Polaroid da Bologna: pesce, carne e verdura formato bowl al Fior di Sale


Buongiorno e buon appetito! Molti di voi, immagino, staranno per andare a pranzo, ed ecco che arriva la mia cartolina formato polaroid, per darvi un'idea mentre siete lì indecise o indecisi. Bologna nell'ultimo anno è cambiata tanto, aperture e chiusure, come ho già detto tante volte, vanno ormai di pari passo. L'agenda è piena di nomi cancellati e non è ben chiaro se sia una vera bella esperienza, al momento, mangiare a Bologna. Ma non vorrei sembrare troppo negativa, non è nella mia indole... io sono una super/puffy/power/ottimista, e quindi da un po' di tempo mi sto divertendo a mangiare in posticini nuovi o meno, per raccontare questa Bologna da polaroid, che, comunque, è ancora tanto bello attraversare con curiosità. Perché qui, bisogna ricordarlo, le mode arrivano prima che altrove. Tipo? Tipo le "bowls", le ciotole o terrine, che internazionalmente sono arrivate col nome di "Buddha Bowls" per via della forma panciuta che ricorda il celebre veggente, ma anche perché il 'concept' dovrebbe essere quello di un contenuto salutare ed equilibrato.


è chic ma informale il Fior di Sale che, come altri posti in città, predilige il blu ceruleo/acciao, da declinare tra muri e velluti

La prima volta che mi sono trovata faccia a faccia con una terrina di Buddha è stato un paio di anni fa al Botanica Lab, ristorante raw e vegano in via Battibecco che a Bologna ha appena inaugurato un nuovo punto conviviale in via de' Toschi. L'intuizione è stata subito simpatica al popolo mangione bolognese e trovo che adottare un formato così, soprattutto per il pranzo, sia molto sensato. Nella tua ciotola trovi tutto ben misurato ed è gioia anche per gli occhi, perché è come rimestare in un paniere dei misteri, man mano vai di forchetta e più ti addentri nella verità. Ho rimangiato una bowl proprio ieri, al Fior di Sale, un ristoranti che preferisce chiamarsi bistrò e che sorge appartato in via Altabella, dove un tempo mi pare ci fosse un negozio inutile. Sull'inutilità o meno di negozi o ristoranti, ognuno dirà la sua, ma per me questo Fior di Sale ha più ragione di esistere del negozio che c'era prima. Poi, nella morsa di questa Bologna invasa dal Cersaie e col tutto esaurito tra i piedi, aver trovato posto lì ieri, è stato semplicemente la cosa giusta al posto giusto. Con delle belle bowls da scegliere dal menu, un tavolino in angolo luminoso e il peoplespotting a portata di occhi sulla via Altabella. Due terrine, più coperto con pane e acqua gassata, 26 euro.

Fior di Sale
via Altabella 11/d
051 281 2980



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