Appuntamento a Le Ravitò, il ristoro dei ciclisti stilosi in via delle Moline

chi poteva essere la mia mascotte per la scoperta di un ristoro dei ciclisti se non Ivana-bighellona ciclista numero uno?

Quanto è bello vedere realizzate un po' di visioni per le strade della mia Bologna? Ecco, se riprendo questo post del 2014 e spunto le voci che avevo collezionato per lanciare qualche idea di gastrobusiness locale, vedo che la prima era proprio il bar per ciclisti. Ne nascevano ovunque, ma non sotto le Due Torri. Poi è arrivata la Velostazione ai piedi del Pincio, è arrivato il baretto-officina fuori Massarenti, magari altri pit stop su due ruote che non conosco (fatemi sapere!) e poi questo Le Ravitò in via delle Moline, che... come direbbe la Bea... è proprio un bel posticino.



il panino delle cicliste imbottito con taleggio, radicchio e maionese di rafano per Ivana e senza maionese ma con carboncelli sott'olio per me


Arrivate in via delle Moline, un buon quarto d'ora l'abbiamo passato a guardarci attorno per scoprire tutte le possibilità del locale, perché in quanto a progetto multiforme questo Le Ravitò ha tutte le carte in regola. Credo che per trasmettere meglio il messaggio che qui si mangia, nel cestino in vetrina andrebbe messo anche un panino, qualche formaggino o qualche verdura di quelle buone che arrivano dalla Valsamoggia, perché i due ragazzi che hanno creato il ciclo-bar -oltre a essere di un'educazione speciale- sono informatissimi, su bici e su cibo.



formaggino con miele e cavolo dolcissimo come antipasto al panino dei campioni


Quello che colpisce a Le Ravitò, oltre all'atmosfera generale da appuntamento a Belleville (forse perché uno dei gestori emana questo sentimento, avendo vissuto nove anni in Francia), è la preparazione tecnica e mitica in fatto di biciclette e iconografia di questo mondo. Troverete due-ruote bellissime (anche quelle di Piede Libero, in stile rese with love)ma anche accessori, dagli zaini ai cappellini col nome dei campioni del ciclismo. E già che ci sono vorrei rispolverare un ricordo che risale alla mia nascita...quindi io non c'ero ancora, ma dopo poco sì, e comunque: quando sono nata, ovvero l'altro ieri, mio padre era a seguire il Tour de France e credo che una certa passione per la bici (e per i Kraftwerk) derivi anche da lì! Conservo in casa il telex che partì dall'Ansa di Bologna, per avvertire papà Italo, che era nata una bimba di due chili e qualcosa :).

Ivana entra con la bici...la gioia!


Dopo aver soddisfatto il feticismo ciclista che è anche un po' nostro, abbiamo scelto cosa mangiare. Qui non troverete piatti caldi (forse alcuni, non cucinati sul posto, perché non c'è la canna fumaria. E', come si diceva un tempo, una tavola fredda) ma di certo una buona combinazione di panini. Anche perché, siamo seri, quando i ciclisti corrono, mica li rifocillano con les escargots a la Bourgignonne o coi tortellini, no? Potete scegliere tra gli ingredienti, tutti di ottima provenienza, e combinare il vostro panino. Oppure scegliete un tagliere, che, ne sono certa, non sarà il solito da quadrilatero.

state cercando un'idea per il pranzo dll'8 dicembre? Le Ravitò potrebbe essere il posto giusto. Altrimenti andate all'aperitivo e provate "Il specializzo", lo spritz come una volta oppure le birre dei ciclisti del Belgio. Ah, una nota sulla musica: molto piacevole e azzeccata, tra vecchio jazz e manouche.

Le Ravitò-Il Ristoro dei ciclisti
via delle Moline 18/D
Bologna
05119982590


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