Bologna paradiso d'Oriente tra Cina gourmet e Ramen bar: i migliori format nascono qui


gamberi saltati in padella con verdurine, sale nero e pepe di Sechuan

Buongiorno a tutti e bentornati sul blog! Dopo un mese o forse più di lontananza, sono tornata, anche se non sono certo rimasta a riposo con la curiosità e la caccia a cose interessanti, in giro per la città, da raccontarvi. La prima storia del ritorno parla di Oriente. Perché sì, Bologna sta diventando la città delle avanguardie, almeno per quel che riguarda terre gastronomiche che ci piacciono molto, come Cina e Giappone. E allora è il caso di fare un ripasso degli episodi, partendo dall'ultimo arrivato: Dong a San Lazzaro di Savena, una bella scoperta.

da sinistra a destra: cubetti di gelatina all'osmanto, anatra all'arancia con salsa agli agrumi, ravioli di gamberi/soba (spaghetti di grano al tè verde, salmone, bottarga e menta) e involtino Dong con alga mu er e funghi xiang gu. NB: al Dong, come da Hao Wei, non si spende secondo "tradizione" cibo-bolognese. Qui, al Dong, abbiamo speso circa 28 euro a testa senza bere vino.

Una lettrice del blog, un paio di mesi fa, mi scrisse consigliandomi di fare un salto da Dong, perché mi sarebbe piaciuto. Ci si è messo il grande caldo a fermare la mia iniziativa e la mia curiosità, quest'estate, e quindi ho ripreso il discorso una settimana fa. Poi c'è stata la visita di Veronica che tutti voi conoscete col suo splendidnome di battaglia e che ha scritto questo, una bella ispirazione per far quadrare tutto. Con l'Adorabile, appena tornato dalla navigazione, abbiamo ripreso l'antico rito delle scoiattolate in giro per la città e per la provincia e quando siamo arrivati da Dong abbiamo pensato che, davvero, è iniziata l'era dei ristoranti di proprietari cinesi che propongono una cucina cinese differente dalla solita carta di specialità tradizionali cui siamo abituati. Come già ci era successo da Hao Wei la scorsa primavera, abbiamo pensato che le nuove proposte ci parlino di una Cina contemporanea, dove la cucina va avanti, proprio come succede da noi e gli accostamenti si aprono all'audacia di inglobare, ad esempio, tra i primi, la soba, ovvero la pasta di grano saraceno tipica della cucina giapponese o di giocare con le alghe. Oppure, allargando gli orizzonti propriamente cinesi di aprire il cassetto delle cose preziose e accoglierci in un raviolo cristallo, nella terra di Sechuan e in ricettari mai esplorati. Lo dico così, in maniera un po' naif, perché la prima e ultima volta che son stata in Cina, a Shangai, risale al 2009. Il resto, un po' di critica gastronomica aggiornata intendo, mi arriva dalla mia amica Dis del Pagoda, che per me è ormai la trattoria del cuore, dove vado quando non ho voglia di cucinare e cerco un ambiente famigliare. Altre scoperte arrivano direttamente dalla Bolognina, dove nel 2016 ha aperto YuzuYa, piccolo ristorante che, come diciamo noi bolognesi assetati di terre lontane e verità, ha finalmente portato in città la cucina giapponese cucinata da due cuoche giapponesi. Anche se poi ci eravamo già tanto rallegrati dell'apertura di Zushi, il giapponese di proprietà italiana che fa una scelta rigorosissima sul pesce e sperimenta fusioni interessanti anche con la nostra cucina, Yoshi e più tardi di Sejo, ristoranti che si sono affacciati anche sulla cucina tailandese o di Sicylin, con quel connubio irresistibile di Sicilia e Sol Levante e gli onighiri con le faccine. Non voglio dimenticare il Maichan, il primo dim sum arrivato in città, al Mercato delle Erbe. E poi il malesano, a Riale, coi fantastici gamberi alla Sandokan e un take away, Wok Around, cucina cinese che per i momenti frenetici, tipo pre-teatro o pre-cinema, in zona centro, è fondamentale. Come Gusto Chengdu, il profumo del Sechuan e un'atmosfera molto inedita.

ravioli di cristallo da Hao Wei in via Casoni (cucinati con farina di frumento, acqua bollente e fecola di patate, poi farciti e cotti nella vaporiera cinese in legno di bamboo) coi gamberi per una curiosa selezione di Dim Sum, quei mangiarini "che toccano il cuore"


i gamberoni nella botte da Gusto Chengdu.Questo ristorante in via de'Giudei   mi ha dato l'occasione di sperimentare un po' di cose nuove e di ribadire una mia personale simpatia per la cucina del Sichuan, terra del Sud-Ovest della Cina, con capitale Chengdu, famosa per i suoi piatti sofisticati e per la piccantezza data dai peperoncini e dal suo pepe che in verità pepe non è, ma lo può ricordare. 

E quando al Mercato delle Erbe arrivò il Maichan? Era il primo Dim Sum che scoprivamo in città
in via Collegio di Spagna aprirà presto un Ramen Bar. Il cuoco arriva dal Bone Daddies di Londra, unione della passione per i noodles di grano in brodo di carne o pesce e rockabilly.


Yuzuya, il primo giapponese giapponese in Bolognina
il vegan roll, uramaki (roll con alga all'interno)anch’esso con alga di riso, asparagi, anacardi  erba cipollina e marmellata di fichi: è stata una delle sperimentazioni di Zushi, un piatto vegano anche bello da vedere, con sapore forse fin troppo delicato che con wasabi e zenzero diventa più grintoso.
Yoshi è stato il primo e poi è arrivato Sejo, in via Andrea Costa

da Sejo pad thai, tagliatelle di riso saltate con gamberi, uova e verdure e insaporite con salsa di pesce
I famosi shao mai di Linfeng, cuoco del Pagoda


bagel con gamberi e onighiri al salmone come antipasto da Sicilyn
i mitici gamberetti alla Sandokan: pare che il fantastico sughetto sia cucinato con salsa di soia, aceto bianco, vino 


Wok Around: la combinazione Mishi da 5,50 euro comprende riso con verdure e gamberetti e due piccoli involtini

La Pagoda
via dell'Arcoveggio 2
051 356093

Dong
via Russo 4
San Lazzaro di Savena

0516255139


Hao Wei
via Casoni 2
051 357359


Maichan
Dim Sum Bologna
Mercato delle Erbe
via Ugo Bassi 25, Box 29

Yoshi
via Emilia levante 164
051546292

Gusto Chengdu
via de' Giudei 6f
051 056 0510


Wok Around
via delle Moline 10
051 992 2053

Yuzuya
Via Nicolò Dall'Arca 1
0510415021

Zushi
viale Pietramellara 4
0516493719

Sandokan
via Risorgimento 68
Riale di Zola Predosa
0516166602

Sejo
via Andrea Costa 63/2

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