Il brunch della domenica da Condorelli

la tenerina è un cuoricione soffice

Domenica scorsa era una giornata splendida, con un cielo terso di settembre da brividi. Ma non quelli da freddo, infatti si moriva di caldo. E così con l'Adorabile si è deciso di andare a fare un bel giro verso Medicina, soprattutto per cercare di ritrovare una trattoria che avevamo avvistato lo scorso luglio, il pomeriggio che stavamo andando a Ravenna per i Tame Impala su strada statale, poiché l'autostrada era bloccata per un incidente. Un avvistamento rapido ma profondo, una scritta "crescentine" e un cavallino che spuntava da una stalla. Un quadretto così.... che non è bastato a farci ritrovare il posto...anche perché non ci ricordavamo più benissimo se avevamo fatto la strada dopo Budrio o gli Stradelli Guelfi. E vabbè. Giro strepitoso, caldo sulla pelle coperta solo da una t-shirt, sole negli occhi e nel cuore... e arrivano le 4 del pomeriggio. E noi una gran fame. E così con qualsiasi tipo di trattoria chiusa, non ci resta altro che andare da Condorelli, a Idice. Perfortuna che c'è.

questa struttura in mezzo a un campo alle porte di San Lazzaro di Savena, che sembra una piccola chiesa, è in verità un antico acquedotto, come mi ha spiegato l'Adorabile uomo di sapienza antica

Per me Condorelli è sinonimo di domenica al fiume e ritorno verso le 6 del pomeriggio per una merenda (solo fino a luglio, perché poi in agosto è chiuso la domenica dalle 2) o di tarda colazione domenicale. Questa volta, proprio per essere arrivata lunga al pranzo, pur essendo stata in giro dall'una e mezza, ho scoperto una forma quasi perfetta di brunch. Nel senso che... qui puoi arrivare anche ben oltre l'orario di una colazione-pranzo che arriva più o meno alle 15, e mangiare un insieme di dolce e salato con soddisfazione. Certamente prima arrivi e meglio alloggi, però in generale alloggi comunque.

delikatessen

Puoi bere una bella spremuta e non solo d'arancio, in generale di frutti di stagione - io golosissima ho voluto provare quella di cocco, con polpa di cocco e acqua, meravigliosa e solo per coconut addicts- accompagnare il brunch con caffè Lelli, sopraffino o cappuccino schiumosissimo e scegliere tra cose salate e dolci. A quell'ora la scelta era tra piccole quiche, tramezzini a tre piani (interessante, qui li tengono avvolti nella pellicola), pizze molto focacciose anche con verdure miste, brioches e arancini. L'offerta dei dolci era più vasta (la crema pasticcera dei cornetti è meravigliosa) e ci sono pure le gelatine e mignon di ogni genere (la nostra spesa: due fettone di pizza, una tenerina, un caffè, un succo di cocco, un succo d'arancia e una gelatina 14 euro). Poi, visto che la stagione lo permette, ci si può sedere nei tavolini all'aperto che danno su una sorta di cortile a ridosso della via Emilia (fantastico carspotting) o sulla casona dal muro arancio e le porte grigie che ospita Condorelli, un tempo Pollacci, se non sbaglio, dove dopo mezzanotte, di ritorno da qualche concerto - visto che abitavo a San Lazzaro - andavo a prendere le paste calde. Erano gli anni ottanta, quasi novanta.

Pasticceria Condorelli
via Emilia Levante 330
0516255401
aperta tutti i giorni