Un anno dopo la "Bologna Foodie" e tutto quel che non c'è più

via Belvedere con tutti i suoi baretti e l'offerta di cibo è sempre una certezza
La buona notizia della mattina è che i Souvenir da Bologna ci sono ancora tutti. Mica poco. Tortellini, mortadella, scorze d'arancia, mostarda, zuccherini, ancora tutti lì a farci sognare di tempi memorabili coi piedi saldi nel presente, però. Poi arriva il giorno che vai in piazza San Francesco  Malpighi per berti un bel drinketto (come li chiama l'amico Charles) e trovi la porta chiusa. Lì accanto, vedi il cartello che annuncia i lavori in corso di un nuovo fantastico ristorante che porterà il mare in città. Ti piace andare alla scoperta quotidiana di nuovi posticini, sei inarrestabile, ma che disagio quando "plufff", non trovi più le cose al suo posto. Locali e umanità. Così, sfogliando la guida La Bologna Foodie della Bea che ho scritto un anno fa, mi accingo ad aggiornare tutto quel...che non c'è più. Il che ci parla anche di questa città, che prende e che dà.



una tazza di te' in città



pag. 21 al Vanilia Max "il re delle schiumine" non c'è più

pag. 21: Piglia la Puglia sequestrato dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione Coffee Break

pag. 50: il Giardino delle Camelie a fine maggio chiude

pag. 59: il Mercato della Terra non è più il giovedì sera ma rimane stabile il sabato mattina e il lunedì sera

pag. 67: Celestino non è più il bartender di Gamberini, ora è al Re Sole in via San Mamolo

pag. 70: Enrico Scarzella non è più il bartender di Casa Minghetti, ora è al Re Sole L'Inde le Palais

pag. 73: Cruditè Art Bistrot ha chiuso

pag. 82: Lestofante ha cambiato gestione

pag. 93: Massimiliano Poggi ha aperto da poco il suo nuovo ristorante a Trebbo di Reno e ha lasciato la cucina del ristorante Al Cambio al suo storico secondo Daniele Benassi, per un menu dedicato alla tradizione bolognese

pag. 147: Salotto Inferno non c'è più


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