Spaghetti con le capesante gratinate

Faccio ancora fatica a credere che ci sia questo tempo grigio. E' autunno autunno, ma almeno la stagione è proprio come quella di una volta.
Dato vita a questo profondo pensiero che mi sintonizza con la realtà meteorologica, ovvero, ora che me ne sono fatta una ragione, passo al piatto che ho cucinato ieri sera e che credo molto legato alla stagione, appunto. Per portare un po' di luce e sole sono ricorsa ancora una volta al pesce. A un piatto dal profumo dell'estate. Con al centro le capesante e attorno la gratinatura, ben adagiata su spaghetti alla chitarra farro e orzo di Ma'kaira, prodotto abruzzese con quella scatola da grandi occasioni che se dici a qualcuno di cercare gli spaghetti in dispensa stai sicuro che non li trova.
Ecco quindi la ricetta con le capesante non fresche ma surgelate, poiché non avevo bisogno della conchiglia e sì, la differenza tra 4 euro e 15 euro per 10 capesante è notevole e la fa proprio il peso della nostra bella conchiglia.


Spaghetti con le capesante gratinate 


capesante surgelate 8
prezzemolo 2 manciate
brodo 250 ml (ho usato la vegeta per farlo)
pecorino mediamente stagionato 50 gr
olio evo 1/2 bicchiere
pangrattato 80 gr
pinoli 4 piccole manciate
pepe qb
sale qb

Trito il prezzemolo e lo metto in una scodella. Trito i pinoli e li aggiungo, poi il pecorino, il pangrattato e una buona parte dell'olio (il resto lo tengo per irrorare le capesante e la guarnitura prima di infornare) poi il pepe e mescolo il tutto. Aggiungo il brodo e ottengo una sorta di crema non troppo liquida. Se c'è bisogno aggiungo sale. Io non l'ho fatto perché il mio brodo vegetale dava sapore al punto giusto.

A questo punto prendo le capesante e, non avendo la conchiglia, le adagio dentro pirottini da muffin. Le ricopro del preparato, spruzzo un po' d'olio e inforno per 15 minuti circa a 200 gradi (il forno va scaldato prima).

Butto la pasta e a cottura finita son pronte anche le capesante. Unisco il tutto.