La città e la poetica del mangiar sano senza ortodossia: la Svolta

raviolone di caciotta semistagionata di mucca con bietoline fresche saltate in padella e farina di nocciola: il nostro antipasto diviso in due per poi continuare con un primo e un piatto del giorno
E' ancora un gran divertimento la lettura dei menu in città. Non si è per nulla esaurito quell'entusiasmo che un paio di anni fa ha guidato la rivoluzione gastronomica a forza di inaugurazioni e fantasie attorno al cibo. E, nonostante qualche storta progettuale abbia chiuso più di una serranda, la volontà di proporre nuove narrazioni attorno alla tavola è più che mai viva. Lo stile si fa sedurre ostinatamente dalla tanto celebrata patina ma il gioco è ancora intrigante e io continuo a far la figura della svaporata con gli occhi da Candy Candy quando vide il principe della collina. Io e le mie amiche. Perché il mondo, tenetelo a mente, non è sempre una Casa di Pony e basta così poco per farci felici.


molta cura nell'arredamento che esalta ancora una volta la poesia della formica e quei ricordi di bambini anni Settanta: ci sono anche i bicchieri con le righe, come quelli della nutella che si trovano nei mercatini
Dicevo del menu, che Linda, la mia corrispondente dalla zona Saffi-Costa-Nosadella-etcetera, mi aveva preannunciato come entusiasmante. Ed è vero. Mi è molto piaciuta questa proposta di piatti che vogliono offrire una possibilità a tutti, senza incaponirsi sulla barricata del veganesimo ortodosso che, lo ammetto, a volte mi fa girare le balle. Che insomma, non è che muoio se accanto a un piatto di verdurine ce n'è uno con una tagliatella   tutta fremente di guanciale. Non lo mangerò, ma non sarò contaminata. Fortunatamente  essere vegani è ancora una scelta culturale e non una questione di vita o di morte. A parte quella degli animali che per loro, chiaro, non c'è scampo. E quindi qui è davvero l'ennesima Svolta di una città che propone un po' di gustosa democrazia evitando la predica. E si scorre la carta con gioia, con l'imbarazzo della scelta, seduti a uno dei bei tavoli in quello che sembra un po' un refettorio e che, più di un comune ristorante, dà proprio l'idea di essere lì riuniti per consumare un benedetto pasto. Cannolo di parmigiano reggiano con mousse di mortadella habanero-chocolate, ricotta di mucca e semi di papavero; spaghetti di grano saraceno con fave fresche, guanciale croccante e pecorino stagionato; fusilli integrali di grano antico strangola al pesto di frutta secca e zucchine menta limone e rum; tofu marinato con salsa di soia su mattonella di miglio in crema di zucchine e mandorle.



l'ingresso pensato come un bistrò parigino



un angolo poetico che ti racconta di memoria, passioni, come il muro lungo il corridoio che porta alla sala-refettorio, dove sono incorniciate le immagini dei produttori protagonisti del menu della Svolta

un piatto vegetariano, una crema di fagioli con le cozze (che in questa stagione può essere ottima anche fredda, secondo me), il raviolone, un litro d'acqua Cerelia gassata: 25 euro in due. Abbiamo trovato i prezzi molto convenienti

La Svolta (cucina con ragione)
via Nosadella 35/a
0510390032

Commenti

  1. #ciaone
    ma la tagliatella tutta fremente di guanciale è sul menu? ormai mi hai fatto venire il voglino :-)

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    1. ok, spaghettoni guanciale e pecorino...tremate!!!!

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    2. non c'è così sul menu, ma io so che lei freme appena le si avvicina il guanciale :D

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