Al taglio e gourmet, la pizza di strada arriva al Pratello. Alimentare, Watson.

i due posti alla vetrina di sinistra sono quelli che amo di più. Chiacchiere fitte e tante pizze gourmet da provare.
Oh ma questo cos'è? 
C'è parecchia gente, mi sa, che in questi giorni passando quasi all'angolo tra via del Pratello e Pietralata, si fanno scappare questa osservazione a voce alta. C'è un tono che io traduco come: a)una roba nuova! b) che strano posto, siamo abituati a posti così poco luminosi, guarda qui quanta luce e che vetrine! naaaaa c) interessante... forza entriamo! 
Io sarei subito dalla parte della terza ipotesi, perché solitamente, quando capito davanti a un caffè o ristorante o negozio che non conosco, entro di sicuro, anche solo per chiedere se posso dare una sbirciatina. E di questi tempi va benissimo, non c'è più nessuno che vi guarda strano. La strategia che va per la maggiore è proprio quella di accogliere, raccontare, far visitare. Sempre di più, i posti del cibo sono mete turistiche. E lì a Mozzabella, ieri sera, seduta alla vetrina che guarda la strada, il portico di fronte e la gente che cammina, beve una birretta, si bacia, ride, mi son fatta un bel po' di riflessioni, cogliendo gli sguardi stupiti di chi passa e ha una reazione. Uno spettacolo.



i pizzaioli Tomoko Yamada e Alexandru Constantinescu, guidati dal maestro pizzaiolo Michele Leo. con cui ho avuto una bella conversazioni rispetto alla scelta degli ingredienti, dalle farine ai pomodori

Di questo nuovo tempio della pizza al taglio, due stanze e una cucina che un tempo erano le mura e le strutture d'epoca del negozio di modernariato del Pratello, me ne ha raccontato Francesco un paio di settimane fa. Lui che fa il falegname e che per Mozzabella ha fatto alcuni mobili in abete lamellare che riprendono lo stesso legno di quelli originali anni Trenta (la noterete subito la grande scaffalatura alle spalle del bancone in azzurro pan di zucchero) è stato in questo caso un mio valido corrispondente. Così sono entrata dalla porta principale di questa nuova impresa guidata da Alberto Degli Esposti, bolognese, 30 anni, e condivisa con 6 soci, i suoi "business angels", come li chiama, quelli che hanno creduto nel sogno che aveva da tempo, quando faceva ancora il copy (certe reminescenze di un ben preciso gusto per il marketing dinamico le troverete negli slogan e nei gadget pensati da Valentina Vandelli di cui Mozzabella è pieno: a cominciare da Alimentari Watson, secondo nome del negozio tappezzato di calamite devote al gioco di parole). 
diavoletti e angioletti (pasta di pizza fritta), altre specialità e gli interni

Ma aveva tutto chiaro in mente, il progetto legato alla genuinità dei prodotti e anche degli oggetti che arredano lo spazio pavimentato con cementine originali. Addetti alle pizze (fatte con lievito di birra e farine Molino Marino e Molino Bassini) sono la giapponese Tomoko Yamada e il romeno Alexandru Constantinescu, che sotto la guida del maestro pizzaiolo napoletano Michele Leo, che ha affinato il suo sapere al Pizzarium da Bonci, producono pizza e altri divertimenti lievitati: assolutamente da assaggiare sono i diavoletti o angioletti, a seconda, ottenuti da pasta di pizza fritta. E per i carnivori in preda alla fame chimica, i rotoli di pan di pizza con salsiccia, melanzana sott'olio e provola. Per i vegani due gusti: crema di broccoli, ciambella di verdure saltate in padella o crema di broccoli e pomodorini secchi o ancora marinara con scarola. E poi la bottega con tonno, farine, panettoni e i pomodori, quelli che mi intrigano di più, tra San Marzano originale, un ibrido bio molto vicino a questa specialità e il pomodorino del Piennolo del Vesuvio, rosso e giallo, da comprare anche in conserva.

Mozzabella
via Pratello 65/b, Bologna
0510063556

Commenti

Post più popolari