L'eccezionale casualità di un weekend a Bologna

sabato pomeriggio, appuntamento al caffè Fava Carracci per un pranzo che sarebbe stato solo l'inizio per un girettone tra le mostre di BilBolBul e i bellissimi spazi, pubblici e privati, che le ospitano. Linda, poi, doveva presentare l'autrice e illustratrice tedesca Aisha Franz col suo fumetto "Alien"alla Zanichelli e quindi aveva il libro dietro, un po' di post it per segnare le pagine, il quaderno per mettere a posto le domande

Buon lunedì!!
Comincio questa settimana e mi dico che oggi, anche se riprendo a lavorare, forse mi riposo. Perché il weekend è stato molto intenso! Sarà stata la neve, sarà stato che per un po' di giorni ho lasciato la Bolognina per emigrare in un altro quartiere della città, sarà stato che ha nevicato due giorni e c'era quell'atmosfera ovattata tipica che rende tutto più soffice, sarà stato che la città era invasa da fumettisti per BilBolBul e c'erano un sacco di posti da esplorare e mostre da vedere...fatto sta che il weekend è stato molto intenso. Poi ci metto la parte alimentare. Mangia qualcosa là, addenta qualcosa là, concediti un pranzo con le amiche in un posto carino il sabato e continua a scarpinare, a guardare, a incontrare gente, ad ascoltare e parlare. Ho vissuto un weekend iniziato venerdì, praticamente sempre fuori casa. E mi è sembrato di essere a uno dei quei festival musicali all'estero (tipo il Sonar di Barcellona) dove ho passato vacanze su vacanze ascoltando musica 20 ore al giorno. Ma dormire non era importante. Avete presente quando andate a seguire una manifestazione e uscite dall'hotel la mattina per ritornarci a notte fonda? Ecco, un po' meno, ma così. 
E poi mi si dica che a Bologna non succede nulla. Non vorrei più sentirlo dire, ma forse sono una privilegiata. Però credo che tutti noi abbiamo la possibilità di inciampare quotidianamente nella casualità. Bisogna poi vedere se abbiamo voglia di valorizzarla. Questa frase meravigliosa "valorizzare la casualità" me l'ha "regalata" sabato al Caffè Letterario Carracci Fava il fotografo Nino MIgliori. Io avevo appena ordinato l'insalata con arance, pinoli e uvette per il pranzo assieme alle amiche, lui aveva appena finito di pranzare con la moglie. Alzandomi per portare il Carlino al suo posto (in questo caffè ci sono i giornali!!!) mi ha intercettata perché glielo dessi. L'ho riconosciuto e son stata così contenta di farci due chiacchiere!

il tavolo di vetro è uno dei due vicino alla vetrata del Caffè, che guarda proprio sotto al portico. E' perfetto per 5 persone. Quello di fronte, sempre in zona vetrata, è da due. Questo caffè è tra i miei preferiti in città per una pausa del pomeriggio, ma solo una settimana fa ho notato il menu posizionato su leggìo fuori, sotto il portico, e allora mi è venuta voglia di provare un po' di cose. Sabato a pranzo, fuori nevica, chiacchiere tra amiche: il posto ideale
 Nel puzzle che è stato il mio weekend ho incontrato anche lui. Nino viene spesso a pranzare in questo caffè con la moglie perché passa per la mostra. Gli piace perché non c'è la tv ed è accogliente. Un po' come quei caffè di un tempo. Come mi ricorda lui, dove oggi c'è H&M, nei primi decenni del Novecento c'era un caffè letterario e si prendeva il caffè o si leggeva anche sulla terrazza. Che meraviglia, penso io. Però a questo sommo poeta visivo della casualità, il cui occhio è costantemente intrattenuto dalla vita, il Carracci Fava piace molto. Quindi, se non avete ancora visto la sua mostra antologica a Palazzo Fava, fatelo! E' aperta fino al 28 aprile. E sono sicura che troverete qualche suggerimento interessante su come far quadrare "casualità" e "valorizzazione".

il menu del pranzo (si mangia fino alle 3 e mezza del pomeriggio, cosa da segnare assolutamente in agenda) è minimale, ma troverete qualcosa che fa per voi. Piaciuto molto collettivamente, il piatto con tonno e spada affumicati con patate lesse, l'insalata mista (non c'è traccia di iceberg, lo giuro) arance, pinoli e uvette, le verdure alla griglia con patata al cartoccio e caprino, il riso venere con gamberi. Rimandata la piadina - anche se bio- col prosciutto. Eccezionali i taralli alla cipolla, le streghette e i salatini che portano in tavola in abbondanza nel cestino. Un'insalata costa 8 euro e al posto di prodotti animali potete scegliere il tofu, un piatto misto come quello di affumicati 12, i panini con lievito madre (intrigante quello squaquerone noci e pera) 4,50-5 euro, c'è anche la zuppa di verdure del giorno a 8 euro. Il servizio è sempre cortese e nessuno ti dirà di andartene. Ci sono 6 tavolini nella seconda sala, altri due più un tavolo centrale con poltrone nella prima (qui solitamente è bello mettersi a leggere i giornali, rito quaotidiano che tanto adoro)


al Caffè Carracci-Fava è proprio bello andare a bere un caffè leggendo i giornali. Però si fanno bene le chiacchiere (nella foto sopra a destra le cosidette dutt-girls, ovvero le ragazze chignon, 3 amiche tedesche per qualche giorno in città e racconti fitti fitti) o si sta bene anche da soli col computer a lavorare un po' (se solo ci fosse il wifi!sarebbe ancora meglio)


uno dei giri in occasione del festival del fumetto BilBolBul che si è concluso ieri (anche se le mostre vanno avanti fino a marzo inoltrato), mi ha portata al neonato spazio Zoo, in Strada Maggiore 50/a. Cinque ragazze bolognesi sui trent'anni e la loro passione screziata di vintage per la moda, la grafica, la convivialità (a settembre aprirà ufficialmente lo spazio con anche la bakery, ma per ora visitate le esposizioni. C'erano le mostre di Silvia Rocchi sul suo fumetto dedicato a Alda Merini e di Aisha Franz presente con le tavole di Alien e dello strepitoso personaggio Brigitte, la cagnolina detective ispirata a Emma Peel, ve la ricordate???
ieri non nevicava più e verso le cinque e mezza del pomeriggio il cielo sopra la città era così. Sopra a destra vedete la camera illustrata da Alessandro Baronciani (più interior decorator che illustrator, direi) all'Hotel Al Cappello Rosso,perché BilBolBul si addentra anche nei luoghi più insoliti della città e vi permette di visitare spazi che altrimenti non potreste vedere (ok, una camera di hotel si può prendere anche per un giorno e per un incontro romantico da cittadini-turisti) i miei fidati moon boot, uno scorcio del caffè Carracci-Fava, punto ideale di attracco per un caffè, un pranzo o un drink durante un festival in città


Caffè Letterario Carracci-Fava
via Manzoni 2/f
0516569411

Commenti

  1. É da un po' che vedo questo caffè, mi ha incuriosita ma non sono mai entrata...il tuo post mi ha convinta! Grazie!

    RispondiElimina
  2. É da un po' che vedo questo caffè, mi ha incuriosita ma non sono mai entrata...il tuo post mi ha convinta! Grazie!

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

Post più popolari