L'Antica Trattoria del Reno sulla via del Traghetto

piramide al fumo naturale di legno di melo con: pesce spada all'amatriciana, ostriche in crema di porri e "Caviale" di lambrusco Punta Mora, polipo alla crudité di cavolo con erba cedrina dell'orto e olio alla liquirizia

Mi sa ancora di magico la "gita" fatta la scorsa settimana in compagnia di Elena, la mia "famosa" amica balinese che, passando in città per 24 ore, ha condiviso con me alcune avventure cittadine, proprio di quelle che rendono la vita tra Bolognina e Bologna tanto speciale. Che poi, guai lamentarsi: come ripeto sempre mentalmente come un mantra, siamo molto fortunati in questa parte del mondo. E se solo ripenso al mio weekend, credo che per una vita molto legata alla città, la mia, come quella di molte altre persone, sia molto fortunata. E ogni giorno finisce per essere un "perfect day", seppur con le sue incazzature, le delusioni, le piccole frustrazioni. Perché, come ho pensato parlando con Vincenzo Vottero Vintrella, lo chef dell'Antica Trattoria del Reno, tutto ha un'altra luce se hai la bellezza negli occhi. Se poi ci aggiungi una colonna sonora speciale e agisci "come se", non potrà che andare meglio. La mia per tanto tempo, è stata quella composta nelle sue diverse epoche da Lou Reed. Dai Velvet al suo repertorio solista, "lurido"come qualche volta lo si chiamava scherzando, è stato grande ispirazione per una vita più poetica. E il vostro "perfect day" com'é? 
"drink Sangria in the park
and then later
when it gets dark, we go home"?



budino di cachi al cioccolato
Antica Trattoria del Reno, interno
frappè caldo di seppia con crudo di tonno in piccatina di lime, uva nera e il suo nero
Ma ora parliamo della gita in via del Traghetto (che poi... da casa mia, anche in bicicletta, non ci metterei più di 10 minuti) e del trovarsi in aperta campagna, ma anche in zona industriale, con tutto il fascino che si porta dietro in un giorno "x" della settimana ed entrare invece, appena varcata la soglia dell'Antica Trattoria Reno, in un piccolo sogno. Che però, per i suoi proprietari, è stato senz'altro grandissimo. E appassionarsi a leggere un menu che diverte e obbliga ad essere letto almeno due volte. Per decidere cosa scegliere, perché si vorrebbe prendere un po' tutto... visto che poi, i prezzi, sono davvero onesti. Gli antipasti tra i 9 e 10 euro. I primi tra i 10 e i 12 (si arriva a 16 con i ravioli di zucca con guanciale al pepe nero, profumo di amaretto di Saronno, tartufo bianco e pecorino di Pienza stagionato) i secondi tra i 14 e i 20 (per il pesce tipo la mia piramide al fumo naturale di melo per un viaggio attraverso sapori e consistenze) e i dolci 8 euro...se ce la fate, perché a mio parere sono un mondo a sé. Sono sicura che vi piacerà leggere questo menu come se leggeste delle piccole storie che parlano di fantasia, intuizione, palato esuberante, rispetto della tradizione e delle stagioni, curiosità di viaggiatore e tanta tanta esperienza nei fornelli delle più disparate esperienze gastronomiche. L'ultima, quella al San Franzisko di piazza Malpighi. Io e la bella Elena cittadina del mondo, con tra l'altro una famiglia di chef alle spalle, abbiamo deciso di scegliere cose diverse con il proposito di farcene assaggiare un po', ma alla fine vi posso garantire che ogni piatto ha una personalità così spiccata che si ha voglia di mangiare solo quel che si è preso... a ragione. Per di più, ogn una di noi ha scoperto di aver individuato quei piatti che potrebbero ben dar vita a un menu astrologico: il mio acquatico da brava cancerina, il suo terreno, da brava taurina. E quindi: timballino di topinambur al sovrano invecchiato 24 mesi in zuppetta di noci e con lavanda, risotto vialone nano alla Birra Nera del Reno con coscetta di rana, mantecato all'Epoisse e budino di cachi al cioccolato per Elena (30 euro con il coperto di 3 euro che comprende acqua e cestino del pane fantastico e fatto in casa). Per me: frappè caldo di seppia con crudo di tonno in piccatina di lime, uva nera e il suo nero, piramide al fumo naturale di legno di melo che vedete nella foto e pere caramellate ai pinoli con crema gelato gratinata alla norvegese (in totale 38 euro+ 3 di coperto, non abbiamo bevuto vino perché ci è bastato il calice di bollicine di benvenuto). Nella carta trovate comunque anche le tagliatelle fresche ai funghi porcini e prosciutto di Langhirano e i tortellini della tradizione in brodo di cappone e piatti a base di carne dal fascino molto autunnale (maialino da latte con salsa di castagne...).
La carta dei vini, ma questo l'ho espressamente chiesto per capirci un po' di più, celebra gli italiani del Nord e un po' meno quelli del Sud Italia...ma insomma, quella scopritela voi! E non dimenticate di dare una sniffata al giardino delle erbe aromatiche prima di entrare. E godetevi questo ambiente avvolgente con un bell'equilibrio maschile/femminile e un servizio delizioso.

risotto, pere caramellate e gelato gratinato alla norvegese

Antica Trattoria del Reno
via del Traghetto 5/3, Bologna
0514129341
aperto tutti i giorni pranzo (con un lunch menu più semplice e dai prezzi ancor più contenuti) e cena
Chiuso la domenica

è stata recuperata la rana anni venti della trattoria originale nell'insegna

Commenti

  1. sembra invitante! un menù che a leggerlo ci vuole la laurea :D però mi ispira davvero. potrei portarci l'AM, il maialino da latte con castagne lo apprezzerebbe sicuramente..

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  2. dai, devi leggere un paio di volte e soprattutto ricordare l'inizio di quel che hai letto…ma è molto divertente e sinestetico!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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