Polaroid da Bologna: ma quanto è buono il ramen di passatelli del Parlor?

Sapete quando camminate davanti a un posto e ogni volta ne leggete il menu per vedere le novità? Ecco, un mese fa passavo davanti al Parlor, un (ormai) grande classico della città, uscendo dal Teatro Duse, e mi sono soffermata sulla carta attaccata all'esterno... e ho letto di un piatto... che mi ha stregata. Un mese dopo ci sono andata. Ormai il ramen, a Bologna, è diventato più celebre del tortellino in brodo, perché noi bolognesi siamo così, amiamo le seduzioni esotiche e poi via di ossessione, ed ecco qualcuno che prende la tradizione e la rielabora, perché più buono del passatello, a mio parere, non c'è nulla! Altro che spaghettoni jap. L'idea è geniale e prevede la tipica pasta di uova e parmigiano, filetti di pesce, funghi shiitake, alga wakame, germogli di soia, porri e katsuobushi... katsuocosa?
Si tratta di un ingrediente molto importante nella cucina giapponese e quando arriva sopra il ramen è buffo, perché si muove! Si ottiene grattugiando in piccoli fiocchi filetti di tonnetto striato essiccato, fermentato e affumicato. Viene utilizzato nella preparazione di molte pietanze tra cui la soba, la zuppa di miso e il brodo dashi.
Costo 12 euro
Parlor
via Cartoleria 12/a
Bologna
051 648 6648

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