Trattoria Aretusi, nel piccolo borgo retrò

la Trattoria Aretusi, in cucina lo chef Vasco Gagliani

Mi piace tanto quando scopro dei posti semplici all'interno di spazi che potrebbero incutere un po' di soggezione. Mi fa sempre pensare che bisogna andare a scoprire i posti che non si conoscono e non temere nulla. Nemmeno il pensiero di un conto salato. Credo che non ci sia nulla di male nell'entrare in un ristorante, dare un'occhiata alla carta e decidere lì, sul momento, se il posto fa o meno per noi e il nostro portafogli. Maleducato, assolutamente comprensibile? Per me la seconda... bisogna liberarsi dalla paura di fare figuracce! E comunque, ecco che venerdì scorso, in cerca di un posticino a pranzo con l'Adorabile, approfittando della bellissima giornata, del frigo un po' vuoto e del lavoro piuttosto tranquillo, abbiamo deciso di andare alla Trattoria Aretusi, il piano terra del ristorante gastronomico "Sotto l'Arco" di Villa Aretusi, quello dove lavora Alessandro Panichi. Ve lo ricordate? E insomma, non essendomi mai concentrata su questo menu, ma avendo sbirciato nella sala e aver covato la curiosità, è stata l'occasione buona per andarci.



i passatelli 

La posizione della Villa, alla fine di un borgo compresso tra la via Emilia e lo stradone Togliatti, è sempre suggestiva. Ma da lontano, riconosco che questa villa del 600, dove visse il pittore Cesare Aretusi, può mettere in soggezione. E' bellissima, ricca, sfarzosa, di un bel giallo antico, la perfezione attorno del giardino verdissimo, che fa scordare di trovarsi verso Borgo Panigale. E comunque il borgo architettonico che le si è creato attorno, pare un tipico esempio di "chi va con lo zoppo impara a zoppicare". Ovvero: con una villa così bella, dobbiamo costruire delle palazzine di alto livello, anche evocativo delle architetture bolognesi. Pare che abbiano pensato questo i costruttori di questi appartamenti a pianta esagonale che ci sono di fianco. Arrivare alla Trattoria, passeggiando attraverso il parco, in una giornata di sole è splendido. Ma anche con la nebbiolina invernale, ne sono certa.

la trattoria, il piatto dello chef e i palazzi dirimpettai della Villa

L'ambiente della trattoria è puro retrò sui toni della paglia, del legno verde cenere, del beige. Una trattoria elegante, dove sembra di essere però nella sala da pranzo di una casa borghese, che ha la personalità giusta per stare sotto il gastronomico. Ma dei prezzi molto diversi. All'ingresso ci accoglie il menu sul leggìo, e naturalmente il mio sguardo corre subito ai piatti "anche per non carnivori" che cerco sempre quando vado in posti dove si propone cucina bolognese. E cerco in generale, a dire il vero.  E così, tra tortelloni in brodo di cappone, tagliatelle al ragù alla bolognese o gramigna al ragù di salsiccia e le sue polpette...addocchio i tortelloni di ricotta burro e salvia, ma soprattutto loro, i passatelli asciutti. Questa volta con pomodorini e basilico. Io li adoro. Ne mangerei tutti i giorni e questi mi piacciono parecchio, con quel sentore di limone che col pomodorino è un idillio. L'Adorabile, invece, decide di prendere il piatto unico dello chef, che c'è solo a mezzogiorno e prevede, oggi che è venerdì, anche il pesce. Solitamente il venerdì ci sono i fuori menu a base di pesce, in questo caso un filetto di orata, tortelloni impastati con semi di papavero alla ricotta e zafferano, parmigiana e stecchino fritto alla petroniana, ovvero un dadino di formaggio e prosciutto con crostina.
E per finire un assaggio di dolci, tra cui la fantastica pinza, la tortina eccellente di ricotta con mandorle e pinoli e una zuppa inglese però in monoporzione e in guisa di biscotto. Da bere acqua, mezza gassata e mezza naturale.
Se date un'occhiata vi renderete conto della bontà anche dei prezzi: i passatelli a 8 euro, il piatto unico a 15, il coperto a 2. Il luogo mette soggezione all'apparenza, ma dentro è assolutamente una scoperta invitante e accogliente. Quindi, al diavolo i pregiudizi e godetevi un pranzo o una cena in una trattoria dal servizio prezioso (anche solo per un primo a pranzo, perché no?!, potrebbe diventare la vostra trattoria di quartiere, e siete fortunati), mangiando, voi che potete, quei piatti della tradizione bolognese che io non so onorare. Tipo: galantina con sugo di arrosto e cipolline in agro dolce o cotoletta alla bolognese. Altro per vegetariani? Mmmm...friggione, formaggi morbidi e stagionati con mostarda, le crescentine che si possono mangiare con lo squacquerone, le verdure sott'olio. O sennò andate il venerdì. Sui vini non mi sono concentrata, ma ho fiducia. Qui il menu con la proposta "Vera Bologna", viaggio nelle radici fino a scoppiare. Perché le portate sono abbondanti. Grazie chef Vasco Gagliani.
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Trattoria Aretusi
Via Aretusi 5
0516199848
aperta a pranzo e a cena, chiusa domenica sera e lunedì

Commenti

  1. "anche per vegetariani ma con moderazione": adoro i tuoi tag "allegretti ma non troppo", "andanti con gusto" e sicuramente mai "toccata e fuga". Musica per i palati dei buongustai felsinei che seguendo il tuo fiuto da food-setter sono sicuri di evitare il Mahler di pancia!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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