Alcune cose carine

La settimana passata è volata dopo giovedì, quando vi avevo scritto dell'incontro sul futuro di Bologna attraverso la lente del cibo. L'incontro c'è stato ed è stato l'inizio di qualcosa, credo. Almeno così l'ho sentito. Soprattutto dopo aver visto in platea un po' di persone che conoscevo e di cui apprezzo il lavoro indipendente nel mondo del cibo e dopo aver visto persone mai viste dal vero, ma incontrate solo attraverso il blog. Ecco, questo l'ho trovato speciale. Sono venute a farmi visita Blue, che mi ha rapita per la sua energia..persone con questa capacità di mostrare entusiasmo sono spezia rara dei nostri grami tempi sopraffatti dalla paura. Poi è arrivata Justin, un'amica di Facebook e infine Luca e Sabrina...proprio loro, manifestazione di foodblogger declinati x2, altro esempio di persone che non hanno paura di mostrare e dichiarare amore, passione, stupore. Bello :)
Con loro e con i presenti...e soprattutto con Paolo Carati del Caminetto d'Oro si è parlato di tante cose e mi è piaciuto soprattutto il fatto di aver visti vicini due mondi un po' distanti che potrebbero allearsi e dar vita a qualcosa di nuovo.

Nella gastronomia, in questo momento, secondo il mio parere basato su cose che leggo, ascolto, sperimento, faccio, c'è chi disserta sull'importanza di una gastronomia con identità forte, qualsiasi sia la sua provenienza, e sulla fondamentale importanza di una riconoscibilità che passa anche dall'uso di una determinata materia prima e dall'altra parte c'è chi lavora sul cibo per creare identità collettiva. Per costruire un ponte tra gli individui e metterli in connessione gli uni con gli altri. Da una parte l'alta cucina e la sostanza di una città che ha risorse favolose ma che probabilmente soffre un po' di chiusura (questo ce lo spiegava proprio Paolo) e dall'altra uno spirito indipendente che corre nel mondo del cibo e usa questo strumento per sviluppare progettualità nuove, rilassanti, critiche e costruttive, partecipazione attiva che nutre.

Secondo me insieme i due fronti, che già per tanti motivi si incontrano (fosse solo per il fatto che il banchetto del pomeriggio era gentilmente offerto dal Caminetto d'Oro con biscottini di frolla buonissimi e dalla sottoscritta che ha preparato due cake erbe aromatiche e zucchine con anche variazione di curry), possono dar vita a un grande progetto. Di cui ha bisogno Bologna ma forse ogni città.

Ah, in apertura ho messo la copertina della rivista de Il Mulino che esce tra qualche giorno in libreria. C'è un mio scritto che...sono riuscita a scrivere per così dire. I saggi, anche se piccoli e divulgativi, non sono il mio pane quotidiano. Per fortuna giocavo in casa, parlo del mio libro Ricette delle Nuove Famiglie d'Italia e della tavola delle nuove famiglie.