Petit Cafè, la rivoluzione dei bar comincia qui
Ieri sono stata a mangiare al Petit Cafè in Strada Maggiore, un piccolo bar con ristorantino di cui vi avevo raccontato a inizio di agosto, un giorno in cui ero veramente stanca e la cosa che più sognavo era un buon caffè. Mi ha sempre ispirato questo bar con adiacente tabaccheria che quindi rientra anche - nella mia mente classificatrice- nella lista dei bar-tabacchi-ristorante, di cui fa parte ad esempio anche il Capo Nord, ma anche, più in piccolo, il bar-tabacchi di piazza Santo Stefano che mi ha fatto scoprire l'amica Linda e dove talvolta siamo andate a berci un caffè - io e un orzo, lei.
E comunque, il Petit Cafè lìho lasciato ad agosto col vecchio look, si potrebbe dire, e lo ritrovo ora rinnovato, attenzione ai particolari di piatti, luci, disposizione tavoli e con la voglia di migliorarsi sempre. A vederlo da fuori è pur sempre un bar dove mangiare, ma forse bisogna "praticarlo" un po' di volte per osservare che lì dentro, soprattutto all'ora di pranzo, le cose girano un po' diversamente da un semplice bar. Io ho deciso di andare ieri a pranzo dopo quasi due anni che vado ogni tanto a far pausa caffè.
Adesso che le giornate sono un po' più fresche ma non fredde da ritirarsi repentinamente al chiuso, è delizioso stare sotto il portico a mangiare. Il servizio è molto accogliente e la ragazza che ci ha servite ieri davvero molto preparata. Io le ho fatto tante domande perché ero curiosa come (che animale si mette a questo punto per sottolineare la curiosità???)....curiosissima come lo sono al solito insomma. Non ho preso appunti e quindi non mi ricordo le cose nei dettagli, però ad esempio ci ha portato un olio umbro da degustare e che vendono nel piccolo corner-bottega interno dove propongono altri prodotti selezionati come la pasta al mais, farro e kamut del pastificio Morelli o le confetture bio. Le ho chiesto un po' di cose sul pane e sui fantastici grissini che già solo allo sguardo sanno di fatto fresco, nulla a che fare coi soliti grissini da bar dentro alla busta insomma. E così mi ha detto che per il pane e i grissini si forniscono da un fornaio, per i dolci da colazione da un altro e per quelli più impegnativi (tipo torte) da un altro ancora. Da poco, poi, per il caffè, tengono quello di marca Lelli, molto buono con due qualità dell'India, PLANTATION-arabica della regione del Chickmagalur raccolto a mano lavato in vasca per 2 gg (questo l'ho letto sul loro FB, mica me lo ricordavo a memoria) e il Parchment-robusta con note di spezie e cioccolato. E' bastato che mi si dicesse che questo era cremoso e cioccolatoso che mi son fatta immediatamente conquistare.
Ma insomma, concludo con quello che dovevo raccontarvi fin dall'inizio, e cioè il mangiare. C'è una lista di piatti fissi e due primi o due insalate del giorno. Per Silvia le orecchiette pomodoro e basilico (6 euro e 50 mi pare) e per me un'insalata molto ricca con tomino grigliato sopra (8,50 euro). Ce n'era anche una col tofu che mi pareva perfetta per gli amici vegani. E poi, comunque, fateci un salto: tra proposte, cortesia, ambiente, prodotti e caffè (mi han detto che inizieranno a fare le degustazioni di pomeriggio...), un pranzo vale proprio la pena!
E comunque, il Petit Cafè lìho lasciato ad agosto col vecchio look, si potrebbe dire, e lo ritrovo ora rinnovato, attenzione ai particolari di piatti, luci, disposizione tavoli e con la voglia di migliorarsi sempre. A vederlo da fuori è pur sempre un bar dove mangiare, ma forse bisogna "praticarlo" un po' di volte per osservare che lì dentro, soprattutto all'ora di pranzo, le cose girano un po' diversamente da un semplice bar. Io ho deciso di andare ieri a pranzo dopo quasi due anni che vado ogni tanto a far pausa caffè.
la foto è quella che è, ieri ero troppo presa a chiacchierare con Silvia che non vedevo da tutta l'estate...comunque questa è la mia insalata con tomino alla griglia e ceci |
Adesso che le giornate sono un po' più fresche ma non fredde da ritirarsi repentinamente al chiuso, è delizioso stare sotto il portico a mangiare. Il servizio è molto accogliente e la ragazza che ci ha servite ieri davvero molto preparata. Io le ho fatto tante domande perché ero curiosa come (che animale si mette a questo punto per sottolineare la curiosità???)....curiosissima come lo sono al solito insomma. Non ho preso appunti e quindi non mi ricordo le cose nei dettagli, però ad esempio ci ha portato un olio umbro da degustare e che vendono nel piccolo corner-bottega interno dove propongono altri prodotti selezionati come la pasta al mais, farro e kamut del pastificio Morelli o le confetture bio. Le ho chiesto un po' di cose sul pane e sui fantastici grissini che già solo allo sguardo sanno di fatto fresco, nulla a che fare coi soliti grissini da bar dentro alla busta insomma. E così mi ha detto che per il pane e i grissini si forniscono da un fornaio, per i dolci da colazione da un altro e per quelli più impegnativi (tipo torte) da un altro ancora. Da poco, poi, per il caffè, tengono quello di marca Lelli, molto buono con due qualità dell'India, PLANTATION-arabica della regione del Chickmagalur raccolto a mano lavato in vasca per 2 gg (questo l'ho letto sul loro FB, mica me lo ricordavo a memoria) e il Parchment-robusta con note di spezie e cioccolato. E' bastato che mi si dicesse che questo era cremoso e cioccolatoso che mi son fatta immediatamente conquistare.
Ma insomma, concludo con quello che dovevo raccontarvi fin dall'inizio, e cioè il mangiare. C'è una lista di piatti fissi e due primi o due insalate del giorno. Per Silvia le orecchiette pomodoro e basilico (6 euro e 50 mi pare) e per me un'insalata molto ricca con tomino grigliato sopra (8,50 euro). Ce n'era anche una col tofu che mi pareva perfetta per gli amici vegani. E poi, comunque, fateci un salto: tra proposte, cortesia, ambiente, prodotti e caffè (mi han detto che inizieranno a fare le degustazioni di pomeriggio...), un pranzo vale proprio la pena!
Grande blogtrotter ! grazie a te scopro posti di Bologna che neanche immagino... baci, Francy
RispondiEliminablogtrotter...scusa, me la posso un po' tirare? grazie Francy:)
EliminaChe bello averti vista per caso seduta al Petit, mi ricordo una volta che ci fermammo a prendere un gaffe buonissimo mentre consumavamo le parole tra viaggi a Marsiglia e ferramentier ( chissà se si dice così)
RispondiEliminaAmo questa città che mi ti fa incontrare così spesso.
Bacio bacio mia cara Bebe
Blue ti segue con un GinTonic in mano.
sempre preziosa. mi toccherà venirti a trovare e farmi portare in giro a bologna, un giorno o l'altro...
RispondiEliminagrazie Gaia! ma insomma, prossima volta che vengo io a Firenze ci dobbiamo vedere!
EliminaCiao, poi non ce l'ho fatta a trovare del tempo per vederci. Ho comunque mangiato in pausa pranzo al Bistrot 18 (quello di Marcello Leoni)in via clavature e l'ho trovato buono.
RispondiEliminaA presto.
Enrico
Caro Enrico, ti avrei invitato per un caffè al bistrot di Leoni dinnanzi alla fiera (che il 18 forse è del fratello???)... alla prochen!!
EliminaSì, anche a Bergamo dove sembra che niente cambi qualche posticino nuovo all'insegna della qualità l'ho visto ! Deliziosi i posti che scopri ! Prima di venire via da Pantelleria sono andata a Coste Ghirlanda ... posto incantevole è dire poco ! E che eccellenza sotto vetro ! Grazie della dritta e un salutone !
RispondiEliminaRossella, ma che tipo di posti aprono a Bergamo? Take away, ristoranti, o altro? sono curiosa
EliminaCiao Benedetta!
RispondiEliminaHo passato la dritta a mia figlia che ne ha approfittato subito. Pranzo ottimo, generoso e a portata di studente, il che non guasta....
Dal canto mio non vedo l'ora di fare una scappata in città per andare in via Orefici, sono anch'io una goolosa di tramezzini!
Ciao
Ola Betti!!! Come va? Regge l'abbronzatura? Beh, sono contenta che tua figlia si sia trovata bene. Mettere d'accordo varie generazioni su certe questioni...mica facile! Ma come vedresti una tramezzineria a Pantelleria? Troopo elegante eh? vabbe'...bacioni
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