Fake Meat, carne finta, più per carnivori che vegetariani: da oggi al Well Done il fake burger


fake or real?


E dopo 20 ore ne ho capito il vero senso. E ho compreso che si tratta di un'invenzione senza precedenti. La 'carne finta' che da oggi troverete al Well Done tra le fette di burger bun accanto alla carne vera e alla tradizionale selezione di burger di pesce o vegetali, non è per quelli come me che da trent'anni hanno trovato una propria strada nella vita senza carne e che preferiscono mangiare con gusto verdura, frutta, a volte pesce e formaggio non particolarmente lavorati. 
La Fake Meat, come si chiama il prodotto marchiato Beyond Burger e 100% a base di proteine vegetali (all'inglese plant based) è la rivoluzione in cucina per chi ha deciso di voler più bene a se stesso e al pianeta, senza però rinunciare a qualcosa che ama, adora, sogna la notte con la sua succosità, la crosticina, la consistenza in cui sentire quel procedimento che porta un taglio di carne a diventare burger. Mi fa stranissimo parlare qui di un cibo che non mangio da decenni.... anzi, a dire il vero, io il burger all'americana non l'ho mai mangiato, perché negli anni Settanta e Ottanta a casa, c'era la 'svizzera' (bistecca di carne macinata e pressata) a salvare la dieta dei bambini che della bistecca proprio non ne volevano sapere.







E così, quando ieri sono andata alla presentazione di questo ritrovato della scienza, non ho ben realizzato subito l'esperienza che stavo facendo. Cioè: era davvero complesso come assaggio, perché implicava un sacco di dati, ragionamenti, punti di vista, lunghi forse poco di meno, rispetto ai due anni di studi e prove che sono stati necessari a quelli della Beyond Burger, per "dar vita" (e questo verbo transitivo è quello giusto per definire l'esperimento e far venire un po' di brividini a chi mastica letteratura o cinematografia distopica) a questo cibo del futuro, un preparato di carne composto totalmente di proteine vegetali, che sviluppa le stesse calorie di un burger, contiene lo stesso quantitativo di ferro della carne bovina,  ma che contiene zero colesterolo e glutine, zero ogm, zero soia, ormoni o antibiotici. Ieri, parlando con Andrea Magelli, fondatore di Well Done Burger e con Sara Roversi da sempre interessati al cibo del futuro (sono stati i primi a portare il Sushi a Bologna e in Italia e i primi a credere nel burger gourmet) ho scoperto che questa carne vegetale, all'inizio era venduta nella corsia vegana dei supermarket americani e non veniva acquistata, poi quando è passata al settore carne, ha fatto il botto.
A questo punto, dopo aver assaggiato i miei burgerini, non senza un po' di straniamento e al contempo senza poter dare davvero una valutazione, se non confessare che erano buoni e senza le conseguenze digestive del mangiare carne, mi chiedo come la prenderá qui in Italia la comunità gastronomica. Tra l'altro, nel nostro paese, le problematiche legate agli allevamenti intensivi non sono quelle americane. In generale, vi invito ad assaggiarlo (il burger con la Fake Meat, che potrete scegliere dal menu, secondo le stesse declinazioni di quello con la carne di animale, ha un costo molto più alto del prodotto tradizionale, ma a Well Done hanno tenuto i prezzi bassi, uguali a quelli del burger usuale), fare la prova gusto voi che siete carnivori, e farmi sapere un po' di reazioni!

COSA C'E' DENTRO: acqua, proteine di pisello isolate, olio di canola, olio di cocco, aromi. E contiene il 2% in meno di molti elementi quali cellulosa di bambù, cellulosa di metile, amido di patata, estratto di lievito, sale, olio di girasole, glicerina vegetale, amido secco, gomma arabica, acido ascorbico (per mantenere il colore), succo di barbabietola (per la crosticina), amido del cibo modificato, acido acetico, estratto di mela, succo di limone concentrato.

Well Done, via Caprarie 3/c, Bologna

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