardando il prato sterminato con la casona in mezzo, sognava lei stessa di bed and breakfast e campi di verdure. Lei è sempre stata amante di questi progetti. E insomma, quando sono arrivata al podere domenica scorsa e ho visto sull'angolo la casa dove avevo vissuto, ho avuto delle belle sensazioni. E, distogliendo lo sguardo dalla retta via, buttato a sinistra verso il podere,  mi son diretta con l'Adorabile lungo il sentiero alla volta del nostro pranzo. 


il tavolo centrale dell'agriturismo dove, come in una casa, vengono appoggiate varie cose: dal vino, al tagliere del pane, alle comande, ai cestini fino alla frutta e quelle cose che in certi momenti non sai dove mettere

l'apparecchiatura "di traverso" e i bicchieri colorati, nota charmant in un'atmosfera votata alla semplicità

qui siamo già al caffè e facciamo chiacchiere con Maria Rosa, l'ufficio stampa del podere e Federica, la proprietaria, insieme al marito Andrea. Federica e Andrea,(qui trovate più notizie su di loro e la loro "avventura") che si occupano del servizio in sala ma anche della gestione dell'azienda agricola, hanno rimesso in funzione l'azienda di famiglia dieci anni fa, riportando tutto il complesso all'antico splendore con l'aggiunta dell'agriturismo

in alto la cotoletta bolognese, sotto le comande, in mezzo un dolce antipasto dell'antipasto, piattino di benvenuto con spuma di mortadella e crostini di pane ai cereali fatto in casa, uno sguardo sull'esterno, immaginando come sarà la primavera, quando l'agriturismo organizza anche i pranzi di matrimonio con pic nic sul prato



le bottiglie colorate per l'acqua. Dettagli di un servizio forse un po' più ricercato rispetto alla media degli agriturismi, ma per nulla pesante. La leggerezza di questo posto l'ho capita quando, chiedendo mezzo litro di acqua gassata e mezzo di naturale, ci sono arrivate due bottiglie di vetro "old school" (a noi trasparenti) piene a metà. Troppo carino.


i dolci, meringa monoporzione con cioccolato fondente e tortino di ricotta e pere

Come si vede nella foto qui sopra, l'ambiente della sala da pranzo è molto grande, con tavoli tondi o rettangolari. Ma c'è anche una veranda che immagino aperta d'estate. Il menu del podere è concentrato soprattutto sulla carne, ma anche una vegetariana come me troverà la felicità. Del resto, ogni volta che scelgo un posto per il pranzo della domenica, devo per forza dare un'occhiata al menu, sennò finisco col muso e non è un gran bel vedere. Quindi: trionfo di bolognesità nei secondi, con la cotoletta alla bolognese che ha preso l'Adorabile, un sole giallo con inserti rossi di prosciutto e pomodorini e un tocco finale di panna, proprio perché ai bolognesi la sostanza non basta mai (però a  giudizio dell'Adorabile, leggera...certo però che ne ha lasciata metà, ma dopo un piatto di garganella e passatelli lo immagino pure). Sempre nei secondi: la tagliata di manzo con la crema di fossa a parte, il filetto di vitellone in crosta di pane ma anche le uova con il tartufo nero. Ecco, io ho preferito concentrarmi sull'antipasto e il primo, dove ho trovato tutta la gioia che cercavo. Antipasto per me il tortino di radicchio e porcini con crema di parmigiano (bellissimo nella composizione: fuori violetto, con la foglia di radicchio che avvolge il porcino e lo chiude e attorno un laghetto di crema) e per primo il bis di paste, ovvero tortelloni di zucca all'ortica e crema di Fossa di Sogliano Dop e passatelli asciutti su fonduta di taleggio e tartufo. Nel giro di pochi giorni, è il secondo posto dove mangio i passatelli asciutti, e anche questo è un modo per assaporare le radici e la famiglia e sentirsi coccolati. Li ho condivisi con l'Adorabile, che come secondo primo ha scelto invece i garganelli con ragù d'anatra e funghi galletti. I bis costano 12 euro e credo sia un prezzo davvero buono, per la qualità (la sfoglia è fatta in casa e si può anche venire qui a imparare come farla) e per le quantità. In generale i primi costano sui 10 euro, compresi i tortellini in brodo di Cappone, gli antipasti dai 7 ai 9 euro e i secondi di carne dai 16 ai 18 euro. 
Non so bene come sono arrivata al dolce, forse perché ho bevuto davvero poco vino, giusto un calice di Gabaso (3 euro), il rosso che Federica e Andrea si fanno produrre a Imola. E' il loro vino rosso sfuso ed è buono, con dolce retrogusto, ma leggero, un Sangiovese tagliato con Merlot. Ma nella carta ne trovate tanti altri, sempre di aziende amiche e indipendenti. E questa è una certezza della direzione alimentare dell'agriturismo, la collaborazione con gli altri, con cui ci si scambiano prodotti. Perché come dice Andrea: "nel tempo abbiamo capito che con la terra è meglio specializzarsi su poche coltivazione, il resto lo prendiamo dagli altri". E così nel campo stanno crescendo i carciofi e l'asparago verde di Altedo IGP, perché loro sono stati accolti nel consorzio, in cui non è per nulla facile entrare. Ma la terra attorno all'azienda San Giuliano, dove sorge anche la casa dei genitori di Federica (una famiglia, a detta di Andrea, davvero matriarcale), regala molta altra verdura invernale e tanta frutta. E in un angolo si avvistano gli ulivi, ancora piccini ma presenti. E questa è una di quelle imprese proprio da avventurieri. Come Federica e Andrea, oggi trentenni inoltrati, ma dieci anni fa dei "bambini", sanno di essere. Un posto così, che io definirei la "factory" degli agriturismi, per quel concentramento di idee, attività e ispirazioni che ne fanno un progetto unico, è la loro giusta casa.



Podere San Giuliano
via Galletta 3
Le Mura San Carlo
San Lazzaro di Savena, Bologna
051 6251141
aperto da giovedì a sabato e domenica per pranzo



Commenti

  1. Vedo che ti sei lanciata in quel di San Lazzaro eh? :-) San Giuliano è proprio vicinissimo a casa mia, e a pochi metri ogni domenica c'è il mercato contadino, sai?
    mi hanno parlato in tanti di questo posto, e tutti molto bene. Mi piacerebbe andarci una volta ma si sa quando una cosa è così vicina a casa si tende a scartarla, chissà poi perchè?
    baci e a presto!

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  2. O.O
    Veronica vuole andare qui. Splendide foto, brava bebina. Mi sembra idilliaco questo luogo. Anche quei passatelli asciutti, mi fanno vacillare. Mi sto per mangiare il divano del Fram.
    Posso scrivermi sulla schiena

    "E' stato un ritorno alle origini che ha compiuto quella piccola magia ricercata anche attraverso la rubrica: aggiustare ancor di più il rapporto col mio passato. Famiglia, affetti, robe così. Che tutti ci troviamo, da grandi, a mettere a posto quel passato che ci ha cullati ma anche un po' delusi, per vivere meglio."

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