Gita in campagna con cucina creativa: il Podere e l'evoluzione dell'agriturismo

tortino di carciofi e tartufo nero al Podere (con calice di rosè De Vescovi Ulzbach)  questo è uno dei piatti che noi vegetariani possiamo mangiare, ma con l'arrivo della primavera e poi dell'estate il menu rifiorirà di verdure, direttamente dall'orto


Che belle giornate stanno arrivando? Io - e forse anche voi- sono piuttosto dipendente dalle previsioni meteo. Non è stato sempre così nella mia vita, ma da un po' di anni, da quando mi muovo solo in bici e da quando esiste un'applicazione per telefono che ti consente un contatto con le previsioni in tempo reale, è priorità assoluta controllare il tempo che farà. E la cosa è utile anche quando programmo un viaggio: dato che con mia mamma abbiamo deciso di visitare tutta l'Europa del Nord, non si compra biglietto aereo prima di aver fatto studi meteorologici superiori. Tutta questa analisi può ben servire anche per un pranzo della domenica in campagna, e così quando all'inizio della scorsa settimana ho prenotato per il Podere San Giuliano, avevo la certezza che in gita con me e l'Adorabile, ci sarebbe stato il sole.



il pranzo della domenica in un agriturismo più chic degli altri, dove però la naturalezza del mangiare e della cortesia sono rimasti come tradizione vuole

E' stato ritorno quello al Podere. E ogni tanto bisogna farli questi "rinfreschi" di memoria, soprattutto quando il locale in questione è uno di quelli i cui proprietari si mettono spesso in discussione, alla ricerca di un'identità che li soddisfi nel corso degli anni, perché l'evoluzione è una naturale tensione dell'intelligenza e io l'apprezzo tanto. Non sono certo di quelle persone che vanno in un posto anni dopo e pretendono di trovare esattamente le stesse cose, dal menu alle persone. Son io la prima a cambiare continuamente per soddisfare la mia curiosità, figuriamoci. E poi la vita mi ha allenato a questo, sono naturalmente predisposta. Quindi, mentre son seduta a tavola e leggo il menu, mi viene da riflettere su un bel po' di cose. Di come la prima volta che mangiai al Podere, il menu era quello di un Agriturismo evoluto, con piatti della tradizione che offrivano anche qualche deviazione verso la creatività. Poi ci sono tornata quando è arrivato in cucina Riccardo Facchini, uno chef che apprezzo molto per fantasia e rigore nell'approccio alla tradizione rispettata nella materia (se non addirittura superata per una ricerca estenuante della qualità) ed esaltata nel ricettario. Infine eccomi di nuovo sulla scena ieri, per provare il nuovo menu, ora che in cucina c'è lo chef Enzo Rossi che è come se avesse portato infine quell'equilibrio di cui il Podere San Giuliano ha assolutamente bisogno per essere percepito chiaramente. Questo è sì un agriturismo, ma, come scrivevo qualche riga più su, è della categoria "evoluzione della tradizione". E forse anche "abbandoniamo un po' i cliché, che ne dite?" 


raviolo all'ortica di fagianella con porro arrostito e tartufo nero, crema e fragole su frolla di nocciole, filetto di baccalà alla piastra su crema di ceci, bietolina novella e carciofi, galletto ruspante farcito con nocciole e tartufo nero scorzone
Dell'esperienza fanno parte la gita in campagna, l'ambiente caldo come quello famigliare che si cerca nei posti così, la cortesia di chi ti segue a tavola e l'intimità sprigionata dalle ricette che ti parlano di memoria pur proponendosi in piatti dal design studiato ed elegante. E' bello avere una possibilità in più, la gita in campagna con cucina creativa (e qualche delizia vegetariana), per la domenica a pranzo. Dove sai che troverai sì i tortellini o le tagliatelle o i tortelloni, oppure che avrai tante proposte sul tema cacciagione, ma la parte intrigante è quella di assaggiare abbinamenti insoliti e goderti ingredienti genuini e sceltissimi. Ed è chiaro che un primo non costerà più 8 euro e un secondo 10, i prezzi salgono, un tortino di carciofi con fonduta e tartufo nero (uno degli antipasti che ho scelto) di euro ne costa 8 come la tartare di cervo e un raviolo all'ortica di fagianella con porro arrostito e tartufo nero arriva a 10 euro (i tortellini, per la cronaca, costano 15 euro), mentre un secondo come il galletto ruspante farcito con nocciole e tartufo nero scorzone vi chiede 16 euro, come il mio filetto di baccalà alla piastra su crema di ceci, bietolina novella e carciofi. Ah, e il coperto, giusto perché lo sappiate, è di 3 euro. Insomma, è un altro mondo agreste quello che troviamo oltre San Lazzaro, ma l'importante è che, quando decidiamo di prenotare lì, siamo ben informati di dove stiamo andando, perché le brutte sorprese, il più delle volte, ci sono quando non ci informiamo. Trovo quindi interessante la possibilità di tre tipologie di degustazione: 35 euro per 5 portate, 45 per 7 e 25 euro per abbinamento vini al calice (che anche questa voce, negli anni, è cresciuta moltissimo).

Podere San Giuliano
via Galletta 3
San Lazzaro di Savena
0516251141
da mercoledì a sabato solo a cena
domenica solo a pranzo

Commenti

  1. Ciao, scusa se uso questo post per chiederti una cosa: il ristorante Bodeguita non esiste più, sapresti dirmi un altro risporante con specialità spagnole in città?
    Grazie!

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  2. ma che carini....tu e adorabol, tanto bucolici e chic-cosi :-)

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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