Ossessioni nordiche, visioni botaniche, cacio e pepe e pizza romana: Pistamentuccia

al Pistamentuccia

Buon secondo giorno d'inizio di questa settimana che è sempre più in odor di primavera. Guardo il giallo della foto e penso che sia un bel tocco di sole, luce e bagliore molto propiziatorio per un locale che nasce. L'ho trovato in un ambiente piuttosto sobrio, gentile e ben pensato che ho visitato qualche giorno fa. Secondo me ci siete già state in tanti, perché ormai siete diventate velocissime, mie lettrici (anche voi lettori, certo) di Apranzoconbea. Anche voi girate con gli occhi ben aperti e non perdete un'apertura. Ma poi, mi chiedo io, sempre più curiosa, soprattutto immaginando chi lavora in centro e tutti i giorni deve avere un posticino di riferimento per mangiare: quale ristorante, bar, bistrò, chiosco, punto pizza, enoteca ecc ecc avete appena tradito per andare da Pistamentuccia? Intendo chiedervi, dov'è che siete andate fino a ieri?



carine le tovagliette che ti spiegano come nascono i fondamentali della cucina romana

E noto con piacere che quel reticolo di strade alle spalle di via Ugo Bassi, da via Testoni a via Porta Nova, inoltrandosi per Cesare Battisti e poi in Santa Margherita e ancora in Val d'Aposa, si sta parecchio animando. Dove c'era la Braseria, comunque, oggi c'è un presidio di cucina romana. E' un posto molto carino dallo stile fresco, che sembra uscito da un'ossessivo sogno nordico in odore di moderato jungalow dove tanti gentilissimi cloni di Brunori Sas si preoccupano per te, girano con le pietanze, senza mai perdere di vista il cliente seduto, semmai avesse bisogno di qualcosa. Questo è un gran piacere, al Pistamentuccia, ancor prima della cucina, del sì e no dei piatti, il servizio mi pare proprio attento. Poi, in territorio di specialità romane, io faccio già un passo indietro, perché il ricettario non è di quelli che amo di più, essendo affollato di carne e carni, un po' come quello bolognese in fondo, che non lascia troppe vie di fuga. E allora qui come ne esco? Con gli antipasti con moderazione, tra supplì al telefono e frittata di pasta (c'è un po' di carne nel ripieno, ma non la vedo e non la sento) o i contorni con cicoria, puntarelle, carciofo alla romana e patate al forno. Poi certo, ci sono i mitici cacio e pepe.... ma avendo voglia di qualcosa di speciale, in tandem con Linda scelgo la pizza romana, che va presa obbligatoriamente in due (24 euro per i gusti più gourmet e sui 14, mi pare, per quelli semplici)... a meno che non siate supermagnoni. In alternativa gustate quel che potete e richiedete un simpatico doggy bag.


la pizza e il salottino all'ingresso del ristorante

E quindi ecco i nostri gusti favolosi: zucca, cavolo viola, scarola e zenzero e una seconda con zucca e crema di pecorino se ben ricordo. Ottima cottura, grandi alveoli e abbinamenti fantasiosi ma decisi, per far felici anche i curiosi vegetariani. Se fino ad ora gioivamo per Pizzartist e le sue pizze in teglia che rimangono tra le proposte "di strada" più sensazionali degli ultimi anni in questa Bologna del cibo, adesso aggiungiamo un nuovo indirizzo "seduto" in agenda. Peccato non aver assaggiato la pizza carciofi e mentuccia, il cavallo di battaglia del ristorante mi vien da pensare, perché la materia prima non era arrivata.... forse i cacciatori, quella mattina, avevano fatto bottino.


Pistamentuccia
via Testoni 2/b
Bologna
051 1998 6689

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