Insalata pantesca e una cena al Tratto

Insalata pantesca

L'insalata pantesca, uno dei piatti più comuni della cucina isolana, è davvero una assoluta delizia.

Una di quelle ricette facili facili che mi permette di aprire un'altra finestra sulle bellezze dell'isola del vento. Perché ad esempio, è l'antipasto fisso quando vado a mangiare a U Trattu (0923916579), ovvero Il Tratto, ristorante in località Rekhale (quindi a due passi da casa mia) fondato da Salvatore, un uomo molto simpatico che gestisce il ristorante da tanti anni e che ha una marcia in più rispetto al trattamento del cliente. Diciamo che ha tenuto testa a Madonna che un paio di anni fa, ospite del fotografo Ferri, voleva cenare solo da Salvatore. Adorava la sua semplicità e il non essere assolutamente pretenzioso, cosa che sull'isola a volte succede. E bravo Salvatore! Quindi, dicevo, inizio con un'insalata pantesca e poi passo al pesce, che l'ultima volta consisteva in una ricciola naturalissima e squisitissima. E poi grande conclusione con il bacio pantesco, dolcetto fritto ripieno di ricotta che vedrò di replicare appena troverò il tempo. Per il momento mia mamma mi ha regalato gli stampini che ha comprato alla ferramenta del centro, nei prossimi giorni se trovo la ricotta buona mi applicherò. Ma tra i piatti consigliatissimi del Tratto c'è anche la pasta con l'ammogghiu che sarebbe il pesto pantesco (significa ammollo, che si riferisce alle verdure ammollate appunto) e per chi ama la carne il coniglio selvatico. Da bere il vino Yrnm (Zibibbo) della cantina Miceli. La spesa non vi sconvolgerà! Al Tratto ogni tanto ci vado a far tramonto verso le 19 in questo periodo: mi prendo una cremolata ai fichi (se c'è) e mi siedo sul muretto di fronte al ristorante. E guardo il sole che fa spalsh nel mare che sembra una tavola d'argento.

U Trattu, Rekhale

Da Salvatore, per noi (me e famiglia intendo) è un po' come cenare a casa. L'insalata pantesca è infatti quello che mi sono preparata ieri sera per accompagnare una fetta di pesce spada acquistata alla pescheria Pavia, zona Scauri. L'ho lasciata in ammollo in un po' di soia e limone e poi l'ho fatta sulla griglia con la menta. Cena perfetta. Mentre marinava ho preso il motorino e sono andata a farmi un giretto verso Tracino, passando davanti a Balata dei Turchi, la spiaggia rocciosa dove sono stata ieri mattina con Letizia, un'amica di Como e anche vicina di casa (il suo dammuso rosa è uno spettacolo) che tutte le mattine parte con la sua Land Rover alla volta di nuove mete per fare snorkeling. E da Balata è davvero una meraviglia. Ma bisogna arrivarci massimo per le 9,30 in questo periodo.

Al tramonto, dicevo, mi son fatta un giretto curiosando un po' ovunque. La strada non era molto trafficata. A quell'ora son tutti a fare l'aperitivo. Magari al Friscu in zona Scauri. O nel centro di Pantelleria dove i bar sono schierati tutti in fila davanti al porto (il più ricercato e coi migliori vini è La Nicchia) è O A Tracino nei baretti che esplorerò meglio oggi pomeriggio perché ho ricevuto un invito da quelle parti per andare a conoscere una signora pantesca grande cuciniera :))

Insalata pantesca

x 2 persone

2 patate lessate

1 grossa cipolla di Tropea

2 cucchiai di capperi di media grandezza

4 pomodori

olive di Pantelleria

origano di Pantelleria

Taglio le patate a cubetti come anche i pomodori. Taglio la cipolla ad anellini. Metto tutto insieme e unisco le olive, i capperi e l'origano. Condisco con olio, sale...io ci metto anche l'aceto balsamico e non mi sento in colpa!