Cose viste a Roma che starebbero bene anche a Bologna


aperitivo in via del Boschetto da percorrere tutta per visitare negozi e guardare nuovi concept del food
Sono stata a Roma qualche giorno, per un lungo weekend, ed è stato bello e spensierato camminare per una città così grande e sentirsi invece in una specie di Bologna. Non servono particolari espedienti però, perché per sentirsi in una dimensione a grandezza Bea è sufficiente concentrarsi su un quartiere e trovare quello giusto, chiaro! Che per me è sempre di più Monti, il che, mi rendo conto, non è che sia una trovata originalissima, però per me è perfetto. Per un appuntamento con un'amica, per una passeggiatina e un gelato, per esplorare anche tante novità in fatto di nuovi locali e idee imprenditoriali argute, che qui son messe una dopo l'altra, come una galleria diffusa.  Ma nel lungo weekend sono stata anche a visitare il ghetto ebraico, che c'ero stata una vita fa, e posso segnare sull'agenda che qui ho preso una bella fregatura in fatto di cibo, il che mi riporta al discorso delle idee carine - all'apparenza- che nell'essenza possono riservare sorprese. Ma anche questo è stile Bea 100%, farsi a volte catturare da una cosa che pare "mignon", come direbbe l'amica francese Valerie, senza indagare un po' di più tra le paginette del menu.
Ecco qualcosa che ho visto e che ci starebbe bene qui in città (anche altre cose che non se ne può più!) e che è anche una ulteriore guidina alla città eterna.

Aromaticus, erbe aromatiche, orticultura, accessori per il giardinaggio e cibo
Aromatiche e cucina: quando sono entrata in questo negozio con cucina in via Urbana ho pensato che, se dovessi mai aprire qualcosa con mia mamma, il cui gusto e la cui ricerca culturale amo tantissmo, ecco, il progetto sarebbe proprio quello di fiori o erbe aromatiche e caffè. Lei già negli anni Settanta avrebbe voluto lavorare in questo mondo profumato di erbe buone per la gastronomia e la salute. Mai dire mai! Aromaticus è un'isola felice e ossigenata all'inizio della via Urbana, dove far colazione, pranzare a fare aperitivo. La mia lavanda inglese dentata, acquistata qui prima di ripartire, diventerà presto una siepe folta in Bolognina!


la fabbrica del Cioccolato Said in via Tiburtina
Mettete più fiori sui vostri tavoli: a Berlino questa cosa mi aveva colpito moltissimo. Ovunque vai, sul tavolo, c'è un fiorellino. In una bottiglina, in un vasetto anni settanta, nella coppetta della macedonia. I fiori regalano gentilezza e sono un benvenuto. Come quando arrivi in un posto e ancor prima di ordinare ti hanno già portato un bicchier d'acqua. A Roma ne ho visti parecchi di posticini fioriti. Come la fabbrica del cioccolato Said di cui già vi avevo parlato, che in primavera sembra essere risorta dentro a una serra.


Bottiglie personalizzate: l'acqua è sempre (più o meno…non ho verificato ovunque, ma in alcuni posti sì) compresa nella consumazione e viene portata in tavola nella bottiglia trasparente personalizzata con il marchio. Io le collezionerei tutte queste bottiglie e le riempirei di fiori! A sinistra quella di Ba Ghetto, ristorante di cucina kosher e a sinistra Said.



Zia Rosetta con il marchio a forma di centrino rosetta

Rosetta Concept: se fosse a Bologna si chiamerebbe forse Zio Barillino. Quello che la morte sua è con la mortadella, magari lui un po' riscaldato, che così gli umori mortazzeschi vengono meglio sprigionati. Zia Rosetta è un posticino incantevole e romantico con un menu a base di rosette farcite con alimenti sani, ricercati e stagionali. Oggi il punto distintivo è proprio questo, se si pensa ad un'attività piccina: la ricerca di fornitori fidati che producano - ci piace pensare - con amore e l'utilizzo di alimenti di qualità. Si può ordinare anche un take away.


Giggetto


Carciofi alla giudia almeno una volta nella vita: l'avete mai mangiato? Il carciofone che forse a Bologna nemmeno si trova (del resto è di Ladispoli e col km 0 non andrebbe molto d'accordo) e che da fare a casa sarebbe comunque un po' complicato vista la doppia frittura anche un po' invadente. Però se passate da Roma fate un salto al ghetto ebraico e assaggiatelo da Giggetto, celebre ristorante dove lavora anche il signore dei carciofi che li pulisce tutto il giorno. Dalla cassetta alla padella e infine sulla vostra tavola, a 6 euro l'uno. Ma ne vale la pena. E se fosse per me aprirei un chiosco di carciofi alla giudia (quelli di Ladispoli ci sono da marzo a fine maggio, quindi se li mangiate dopo sappiate che vengono da fuori) o di verdure fritte che propone verdura al cartoccio tutto l'anno. Impazzirei.



Aromaticus, via Urbana 134

SAID, via Tiburtina 135

Zia Rosetta, via Urbana 54

Giggetto, via del Portico d'Ottavia 21

Ba" Ghetto, via del Portico d'Ottavia 57


Commenti

  1. Più leggo Bea e più la amo.
    Anche a Roma.
    Bacio Blue

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  2. Bebbe ! Mi sento come la protagonista di The Purple Rose of Cairo...Ormai...Merci du clin d'oeil...
    È bello leggerti da tanti anni da Paris e scambiare intorno al idea di portare il massimo a Bologna.
    Sono persone come te che la rendono sempre più bella, vivace ed aperta alla novità ! Bravissima !
    Bisous,
    Valérie.

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    1. mercì Valerì… me fai mmorì! Tu chiaramente, dopo aver segnalato la tua esistenza e presenza, sei già parte della carovana Bea e delle sue mille avventure. E sono davvero lusingata di essere apprezzata da una parigina, non sai quanto. Grazie :)

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  3. divertente! ad agosto ci faro' un giro e spero di trovare questa via del boschetto 4 :)
    ti aggiungo ai miei preferiti se ci riesco (google fa le bizze)
    se vuoi ricambiare http://thatisammore.blogspot.co.uk/
    ciao!!

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  4. Ecco Grace, tieni conto che ad agosto l'Italia chiude per ferie. Poi i più emancipati o bisognosi (?!) se ne fregano e in ferie ci vanno in un altro momento. faccio un salto da te!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea