Una gita a Corticella, la Nuova Bolognina
la chiusa del canale Navile a Corticella |
La mia gita a Corticella è cominciata il giorno prima del Festival della Zuppa, di sabato. L'amica Alice, che è nata e cresciuta a Curdgèla, come si dice in dialetto, e che da lì si sposta ogni giorno per lavorare in Radio, per andare ai concerti e per darsi da fare tra le mille attività di partecipazione in cui è coinvolta, proprio quel sabato, visto che la festa cominciava un giorno prima "occupando" le strade di questo quartiere con l'appeal di un paese, mi ha invitato là, per mostrarmi un po' delle bellezze della sua terra natìa. Ed è stata una scoperta talmente bella, che qualche giorno dopo ci sono tornata, al tramonto, per farmi una passeggiata lungo il canale Navile, per assaggiare qualche manicaretto in un ristorante carino e per dare un'occhiata ad alcune architetture industriali molto affascinanti. E poi sono tornata lo scorso sabato mattina, per fare colazione in uno dei bar più belli e storici di Bologna. Anzi, forse, il + storico. Perché qui pare che tutto si sia fermato. Trattenuto dagli scaffali in legno e dal bancone invitante dietro cui risalta una parete specchiata di bevande e liquorini.
l'ingresso della drogheria Garagnani, con la tendina retrò |
Mi sarebbe piaciuto proporre questa idea di gita appena fuori porta per il primo maggio. Ma non ho avuto tempo di selezionare le foto e poi, riflettendoci, meglio così, con la pioggia che c'è stata non credo vi sareste divertiti molto.
Fare turismo in altri quartieri è una pratica che mi piace moltissimo. Andare alla ricerca dei bar, dei ristoranti, degli angoli carini e di storie interessanti da raccogliere e raccontare. Qui a Corticella, poi, di storie ce ne sono tante. Quella ad esempio che riguarda il suo essere stata a lungo "esiliata" dallo sguardo della gente, perché mantenuta in uno stato architettonico fatiscente da chi ne possedeva la maggior parte dei palazzi. Poi ad un certo punto, inizio del 2000, mi è stato raccontato, le cose sono cambiate e molti palazzi sono stati riportati all'antico splendore. Quello che potete vedere se fate un giro all'antica drogheria Garagnani, un monumento a brioche e cappuccini, ma anche a liquorini col sapore del tempo che fu, a salsine dalla bolognesità certa...perché c'è anche il piccolo market qui. Garagnani sta vicino al ristorante di cucina toscana Uffizi (via San Savino 1/c, dal martedì alla domenica mattiina, 051 9911248), un sogno di cucina delle radici realizzato in questo ambiente con pavimento in cotto e soffitto con travi di legno scuro a vista, perché la propriietaria e cuoca è di origine toscane e suo figlio, nato a Bologna, anche lui in cucina, ha approfondito la materia a Firenze. Accanto al ristorante c'è la bottega di vino sfuso di Conegliano Valdobbiadene Le Rughe, dove farsi anche un aperitivo di assaggi. E' un triangolo virtuoso di buongustai e di bella architettura, che regala un'atmosfera di borgo e fa felice tutta Corticella. Da questa posizione si possono scegliere vari percorsi che ci portano verso lo stabilimento Corticella (monumento di archeologia industriale) dove il quartiere finisce e dove si può anche sostare alla Pesa, ristorante tradizionale, per cena. Oppure si va verso via delle Fonti dove si può ancora ammirare il cancello con l'insegna delle terme e fermarsi per un drink all'enoteca Giro di vite (via delle Fonti 45/b, 051 3546171, cucina aperta fino alle 23,30) gestita da padre e figlio appassionati di ingredienti genuini, piccoli produttori e con una carta di vini, birre artigianali e rum moolto interessante oppure scegliere qualche prelibatezza siciliana alla rosticceria artigianale Capperi e Cucunci (via delle Fonti 82/d/e, 051705773). Sulla via Arcoveggio, che taglia via delle Fonti, c'è anche una locanda del 1400, oggi circolo privato. La persona che la gestisce racconta di questa locanda dove i lavoratori del mulino venivano a mangiare. Oggi si può affittare per feste, pranzi e cene e lui vi dà un sacco di informazionii sulla storia di Corticella.
l'ingresso delle fonti termali che non esistono più. Nel 1829 un farmacista della zona, Giovanni Minelli, scoprì una sorgente di acqua solforosa, in grado di offrire effetti terapeutici. Perciò fu creato un «parco delle fonti» sulle sponde del canale Navile, di cui oggi è rimasto il nome in «Via delle Fonti» 2- Schloss Corticella 3- liquorini Garagnani 4- la villa delle Rose lungo il canale 5- soffioni 6- lo scaffale dei tappi di Garagnani |
che bello lo specchio con la pubblicità Corticella stile decò che ricorda il fasto di tempi passati |
dente di leone, tarassaco, piscialetto, soffione lungo il Navile che si può percorrere in bicicletta |
Drogheria Garagnani |
Nota: il titolo di questo post è frutto di un tormentone. Quello che da mesi e mesi propongo sulle bellezze gastronomiche del mio quartiere, la Bolognina, un vero laboratorio cuciniero e urbanistiico. Corticella è la Nuova Bolognina. Chiiaro, no?
Come arrivare:
dalla stazione centrale c'è il trenino che porta a Corticella
Bici: c'è il percorso dal Parco di Villa Angeletti (dietro la stazione, entrata in via Carracci) fino al Borgo di Corticella
Bus 27A, 27 B, 27C capolinea (dove c'è il Pastificio Corticella)
Davvero c'è un percorso ciclabile che parte da Villa Angelletti? Sai che io abitavo proprio là dietro, ma non mi sono avventurata mai oltre il museo del patrimonio industriale! Uno di questi giorni parto in spedizione (anche perchè ho visto una sciarpa della juve appesa tra le bottiglie dell'osteria Garagnani e già quel posto mi sta simpatico :-))
RispondiEliminasì Carmen! ecco...se vai oltre il museo c'è tutto il percorso su due piste. IIo ho scelto quella tra i due canali, proprio dopo il museo, sul ponte, c'è una scalinata che porta sulla stradina in mezzo: qui è pieno di ortiche, acacia, roba buona da mangiare come ci insegna la cara Bea Calia. sulla fede calcistiica non mi esprimo. sono una miscredente. buona passeggiata (ci sono tornata stasera e sono arriivata quasi a Castel Maggiore, meglio fermarsi prima se vuoi arrivare a Corticella. poi per tornare, se per caso è buio, c'è la pista ciclabile a fianco di via dell'Arcoveggiio, fino al nuovo comune).
Eliminabellissimi questi tuoi post
RispondiEliminae le foto che sembrano d'epoca.
ogni volta che ti leggo scrivere di bologna mi viene voglia di trasferirmi!
cara Gaia, che bello sentirselo dire. fare turismo di quartiere aiuta ad apprezzare di + la tua città e a ricamarci qualche sogno e visione affascinante :)
Eliminadomani scendo a Bologna ...mi sa che ho già trovato dove andare nel mio giorno libero (sabto e domenica ho il corso per cui non posso allontanarmi troppo) :)
RispondiEliminasempre ispiranti i tuoi post!
ciao Jackie! a mio parere verso le 6, una gita in bici, con la luce che c'è in questi giorni, è spettacolare!
EliminaGrazie di esistere! i tuoi post mi fanno scoprire cose di Bologna che neanche... beh, come dire.. sei meglio della Lonely Planet!!! dal post con Berberé avevo già cominciato a stilare una lista di "posti dove andare assolutamente" mi sa che continuando a seguirti la allungherò di parecchio!! bacioni, Francy
RispondiEliminaBologna Planet è piena di sorprese Francy, prima o poi vengo a San Lazzaro...ma sarai tu a portarmi in giro! a proposito, il sentiero lungo il canale porta anche a Castel Maggiore, ma capisco che è lontanuccio in bici...
EliminaBel post e bei posti! Uno scoperto da pochissimo, e che devi assolutamente visitare, è l'Oasi di S. Anna, un giardino naturale in V. Pesci, ex centro Avicolo: un concentrato di storia socio-economica e storia naturale a ridosso della città, fortemente voluto dagli abitanti del quartiere che lo hanno sottratto alla cementificazione con lotte legali e iniziative private. La storia è molto bella. Notevole il bosco di gelsi. Baci, Pina
RispondiEliminaGraziie Pina, quando torno dagli esotismi mi rido al territorio ed esplorerò con vero piacere l'Oasi di Sant'Anna. "Sounds good" come si dice...
RispondiEliminaOttimo post!
RispondiEliminaMi hai fatto scendere lacrime nostalgiche... io sono nato e ho vissuto la mia infanzia e prima adolescenza proprio in via San Savino!
Grazie delle emozioni... e del suggerimento d'itinerario...
ciao Antonio, beh, ci sono andata giù pesa con l'atmosfera bucolica...però è proprio così, no? tutto vero...bellissimo, un saluto e grazie per aver lasciato il tuo commento
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