I WANT CANDY! Come farsi i canditi in casa


Non è un lavoro difficile, però richiede tempo. E allora ieri pomeriggio, mentre scrivevo e sentivo nascere in me una certa voglia di dolcezza (che state pensando???), ho tagliato la buccia del mio limone bio con attaccata un po' di polpa, l'ho messa a bollire  in acqua e poi in acqua e zucchero e ci ho fatto i candy-canditi che mi sono mangiato bevendo il caffè. La vita del lavoratore giornalista senza un contratto, senza fisso stipendio, che guadagna quanto produce,  ha anche i suoi lati molto positivi. Tipo questo. E nonostante si passino momenti con la tipica ansia da sorpresa stipendio, la dolcezza continuo a prendermela dove voglio e quando voglio. Il tempo, l'ho sempre saputo, non ha prezzo.





Questa ricettina l'ho "rubata" velocemente e ufficialmente qualche giorno fa dalla cucina del ristorante "Sotto l'Arco" di Villa Aretusi, durante una visita al simpatico e generoso Alessandro Panichi, per organizzare insieme le Club des Pirottines che poi è andato in scena lunedì sera. Ogni volta che mi è capitato di entrare dentro a quella cucina dove Alessandro lavora con la sua bella brigata (al secolo Mauro e Valerio), ho sempre imparato qualcosa al volo e alla mia portata soprattutto. E questo perché tra le varie alchimie di sapori e colori che questo chef crea grazie al suo sapere ma anche alla sua grande capacità di associazione di elementi, si apre qualche spiraglio di vera conoscenza "zdaura" di un tempo, ovvero uno spiraglio che parla di memoria e "fatto in casa" con amore. Quindi... perché se i canditi può farli un grande chef al ristorante dove il tempo corre velocissimo, non posso farli anche io in casa? Così, rapita dalla visione di un pentolino sul fornello, con dentro un piattino e della carta da forno (che ho visto in quella bella cucina del Sotto l'Arco qualche giorno fa) ho deciso di riprovarci a casa, seguendo le istruzioni dello chef. Più o meno.


Canditi di limone
scorza grattugiata di limone bio 2
zucchero di canna il doppio del peso delle scorze
acqua il doppio del peso delle scorze e altra da aggiungere quando questa si è ritirata
carta da forno un quadrato
un piattino

Come taglio le scorze: con un coltello affilato elimino le estremità del limone (che ho comunque messo a caramellare con i pezzetti più nobili) e a questo punto faccio partire il taglio della scorza del limone dall'alto al basso in modo circolare (che segue la curvità dell'agrume) lasciando attaccata anche un po' di polpa. Più o meno sono quattro tagli di scorza che poi taglierò in varie listarelle e da qui inizierò il procedimento di bollitura e canditura delle scorze.

Metto l'acqua nel pentolino e faccio bollire 5 minuti le mie scorze di limone. Cambio l'acqua e  faccio bollire ancora 5 minuti. Questo procedimento è per togliere l'amaro. Nel mio caso è il minimo, perché un po' di amarino mi piace. E l'acqua che rimane la tengo da parte,  per la limonata.
A questo punto metto acqua e zucchero nel pentolino e adagio le scorze. Faccio bollire e copro con carta da forno e un piattino per tenere giù le scorze che così non si sovrappongono.
La bollitura dura circa 3 ore a fuoco basso. Spengo il fuoco e le metto a raffreddare su una griglia o in un piattino. A raffreddamento taglio a quadrettino (la grandezza è a piacere, a seconda di come vi piace mangiarli). Se i canditi li volete molto trasparenti fate bollire anche un po' di più. Ma per me questa è già una buona consistenza/colore. E la prossima volta che farò la torta di riso avrò la soddisfazione di usare i miei candies!!!




Commenti

  1. Ecco come svolterò questa giornata di immobilismo forzato - nivis causa. Grazie Bebe, le piccole grandi vere conoscenze "zdaure" di un tempo non hanno prezzo...

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    1. e questa è pure una ricettina incredibilmente FUNKY!!! dai, fissiamo le 17 come ora per il candy-party giornaliero!!!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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