Tra patina e vasetti di fiori: pranzare al Ruggine

Ruggine: è bello stare vicino alla porta-vetrata perché entra una luce intensa e tutto risplende

Settimana scorsa. Mi devo fermare in centro per un lavoro perché non ho tempo di tornare a casa in bici e poi ritornare in centro. C'è il sole, come c'è stato anche ieri, bellissimo, e mi piace lasciare la bici al palo e fare due passi per godermi la città e il tepore sotto un cielo che sembra uno specchio. Come al solito, quando mi trovo in centro senza un programma preciso, percorro con la mente la città. Cosa ci può essere di carino da esplorare attorno alla piazza? Ma certo, penso, alcune amiche mi hanno parlato di Ruggine che ha aperto da poco dove un tempo c'era la Manifattura Emiliana.
 "Adesso la gestione è in mano ad alcuni ragazzi che conosci anche tu". 
"Ah si?" Rispondo. 
"Beh, è fatta" mi dico. 
Mi dirigo verso via Alemagna e ho anche una certa fame.



vasetti e fiorellini su tutti i tavoli

Sono curiosa di vedere Ruggine, perché l'ultima volta che ci sono stata c'era Manifattura Emiliana. I prodotti erano buoni e la lentezza del servizio era sorprendente. L'orientamento allora era bio e la semplicità "patinosa" del posto mi aveva conquistata. 
E comunque, da settembre o forse ottobre, c'è questo nuovo "ristorante europeo" che ha mantenuto l'estetica patinosa precedente, esaltandola direi, anche nel nome: Ruggine è davvero un bel titolo per qualcosa. E ti porta immediatamente con la mente a cose vecchie, l'usura del tempo, il fascino della memoria. Robe così. L'arredamento è azzeccatissimo. Tavolini in legno, in formica ma anche ricavati da bobine in legno per cavi (già viste ma sempre intriganti nel concetto di riuso), lampade industriali, lavagnette, credenze, il menu dei cocktail incollato in un edizione economica di Oscar Wilde. E poi quei vasi e quelle bottiglie piccolo formato coi fiorellini, ecco il tocco "nonpotrairesistermi" che aspettavo in un locale bolognese.


belle visioni "interiori" al Ruggine

Ok, poi il cibo. Che ormai questo sta diventando secondario e lo so, è roba un po' superficiale, ma che ci volete fare, anche l'occhio vuole la sua parte. E a questo proposito annoto la bellezza del piatto in ceramica rossa in cui ho mangiato i miei fusilli alla crema di noci, un primo davvero insolito per i miei gusti (in alternativa c'era il farro al pesto con feta e pomodorini, rigatoni all'amatriciana, insalate, roast beef e porchetta, una serie di proposte che non mi invogliavano), che a leggerlo nel menu mi faceva venire in mente davvero la cucina di casa, ma non del "fatto in casa", bensì del farsi da mangiare in casa quando non si ha molta voglia e allora si opta per i fusilli e magari un sughetto pronto. Qui, però, mi è stato detto, la crema di noci è fatta dal cuoco, il che mi fa già sentire meglio (mangio con voglia comunque i miei fusilli cotti alla perfezione) e la porzione davvero gigante a 7 euro (per me) non riesco nemmeno a finirla. Gentilmente - ma conosco uno dei gestori, giri rock'n'roll- mi viene portato anche del pane di varie semenze che avrà il suo posto da protagonista nel menu serale, per i panini preparati da chef Giacomo, che vengono abbinati ai cocktail (tipo: sfilatino alle noci con burrata affumicata, trito di cucunci e pomodoro o pane al papavero con roastbeef, salsa bbq e cetrioli sottaceto). A pranzo coperto, acqua e pane sono inclusi. L'ambiente è carino e confortevole, l'accoglienza anche, sulla proposta culinaria (non entro nel merito dei piatti che non ho testato ma sulle combinazioni mi piacerebbe più fantasia) si può migliorare. 

Ruggine
ristorante europeo moderno-tapas bar
vicolo Alemagna 2/c, Bologna
051 4125663
da martedì a domenica
dalle 12 alle 15 dalle 18 all'una di notte

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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