Un tortellino non fa take away, ma un tortellone sì
i tortelli di zucca della Spisni |
E così andai dalla Spisni. Ero curiosa ma non "issima" per via della specialità del posto, la cucina bolognese, che io da bolognese venuta male non amo particolarmente. Ma alla fine anche io lì qualcosa posso mangiarlo. Leggi alla voce: tortelli di zucca, tortelloni burro e oro, gnocchetti di ricotta ai formaggi, strozzapreti alle verdure. I primi vanno bene anche per me e per chi come me non mangia la carne. Ah... e non ho fatto take away, la vera novità dell'Antica Scuola Bolognese che si è trasferita da via Malvasia al centro della città, proprio per sviluppare questo formato, che io poi non lo pratico quasi mai, visto che se sono a casa mi piace cucinare e se sono fuori mangio fuori. E quindi mi piace andare a mangiare nei take away, ma farlo lì!
la Vecchia Scuola Bolognese dove un tempo c'era l'orologiaio |
Tra l'altro, il retroscena del pranzo di ieri è caratterizzato da una bella storia, di quelle in stile Bea o in stile tanti di noi che siamo felici quando empatizziamo. Qualche giorno fa ricevo un'email da Marta, una lettrice del blog. E' stata carina, si è "palesata" dicendo che mi segue e che una sua amica sta seguendo un'altra amica nel progetto di apertura di un nuovo posto in città. "Ti va se ci vediamo a pranzo?". Chiesto, fatto. Ieri siamo andate a pranzo, io, Marta e Veronica ed è stata l'occasione per andare a visitare un posto nuovo che incuriosiva anche loro e che avremmo potuto provare insieme e fare infine una "recensione" collettiva. Adoro queste cose. In tre è anche più completa. E poi Marta e Veronica? Come averle conosciute da sempre.
Quindi appuntamento alle 13,30 in via Nazario Sauro, dove un tempo c'era l'orologiaio, che da fuori sembrava un posto piccino picciò ma che dentro, come mi ha rivelato Marta, era grandissimo. Proprio della grandezza occupata adesso dalla Scuola di cucina della Spisni, dove c'è il "mangia qui" o "porta a casa" e dove per entrare c'è il primo "tornello": il pagamento della tessera da 5 euro. Perché comunque si entra in una scuola e bisogna tesserarsi. Insomma, se ci volete andare una volta e poi mai più, giusto per curiosità, sapete che questa tessera s'ha da fare. Se ordinate pagate il prezzo del piatto, ma poi vi trovate il coperto di 2,50 euro che a noi è sembrato piuttosto caro per un posto dal formato tipo mensa, ovvero dove si prende il vassoio con le posate, i tovaglioli e i bicchieri e ci si siede, ma l'ordine lo si fa alla cassa all'inizio, quando si è pagata la tessera. I piatti ordinati ve li portano dalla grandissima cucina a vista e alla fine li restituite voi col vassoio, appoggiandoli su un tavolo al lato della cucina. Nel coperto è compreso il pane (la buona crescenta) anche se noi in tre non l'avevamo capito (o non ce l'avevano detto?) e quindi abbiamo mangiato senza, fino alla fine. Io e Marta abbiamo scelto i tortelli alla zucca e Veronica gnocchetti di ricotta ai formaggi. I nostri tortelli, un piattone pieno che non ce la fai più, ottimi. Ottimo il prezzo, 7 euro, per una porzione così. Ma è come pagarli 9 euro e 50, perché secondo noi quel coperto non ha senso. O non l'abbiamo capito il senso. Ormai il coperto non te lo fa pagare più nessuno, almeno a pranzo. Ultimamente mi vengono in mente posti come Leoni, Twinside, Gamberini, dove sono stata a mangiare, con ordine e servizio gentilissimo al tavolo e quindi non abbiamo davvero capito questo coperto. Abbiamo pensato che in generale tutto quello che avviene alla Scuola (la tessera la fai perché è una scuola, non so se l'avevo detto), dalla tessera al resto, abbia un suo senso fiscale preciso. Ma oltre non andiamo, almeno io.
Vecchia Scuola Interior |
Per la parte "take away, invece", è da dire subito che non si fa il tortellino take away, neppure la tagliatella. Sì il tortellone e la lasagna. Ma solo a pranzo, come c'è scritto qui. A domicilio, invece, le cose cambiano un po' e sia a pranzo che a cena, si possono ordinare i primi, ma non il mitico tortellino. E da bere? La signora Spisni sceglie un noto marchio di birra italiana (sponsor) e propone abbinamenti.
In finale, buono quel che abbiamo mangiato, un piatto così sfama, il coperto in quello che è un servizio da mensa non convince, il formar è innovativo e ci piace, come non ci piace l'ambiente che vuole essere accogliente e low profile però pure troppo (troppo grande, decor dozzinale, dettagli di ultima come il porta posate e il cestone di vimini per la carta), mentre la grafica con la gallinella anche sui bicchieri è molto carina.
#In menú anche: polpette in umido, galletto al forno, cotoletta alla bolognese. Vari dolci, tra cui la torta di riso.
Vecchia Scuola Bolognese
via Galliera 11
40121 Bologna
0516491576
asporto (e mangia lì): da lunedì a sabato dalle 10 alle 22
a domicilio: dalle 12 alle 15 dalle 19 alle 22
Vorrei scrivere quello che penso realmente ma poi sono sempre sfigata e vengo intercettata da FBI, Spisni e tutti quelli su cui su questo blog che ha la sua popolarità capitano e leggono.
RispondiEliminaQuindi non dirò un bel niente tranne Bebe brutta e cattiva che non ha tempo per me e esce con gente che nemmeno ha visto. Brutta brutta brutta.
Ecco le mie amiche...eh!
RispondiEliminae cmnq c'hanno anche ragione...visto Rinaldini che fine ha fatto? sei una potenza vala'
RispondiEliminaDue euro e cinquanta per un coperto vanno bene per un ristorante dove quando ti alzi dal tavolo sei appagato in tutti e cinque i sensi. L'immagine del locale è da no comment, così come la proprietaria.
RispondiEliminaBaciotti da Sabrina&Luca
Venerdì prossimo andrò finalmente (da sola!) in centro dal parrucchiere, ora mi faccio una lista di posti che ho visto sul tuo blog e che mi piacerebbe provare! ora comincio a pensare dove collocare la Spisni nella mia lista.. bacioni!
RispondiEliminacara Bea/Bebe,
RispondiEliminasono stata dal Spisni dopo tre giorni dalla sua apertura. Ho preso il polletto e ti dico che mi è piaciuto molto, anche se non sono riuscita a finirlo. Il prezzo per tutto quel galletto è di 7,00€, ottimo direi per stare seduta comodamente in un luogo asettico, troppo mensa anni 80' per i miei gusti, ma era un pranzo al volo e così mi sono concentrata sui piatti e non sull'ambiente poco accogliente.
All'uscita dal ristorante ho controllato lo scontrino e mi sono resa conto che nel conto era inserita una voce alquanto strana che riportava 2,50€ coperto. Ahhh 2,50€ un coperto, è una follia. per cosa poi? Per servirti da solo? Per essere chiamato con un numero eliminacode? Per alzarti e apparecchiarti il tavolo? Per prenderti il pane, mediocre tra le altre cose, e la schiacciata centellinata e riposta in un cestino sul bancone della cucina? 2,50€ per essere un numero in un momento storico in cui, noi tutti, abbiamo bisogno di recuperare un'identità e non di essere marchiati a fuoco ed etichettati da un numero di matricola? Come si giustifica questa cifra?
Quando sono arrivata a casa ho controllato tutti i menu dei ristoranti che ho in libreria e udite udite, non ho trovato in nessuno, una cifra così alta.
Beh, sai che io sono recidiva no! Allora ci sono ritornata pensando fosse un errore e ho ripreso sempre il galletto. Stessa storia. Stesso coperto. Non sono riuscita a finirlo nemmeno quella volta e me lo sono portato a casa chiedendo un sacchettino e sai cosa mi hanno detto? Che lo dovevo pagare perché mi ero seduta al tavolo.!
Allora la questione è questa. Mi siedo. Consumo. Pago il coperto. Non finisco il cibo. Da buona cittadina mi porto via i resti del pranzo e mi chiedono i pochi centesimi del sacchettino.
Male, malissimo.
Con me la Spisni ha chiuso.
Ti stimo. Ti seguo. Ti adoro
Blue
Proprio ieri io e una mia altrettanto golosa amica, nonchè collega, ci chiedevamo come fosse questo famigerato nuovo posto della Spisni... Prontamente tu ne hai già scritto. Proverò, ma confermi il mio pensiero un po' prevenuto sul fatto che la fama, spesso, non rispecchia il risultato finale...
RispondiEliminaAntea