5 giorni a Londra, 2 passi nel futuro, 1 crab burger e 1/2 Chelsea Girl (prima parte)

Se darete un'occhiata in rete a qualche articolo su Shrimpy's troverete che questo è il "signature dish", il piatto che ha più colpito il pubblico, me compresa. E dire che è un hamburger...però quando leggo la parola crab, ovvero granchio, e poi anche avocado beh... avete presente il richiamo delle sirene...bene irresistibile. Costa 16 sterline, mica poco, però n'è valsa la pena, soprattutto per assaporare tutta l'atmosfera del posto che nel 2014 non ci sarà più. Il menu, in generale, ha poche cose, pesce ma anche carne. Peccato che non portino un po' di pane però... per altri piatti è necessario

No, non la chiamerei vacanza quella a Londra. Piuttosto fuga organizzata, almeno nella parte viaggio-volo, per cambiare un po' aria, attuare un lavaggio del cervello breve ma intenso, e tornare con qualche ispirazione in più. Le vacanze in verità devo ancora farle e probabilmente questo lusso si avvererà la prossima settimana. Nel frattempo sorrido tra me e me, perché un tempo, 5 giorni a Londra li avrei considerati "holydays". Ma, come dicevo nel post precedente, nella vita si cambia e per questa vita, Londra mi chiama ancora, certo, rimane sicuramente la meta per giorni "sacri e santi", ma la vacanza  è diventata altro. O almeno, dipende in che momento esistenziale siamo... e mi rendo conto che, potendo anche decidere che destinazione abbinare al momento della vita che vivo, beh... mi sento molto fortunata. Quei 5 giorni post-ferragosto che sono partita per Londra ero 100% Chelseagirl, giramondo, gastrofanatica, fashionaddict... sto cercando altre parole inglesi ma non mi vengono. Mi fermo qui perché voglio raccontarvi di come, per caso, e seguendo il profumo di un crab-burger, sono finita nel futuro della capitale british. Have fun!



la parte "outdoor" di Shrimpy's porta direttamente sul canale Regent, dove ci si può sedere e bere o smangiucchiare qualcosa di più semplice rispetto al menu

Da un po' di anni, e son certa che lo praticate anche voi, quando faccio un viaggio e arrivo in una città, i miei punti di riferimento sono dei ristoranti. Prima di partire faccio un po' di ricerca e mi segno alcuni nomi che mi hanno colpita, non solo per il cibo che si mangia, ma anche per la storia, per l'architettura e il design. Con questi nomi in agenda inizia la mia esplorazione della città e riconosco che è sempre un buon inizio per intraprendere un cammino che, naturalmente, riserverà un bel po' di sorprese. Nel caso di Shrimpy's, ex "filling station", stazione di servizio dismessa, nel quartiere di Islington, zona King's Cross, è stato proprio così. Perché già al mio arrivo, era già una sorpresa. Che leggevo soprattutto negli occhi di mia zia Anna, da oltre 50 anni residente a Londra, superconoscitrice della città e un po' spaesata lungo questa strada di mattoni rossi con poche anime in giro ma una  grande vetrata con su la scritta The Guardian/Observer, che a me metteva già molta eccitazione. Praticamente eravamo arrivate alla stazione di King's Cross infestata dai lavori in corso. Irriconoscibile, a un passo dal futuro. Perché il futuro è proprio qui e soprattutto in quella Goods Way alla quale si può in verità arrivare, dal viale che è stato srotolato tra la stazione e la via, e che noi abbiamo mancato! Dalla Goods Way si arriva da Shrimpy's, che si riconosce per la grande scritta neon "Filling Station" e il "separè" di fibra di vetro. E si arriva al Grain Store di Bruno Loubet  e il team per la parte cocktail Zetter Group. Questo chef è molto rinomato da quel che ho capito, ma io non lo conoscevo prima di mettere piede dentro al suo locale con cucina esplosa (proprio mimetizzata con il resto dello spazio tra tavole e sedie) e un menu che adora le verdure semplici ma anche la carne e il pesce.
Entrambi i ristoranti presentano un conto non certo a buon mercato, ma nemmeno ad un prezzo esagerato. Sono certamente posti dove andare per assaporare un'esperienza speciale, anche una volta ogni tre mesi, perché no, per vedere come cambia il menu con le stagioni. Come ho fatto io, in avanscoperta, ci sono andata,  ho scelto il piatto che più mi colpiva (per il Grain Store non avevo molta scelta, ci sono andata alle 5 del pomeriggio e ho presso uno spuntino veglie), e mi sono vissuta tutta l'esperienza di una nuova Londra che sta sorgendo, dove un tempo non c'era nulla, o meglio sì: una gloriosa zona industriale.

the Filling Station, ristorante temporaneo (scadrà nel 2014)  con menu d'ispirazione sudamericana e un recupero architettonico realizzato dallo studio Carmody/Groarke che con il gruppo Bistrotheque, aveva già realizzato Studio East nel 2010, altro temporary dining sul tetto di un parcheggio a più piani

l'interno di Shrimpy's con la lampada a forma di ananas in primo piano, tavolini, sedie e disposizione del menu molto fifties e il muro decorato da Donald Urquhart in stile lavagna: questa è proprio una "signature" dei nostri tempi gastroarchitettonici, no? Ah, in caso foste ossessionati dalla lettura dei giornali come me, qui ci   sono i mitici quotidiani, anche il Guardian che il sabato ha  un sacco di inserti, anche il "Cook" dedicato alla cucina, niente di speciale ma insomma, lo segnalo
molti particolari carini in questo Shrimpy's che sceglie un'immagine tra anni Cinquanta e raffinatezza british e si può ben definire una destinazione "hipster". Bella la tovaglia di carta con scritto "live, love, lose, learn, laugh!" e belle le piantine grasse disposte sulla vetrata interna...che si vedono dall'esterno

the Grain Store sorge nella Granary Square, una piazza con fontana a più zampilli dove l'estate i bambini fanno il "bagno" e si divertono un sacco (ho scoperto che la cosa va molto di moda in London Town)

il Grain Store ha un menu molto vario (c'è anche la focaccia genovese!) con opzioni vegetariane e vegan, che ormai è abbastanza normale per un ristorante degli anni dieci, no? C''è anche la possibilità di degustazione a sorpresa a 35 pound. E nella lista dei cocktail ci sono alcune combinazioni non alcoliche molto interessanti, che parlano di un'altra mania di questi tempi, ovvero le acque profumate. Io ho scelto la "French Blonde" con succo di pompelmo, cordiale di fiori di sambuco, lemongrass e verjus (andate poi a vedere qui cos'è)

Hot dog vegano con wuerstel fatto di soia e verdure e un ketchup fantastico. Il menu e la tovaglietta di Shrimpy's 


SHRIMPY'S King's Cross Filling Station Goods Way, London 
GRAIN STORE, Granary Square 1-3 Stable Street, London

Commenti

  1. Curiosa e indicativa la definizione di "fuga organizzata"!!
    Decisamente notevoli le 16 sterline per avocado and crab.
    Fenomenale il fatto che sei di ritorno da una vacanza ed ancora ci devi andare!
    In effetti, quando arrivo in una destinazione prendo contatti con i ristoranti per lavorarci.....e devo dire che da 30 anni funziona così!
    Londra è una "grande pancia" accoglie tutto e tutti.
    Dal mio piccolo, peraltro commovente paesello nel ponente ligure, tantissimi ragazzi(figli compresi) hanno tentato l'impresa, camerieri/e, baristi & company....pare funzionare.
    Ogni tanto controllo le suole delle scarpe e la schiena( a pezzi) perchè la voglia di riprendere la strada ...anche a 46 anni, è tanta!!

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  2. ciao Benedetta ! mi stupisci sempre per la carica che hai, per l'energia , la voglia di cercare, provare... non sarà stata una vacanza ma ti ha ossigenato mica male ! E quell'hamburger deve essere stupendo ! Qui a Pantelleria continua un'estate strana con alternarsi di sciroccate, si mangia sempre un po' troppo. Quando capita ti racconterò dello chef Bonomo al ristorante Zubebi ...Per l'uvetta ammollata nel passito non ho ancora provato a conservarla a lungo (finisce prima) , ma data l'alta percentuale di zucchero nell'uvetta passita e anche nel passito.. più la gradazione alcolica... è da provare, sono sicura che per qualche mese si conserva perfettamente . ciao !!

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  3. che meraviglia...partirei domattina..hai ragione Londra è davvero un salto nel futuro e una fonte inesauribile di input!
    quando tornerai e avrai voglia di fare un giretto in Rialto Street vedrai un Fram rinnovato in tante cose...ha compiuto 10 anni
    e tante cose appartenevano ad allora...oggi sono cambiata io e...lui con me! Ai terreni direi che ho fatto "restyling" a quelli
    spirituali che glia Angeli del Fram mi hanno chiesto di aggiungere tanto bianco per purificare...comunque sia...l'ho fatto!!!
    :-)

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  4. che meraviglia...partirei domattina..hai ragione Londra è davvero un salto nel futuro e una fonte inesauribile di input!
    quando tornerai e avrai voglia di fare un giretto in Rialto Street vedrai un Fram rinnovato in tante cose...ha compiuto 10 anni
    e tante cose appartenevano ad allora...oggi sono cambiata io e...lui con me! Ai terreni direi che ho fatto "restyling" a quelli
    spirituali che glia Angeli del Fram mi hanno chiesto di aggiungere tanto bianco per purificare...comunque sia...l'ho fatto!!!
    :-)

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