I Cappetelli di Alberto Faccani: li ho scoperti al Cibò li rimangerò al Magnolia

I Cappetelli di Alberto Faccani: un cappelletto ripieno di Passatello, la Romagna all'ennesima potenza

In questi giorni di scorribande artistiche, dai padiglioni di ArteFiera all'intricata giungla under 35 di SetUp in Autostazione, nei momenti liberi dal guardare e dallo scrivere mi perdo in riflessioni di bighellonaggio estremo in Terra di Romagna. Perché quando son lì un po' shakerata dai fatti e dalla vita, mi rifugio mentalmente nel mio privé fatto di passeggiate sulla spiaggia con un sole da Dolomiti, chiacchiere con le amiche, scoperte gastronomiche da #igers_magnone e baci al tramonto che rimirano l'orizzonte adagiato sul mare. Ogni mattina, da quando questa luce raggiante ha invaso la mia città, ho questo sentimento. E penso anche che la mia gita, di sicuro a febbraio, avrà una meta certa: voglio andare da Alberto Faccani a Cesenatico, perché il Cappetello che ho scoperto lunedì scorso alla disfida TortellinoVS Cappelletto a Palazzo Re Enzo nell'ambito di Cibò So Good, voglio rimangiarlo al Magnolia, inserito nel menu di questo cuoco di cui sento parlare da anni, ma che non ho mai approfondito. Trovo che questa pasta ripiena sia una vera invenzione, l'innovazione di questi primi anni Duemila che chissà, tra trent'anni compreremo al supermercato. La mia lista dei desideri di febbraio è quasi pronta. Buon weekend di arte a tutti!

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