Dalla Big Apple alla terra dei caperberry: Peter Lambert is in da kitchen




Over the next ten days do a little exercise. Jot down your self-talk.




Note the number of times you think to yourself:
I can't
I should
I shouldn't
If only
I hope
Yeah, but..
What if

Here is a statistic: more than 90% of what we worry about never comes true. What if this were accurate? Would it change the way you think and behave?

dal blog di Peter Lambert


Ho domandato a Peter, uno chef newyorkese da un po' di mesi cittadino pantesco, quando pensa di tornare alla Big Apple. Lui mi ha risposto: "Ma, non saprei...vedremo". E' quindi così forte il fascino che l'isola del vento esercita su chi ci capita per viverci un po'? Mi sa di sì'.
E io, mi son chiesta, ci vivrei? Forse sì... ad alcune condizioni, naturalmente... e quindi sarà il caso di iniziare a lavorarci. Senza "what if" ma piuttosto "as if".




Peter Lambert si diceva. E' una persona molto carina. Tanto disponibile da essere venuto fino a Rekhale, a casa mia, a farmi visita. In un pomeriggio pantesco da non so quanti gradi. Mezzogiorno di fuoco esteso fino alle 6 di sera. Ero stata in paese, al bar della Nicchia, qualche giorno fa, per fare due chiacchiere con lui, ma era già con le mani in pasta. Stava preparando i suoi fantasiosi aperitivi che hanno forse un po' modificato il concetto di far aperitivo qui sull'isola. Una delle idee più carine, ad esempio, è stata quella di servire i capperi come fossero pop corn o noccioline. Semplicemente prendendoli col sale attaccato (come si presentano nelle confezioni del capperificio) e buttandoli nell'olio bollente. Crunchy crunchy.... Quindi siamo rimasti d'accordo per vederci nel primo pomeriggio. E così è stato.

Ho avuto una bella conversazione con Peter. Mi piace tantissimo incontrare persone che hanno sogni e visioni più grandi dei miei. Perché mi ispirano un bel po'. E ascoltando la sua storia, non ho potuto che pensare: "beh, è proprio vero, nella vita si può fare davvero ciò che si vuole. Basta non soffermarsi troppo su 'if only'...'yeah, but'....come scrive Peter nel suo blog. Questo pensiero è mio al 100%.

Peter Lambert ha 47 anni ed è arrivato a Pantelleria alla fine di gennaio con la moglie Amy, chiropratica e la piccola Lilly, 5 anni, che frequenta già la scuola di Khamma e ha già imparato l'italiano. Lui, invece, è cuoco e ha lavorato presso le migliori famiglie di Manhattan come personal chef, sviluppando anche progetti dietetici curativi e regalando una nuova consapevolezza alimentare a chi l'ha avuto in casa.
Qui sull'isola ha iniziato a lavorare alla Nicchia di Scauri, realizzando menu innovativi che sfruttano in maniera creativa la materia prima del territorio. E mi sembra quindi, anche dopo aver raccolto la storia di Alessandro dell'Acquamarina, che la corrente vada nel senso giusto...no? Un po' al Ristorante, un po' al bar in paese, panteschi e turisti hanno avuto modo di conoscere questo chef sognatore e idealista che forse, qualche nuovo punto di vista, l'ha già radicato a Pantelleria dove le cose cambiano tanto lentamente. Peter lavora tutte le domeniche anche alla Cantina Minardi di Karuscia, dove offre alla gente le sue fantasie pantesche infuse di creatività niuyorkese.


"Noi viaggiamo molto - racconta Peter Lambert, forse l'uomo più alto presente al momento sull'isola :)) - siamo stati tante volte ai Caraibi, in Messico, in Francia, in Svizzera, in Italia. Ci ritagliamo tanto tempo libero... questo è il modo in cui programmiamo la nostra vita. E ogni volta ci chiediamo...ci piacerebbe vivere qui? Dopo 10 giorni l'abbiamo già capito...e solitamente alla fine del viaggio ce ne torniamo a New York. Quando siamo venuti a Pantelleria nel luglio 2010 in vacanza per due settimane, abbiamo capito che sì, ci sarebbe piaciuto abitarci. E così è stato". Quello che è piaciuto a Peter e Amy è stata una terra che si esprime attraverso l'agricoltura e il cibo. E che detta legge agli uomini. Non viceversa. "Ci ho visto molto potenziale come chef - spiega - e dire che l'Italia l'ho girata tanto, ma mai mi era capitato di sentire quel che ho sentito qui. Mi basta pensare al cappero che viene visto soprattutto in funzione del suo essere "berry", frutto. E invece se guardiamo alla pianta nella sua interezza, scopriamo una ricchezza bellissima. Basta pensare ai fiori...li ho usati per fare un'acqua aromatizzata. Se fossi Armani ne fare un profumo. La prossima volta farò il ghiaccio al cappero".



Peter Lambert non vuole insegnare nulla all'isola e agli isolani. Ma questo non gli impedisce di riflettere su questa ricca materia. "Qui - afferma - la gente dice più no che sì...ma credo sia soprattutto per il rispetto verso le tradizioni e forse un po' per la paura della competizione. E, come dicono "no", dicono anche che "c'è solo un modo per fare un piatto" ad esempio. Beh, credo che si fanno cose originali col cibo, rispettando comunque la materia prima e questa terra, alla fine si potrà attrarre un nuovo turismo". E chiosa: "Per me Pantelleria ha uno dei migliori assetti del mondo. Mentre tutto il mondo va dietro al bio...qui è l'unica cosa possibile".




Peter in tour:

Cantina Minardi:
28 Agosto
4 Settembre
18 Settembre
25 Settembre

La Nicchia Sul Mare
Eventi speciali
1 Settembre 2 settembre Cataplana Party
15 Settembre

Ristorante La Nicchia Scauri
11 Settembre
21 Settembre
30 Settembre

Commenti

  1. Beaaa...sei a Pantelleria? che meraviglia...ci sono stata quest'estate... fantastico sempre tutto ciò che scrivi...mi hai messo una gran curiosità sul Ca'shin (ocomesiscrive) e ci vado lunedì sera con mia mamma...non vedo l'ora...poi ti dirò...
    senti, forse ti sembrerò sgarbata...ma posso chiederti un favore immenso? Mi porteresti (ovviamente poi ti rido quanto hai speso) un vasetto di capperi sottosale? li avevo presi quest'estate ma sono finiti in una settimana a casa mia, e tornare a quelli coop mi mette una gran tristezza dentro...solo se non è un problema davvero...grazie mille davvero indipendentemente dalla respuesta...

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  2. cara Veronica, buongiorno! ma dai, quando sei stata? e in che contrada stavi? per i capperi posso portarteli in bustina se va bene :). quelli del capperificio che sono una certezza. ho un po' di ordinazioni (naturelment...) e questa è la maniera più easy! poi mi racconti del ca'shin! baci

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  3. As if mi piace,mi piace moltissimo..e'il senso che vorrei dare adesso alle cose. Ti confesso,Bea,che sogno un weekend a Pantelleria, magari senza marito/figlio/sorelle/ecc,ecc per ritrovarmi un po'. E farlo mangiando delizie di mare e capperi mi sembra un'ottima idea,right?
    Un abbraccio.
    Laura@RicevereconStile

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  4. Mamma mia.... sono terribilmente affascinata da chi è capace di fare scelte di vita creative e inseguire bellezza e... arte!
    Viene voglia di salire sul primo aereo e partecipare a questi eventi culinari invitanti...!!
    Se ti avanzeranno dei capperi sperimenteremo qualche ricetta qui a Bologna! :)
    Buon proseguimento!

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  5. ehh ci sono stata purtroppo solo una giornata...abbiamo fatto un tour completo della Sicilia ovest e avevamo a disposizione solo un giorno...però stupenda, davvero. poi mi racconterai anche dei tuoi genitori che mi hai messo una curiosità senza eguali. va benissimissimo in sacchettino certamente, anche io me li sono portati così...grazie mille, gentilissima tu e sfacciatissima io :D

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  6. Laura_ carissima...la legge dell'"ad if" è abbastanza vincente :) e comunque provare a praticarla...why not? che anglomaniaca che sono...ma anche tu non scherzi. un weekend a Pantelleria...magari anche 4/5 giorni....perché poi mica riesci ad andartene!

    Bea_è vero, la storia di Peter ispira tantissimo. I capperi non mancano mai a casa mia...quindi! e poi lassùda voi ci torno molto volentieri! bacioni

    Veronica_ ma dai, un giorno!! bello però il tour della Sicilia...immagino in barca. mi dirai cosa hai visto. Sto pensando a una cena blogger al mio ritorno...stay tuned!

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  7. Ciao Bea,
    Sarò a Bologna un paio di giorni per il SANA. Tu ci sarai? riusciamo a vederci? spero di sì :)

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  8. siiii magariiii...sarebbe fantastico...dai dai entro settembre che poi devo lasciare casa...anche se comunque tornerò su tutti i giorni...

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  9. ciao Benedetta ! Sarai ormai a Bologna ....ben tornata a casa ! Sarà un po' dura ...tieni ancora il sole negli occhi !!! un abbraccione carissima !!!!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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