Picnic brunch o airline brunch? Fate il vostro gioco alle Serre!

i cestini-piatti che contengono i mangiarini del brunch

E' ancora divertente fare il brunch in città? Forse dovevo dire "interessante", perché la misura di molte cose, a Bologna, è la noia. Però credo che il divertimento, come già scritto altre volte, sia uno degli ingredienti fondamentali di questo rito gastronomico che ci chiama come un canto di sirena, la domenica…. proprio uno di quei giorni (!). 
Di quei giorni in cui è facile sentire la solitudine. E in cui l'idea di un pranzo in compagnia è il pensiero stupendo che ci assale ogni volta. Arrivo alla risposta: sì, è ancora possibile divertirsi facendo una colazione/pranzo. Soprattutto se il luogo del vostro brunch è bello, suggestivo, pieno di tentazioni e angoli curiosi. E se la compagnia è perfetta. Perché stare insieme in tanti, se non si è una famiglia (dove un po' di finzione fa parte del gioco), non è facile. Ieri sono stata alle serre dei Giardini Margherita con una delle mie famiglie recenti: quella del Club des Pirottines. Due tavoli pieni di storie che si sono incrociati tre anni fa alle riunioni di cucina partecipativa e ora un gruppo compatto di amiche e amici che ogni tanto fa delle cose insieme. Abbiamo finalmente provato il brunch di cui tanto si parla in città.




Del "brunch alle serre" se ne parla da un po' perché è il tipico progetto che incuriosisce e nutre aspettative. Per il luogo, le mitiche e meravigliose serre dei giardini Margherita, riaperte lo scorso agosto. Per il rito… che quando si scomoda la parola brunch siamo già lì che vogliamo vedere se le 5 regole son state applicate, perché ormai questa parola si usa un po' a sproposito. E in questo caso? I termini dolce, salato, succoso, eccezionale e lentissimo sono stati rispettati? Ieri non ero da sola a divertirmi mangiando all'aria aperta in un posto meraviglioso. Con me c'erano assaggiatrici che non perdonano. Mi dicono spesso che son troppo buona, che non parlo mai male di nessuno. E allora, piuttosto che tirare le somme in una parola, preferisco fare un'analisi delle circostanze.
Parto dicendo che, finito di mangiare, ero sazia. Prima di arrivare alle Serre, che sono esattamente dall'altra parte della città, rispetto alla mia Bolognina, ho fatto una tappa al Mambo, punto di ritrovo con le amiche cicliste, e ho preso un cappuccino. Perché sapevo che al brunch non ci sarebbe stato…e iniziare una colazione-pranzo a Bologna senza cappuccino non mi piace molto. Poi via verso la meta, che era stata preceduta qualche settimana fa, dalla sciabolata critica di un'amica di fiducia.
Beh, l'arrivo è sempre stupendo e imponente qui: perché tutto l'ambiente è stato pensato e arredato con mobili patinosi che creano un'atmosfera deliziosa e calda. Quindi arrivi e per un attimo non pensi nemmeno alla fame. Il brunch firmato Casamanu può aspettare qualche minuto perché tu devi gironzolare e curiosare e far foto ovunque. Poi sì, ci si può sedere e aspettare la propria scatolina grigia con fiocchetto in spago bianco ideata da Flò, la signora dei fiori che qui ha anche un punto vendita delle sue ceramiche e delle creazioni floreali, che contiene i mangiarini. Se prenotate potete richiedere, in caso lo vogliate, un brunch vegetariano. Per i celiaci o i vegani ancora non c'è un pasto dedicato, ma lo capisco, non è facile organizzarsi così capillarmente. Nel momento che andate a pagare i vostri 15 euro e vi recate al tavole dell'accoglienza con le bevande, potete prendere il vostro bicchiere con succo (ieri all'inizio c'era quello di pesca rosa polposissimo, davvero buono, più tardi sono arrivate le bottigline) e scegliere te o caffè, contenuti nei termos che poi potrete richiedere ancora nel corso del vostro soggiorno (noi siamo state lì dalle 11,30 alle 2,45). Sarebbe bello avere un doppio giro anche di succo e delle brocche con acque profumate a disposizione. La scatolina/vassoio grigia contiene: un panino con pomodoro, mozzarella e in caso prosciutto, un mini club-sandwich con verdurine, un piccolo pancake con due chicchi d'uva (il miele da mettere sopra o il succo d'acero, potete richiederlo, ve lo portano al tavolo) e un muffin. Poi arriva anche un bicchierino di yogurt con granola. 
A vederlo così, sembra un po' una deliziosa scatola di giochi-mangiarini senza però le stoviglie e la cucinina di Barbie e si storce un po' il naso, ma poi, mangiando, ci si accorge che non è poco e che è tutto buono. E se si scompone la scatola e si dà un prezzo a ogni singola cosa, ilcosto totale si avvicina abbastanza ai 15 euro, che non è una spesa eccessiva per quello che vi danno e nel posto in cui ve lo danno. Certo, un brunch in scatola è un po' contronatura, perché il bello del rito è il continuo prendere roba, andare al tavolo e scegliere tra dolce e salato, tra succhi e caffè, però mi pare proprio giunta l'era del brunch concettuale, perché sempre più persone lo servono già pensato per voi. E allora a me, però, sembra più un pic nic o un pranzo consumato in aereo (adoro entrambe le possibilità) e quindi lo chiamerò picnic brunch o airline-brunch , giusto per aggiungere quel senso di esperienza all'aria aperta o chiusa contenuta in un kit - possibilmente- con tutte le certezze del caso. 
Dolce, salato, succoso, eccezionale e lentissimo sono stati rispettati? Direi di sì, in piccole parti ma sì. Anche lentissimo, che è l'ultima caratteristica ma non la meno importante: qui ci si può dare appuntamento a partire da un'ora e man mano che le persone si svegliano, vi possono raggiungere. E si può cambiare tavolo, a seconda di quanti siete, del sole più o meno desiderato ecc ecc. La nota dolente? I servizi. Senza un rubinetto e con i bagni piuttosto off-limits, ad un certo punto - purtroppo- ve ne dovrete andare.

ecco il brunch delle Serre in 4 mosse: succo, cibo, bevande calde e ambiente suggestivo


Picnic di Flò e Casamanu
Serre Giardini Margherita/Kilowatt Summer
ingresso dai viali o da via Castiglione
tutte le domeniche dalle 11,30 alle 15
costo 15 euro

Commenti

  1. mi trovo d'accordo su tutto, cara Bebe...nonostante la "questione" acqua e la mancanza di servizi igienici decenti (i bagni chimici anche no, grazie) ritengo che valga la pena fare questa esperienza.
    Location e atmosfera sono talmente belle da far passare tutto in secondo piano....anche i disagi :-)
    Se il tempo sarà clemente, ci tornerò sicuramente!

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