Tempeh, seitan e tofu: i tre dell'Apocalisse che le nostre cucine impareranno ad amare

tutto è cominciato con il prezzemolo sminuzzato l'altra sera

Alle Pirottine (come ormai chiamiamo il famigerato Club des Pirottines nato quattro anni fa, come alcuni di voi sapranno, molto prima dei vari "home-event" ora di modissima) non si smette mai di sognare. E di curiosare, imparare, bighellonare. L'altra sera l'ennesima impresa: affascinare una ciurma di 35 ribelli (se si escludono 4/5 persone convinte del contrario) sull'argomento dei nuovi alimenti che ormai si trovano anche nei nostri supermercati, ma che destano ancora tanto sospetto: tofu, seitan e tempeh. Del resto, riconosco anche che la maggior parte della gente che li utilizza non va molto al di là della preparazione in padella con un po' d'olio, senza tirar fuori un po' di anima da questi materie prime che, come ci ha dimostrato la mitica Pina Siotto, in padella, nel forno, nell'olio bollente o sulla griglia, possono tranquillamente finirci in compagnia della fantasia. Alcuni pirottini, tra i carnivori ortodossi, si sono piegati alla delizia di quattro ricette che vanno ad arricchire il nostro libro delle magie culinarie. Alla prossima cena folgoreremo gli annoiati amici che ci sorridono ormai, per puro amore, davanti all'ennesimo pesciolone al sale in cartoccio con patate al forno.


adoro tagliare il tempeh perché ha una consistenza netta che non ti tradisce. Come si legge nel libro "Vegetaliana" di Pina Siotto, fonte di ricette preziose, il tempeh è un prodotto di fermentazione dei fagioli di soia, molto proteico e digeribile. SE lo mangiate così, nudo, non è davvero gustoso, ma se gli applicate la giusta ricetta, allora vi conquisterà, anche per la sua bellezza geometrica. La ricetta che abbiamo imparato è stata quella del Tempeh in Tempura che vedrete un po' più sotto tra le foto. 


tra uno sminuzzamento e una frittura può nascere l'amicizia


Tempeh in Tempura: si prendono due  fettine di Tempeh, si farciscono con un po' di senape se la amate o con altro (mi attira metterci ad esempio un filetto di sarda passato in salsa Teryiaki, chissà se Pina me lo passa!). Poi si legano le fettine con l'alga Nori che trovate da Natura Sì (anche il tempeh) in una confezione con le alghe pretagliate (anche questo mi piace fare, staccare le alghe seguendo i taglietti!), si impanano con farina normale o di riso e si friggono in olio di girasole biologico spremuto a freddo.
Serata incredibilmente piena di silenzio e attenzione (solitamente regna l'anarchia) per ascoltare Pina Siotto e le sue rivelazioni


chiacchiere e appunti e una cappa gigante: quella della cucina di Giulia e Mario, che ci ospitano nella loro speciale abitazione in Bolognina ogni mese 


i mangiarini sono pronti: brasato di Seitan (la ricetta è su Vegetaliana),Snow nabe (ovvero tofu e daikon che è un disintossicante-dimagrante eccezionale), tempeh-tempura e tofu impanato che diverrà poi "alla pizzaiola".


la cena finale: è la prima volta dalla storia del Club, che ci mettiamo a tavola tutti insieme a mangiare il frutto della nostra lezione

Commenti

  1. Che meravigliai!Me la prima volta he torvo succulenti, anche solo in foto, dei mangiarini, come dici tu, di questo tipo! Non vedo l ora di provare le ricette, quando le pubblicherai. Non posso credere di essermi persa una pirottinata così pirotecnica! Grazie del racconto!

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    1. una ricetta, quella del brasato di seitan, è sul libro Vegetaliana di Pina, la pizzaiola ha di speciale il seitan fatto a cubetti e impanato e poi fritto :). per le altre attendo la rigorosa e puntigliosa Carmen Accaputo!

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  2. Come avrei voluto esserci. Io li sto scoprendo da un po' e devo dire che mi piacciono e mi diverte molto cucinarli.

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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