Cercasi disperatamente cioccolata da Eataly







Devo essere io. Non avrà aperto nemmeno da un mese Eataly in via Orefici 19, siamo al 7 gennaio e quindi quando ha inaugurato, era dicembre. Una settimana dopo vado a visitare questo regno della lettura e dell'enogastronomia ricavato nel centro della città da un ex cinema porno, l'Ambasciatori che più in là nel tempo era stata una chiesa (e dentro ancora se ne vedono le tracce) e chiedo una cioccolata. Tra l'altro c'era tanta tanta gente e non si trovava da sedere. Meglio così dunque come è andata: il barista mi risponde che loro la cioccolata non la fanno.
Rifletto: "cavoli, nel nuovo regno dell'enogastronomia bolognese non fanno la cioccolata...però". Poi torno oggi sempre per questa benedetta cioccolata e mi dicono che sarà pronta tra circa 20 minuti...perché è fredda. Morale della favola, io questa cioccolata alla gianduia che si beve al bicchierino (un euro) non l'ho ancora provata. Infatti, visto che non volevo stare tutto quel tempo ad attendere anche perché da lì a poco scattava l'ora aperitivo (anzi, essendo già le 19, ero praticamente già scomunicata) mi son presa un caffè macchiato. E anche lì, alla richiesta della barista che voleva sapere quale qualità sceglievo, quando ho risposto...quella rossa...lei mi ha guardata strana, come se non capisse. E io: ma sì, quella che vendete anche, avete la rossa e la gialla o crema. Ma lei niente. Poi il suo collega le ha dato una dritta: vuole lo "special bar". Lei non aveva messo in relazione le due cose. E questa è un po' la caratteristica di Eataly appena aperto...che la gente che ci lavora è giovane giovane e insomma, forse anche istruita dalla direzione ma di suo non proprio attenta ai dettagli. Ma crescerà...




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