La cena del sabato sera: Franceschetta 58
Franceschetta 58 è anche formula buffet da 15 euro a pranzo |
Non è quella che amo di più, ma ogni tanto, per sentire la vita speciale alla vecchia maniera, la cena del sabato sera me la faccio anch'io. Ma deve essere tanto speciale, che valga anche la pena di un viaggio fuori porta per vedere quel che succede nelle cucine dei nostri vari cugini. Ma chiarisco subito, niente a che fare con sfide di tortellini bologna-modena o il tortello è meglio a Rimini che sotto le due Torri. Piuttosto molto a che fare con posti carini dove speri di mangiare bene e vivere esperienze memorabili o semplicemente avvolgenti. Beh, con tutte queste aspettative si può rimanere facilmente delusi. Ma non sabato scorso. Io e l'Adorabile siamo stati molto fortunati con la nostra spedizione alla Franceschetta 58 di Modena. E' il bistrot di Bottura, b-side della Francescana, seconda linea di uno chef tristellato che ha affidato la cucina a una donna speciale, Marta Pulini, chef con grande esperienza negli Stati Uniti che in questo ristorante ha saputo creare una piccola magìa esperienziale che dalla cucina finisce in bocca. Ma non è solo di cibo e materie prime e grande inventiva negli abbinamenti e nelle tecniche che sto parlando. Si tratta anche di amore e di passione che parte dal momento in cui si acquista un piatto, una ciotola, una posata o la cestina a fiori per il pane. Dio mio, la Franceschetta 58 mi ha letteralmente conquistata. E ora ne sono ossessionata.
Ma cosa ci rende ossessionati di un posto piuttosto che di un altro? Credo che dipenda da quanto in un ristorante, come in una casa quando ne stiamo cercando una da affittare, o per un vestito o un quadro quando non possiamo fare a meno di possederli, sia primariamente questione di chimica. Quando alcune nostre "fisse" e insieme di dati estetici-psicologici si ritrovano in una cosa. Ecco, senza volermela tirare posso dire che alla Franceschetta 58 ho ritrovato tutta una serie di riferimenti che mi fanno impazzire di gioia, serenità, ispirazione. E qualcosa che mi colpisce al cuore. A cominciare dai profumi: tutta la mia cena è stata avvolta da un profumo di caramellato che mi ha tenuta olfattivamente intrigatissima. Colpa della zucca caramellata al forno che c'era nell'insalatina tiepida di farro, funghi arrostiti e porri che ho scelto come antipasto e che mi è stata servita in una ciotolina bianca appoggiata in un piattino con bordo in oro e mangiata con la forchetta d'argento... perché qui tutta la posateria, spaiata come piatti e bicchieri, lo è. E a proposito del "metodo spaiato"... ma è arrivato prima Bottura o i consigli "Home" della guru India Mahdavi? Rimango con questo interrogativo che mi fa comunque dormire la notte e sospirare dinnanzi a posate e stoviglie scombinate che, per chi non ne capisce l'estetica, rimangono una trovata un po' del cavolo. Io le adoro. Come adoro le posate in più portate dentro a barattoli e bricchi cui dedico estasiati sorrisi d'approvazione mentre l'Adorabile mi guarda sempre di più come un rebus.
i bicchieri spaiati e il barattolo della marmellata coi cucchiaini per il dolce |
Ma niente paura amiche di Bea. Se andrete coi vostri fidanzati non abbiate paura. Non è che si tratta di un te' delle 4 con le amiche che non smettono di urlettare davanti alle ceramiche in guisa di tazza e teiere. Alla Franceschetta si mangia e molto molto bene, spendendo il giusto (tutti i piatti del menu costano 8,50 euro) che forse, per la qualità, è pure poco. Ma non mi dilungo sul tema, che aprirei troppi portoni. Davanti al menu avrete davvero l'imbarazzo della scelta, anche se siete vegetariani, come me. Vorreste prendere un po' tutto, il che mi pare anche la soluzione migliore, visto che i piatti non sono enormi ma nemmeno "nouvelle". E quindi, se siete almeno due, potrete divertirvi di più. La presentazione dei cibi e le dimensioni, mi hanno ricordato un po' il modo di organizzare un pranzo o una cena in Cina: si prendono tanti piatti di buone cosine che ruotano continuamente e ognuno col suo piattino le assaggia.
uva, croccante, tonno, cime di rapa |
L'Adorabile ha scelto gli spaghettoni con ventresca di tonno, olive taggiasche e capperi e la coscia d'anatra con salsa di mandarancio su purè di patate all'olio di oliva extra e timo (che alla fine le patate erano finite e hanno sostituito con delle polentine croccanti) e io, dalla lista dei piatti del giorno che costano qualche euro in più (10 o 12), il filetto di tonno marinato a bassa temperatura in olio extra vergine d'oliva con cime di rapa saltate con aglio, olio e peperoncino (ma l'aglio non disturba). Anche se mi tentava parecchio il piatto che sembra un po' la "firma" della carta, il cartoccio trasparente con filetto di baccalà, Rafois, bietole saltate e ceci al rosmarino. E da bere? Due calici: per me ormai persa nell'obliò ruvido e spumeggiante del Lambrusco un Grasparossa Cialdini Cleto Chiarli e figli (5 euro) e per Adorabol un rosso Glocal Vigneti Massa Stagioni 2008 (6 euro). Felici per la nostra cena (grazie anche al servizio, tutte donne in sala e tutte informalmente gentili) abbiamo chiuso con una supercoccola offerta dalla casa: uva bianca e mandorle in croccante con strepitoso sapore dolce e salato insieme.
La cena del sabato sera è la nuova "febbre"?
Franceschetta 58
via Vignolese 58, Modena
aperta tutte le sere esclusa la domenica dalle 18,30 alle 24
aperta tutti i giorni a pranzo con formula 15 euro (esclusi i vini) dalle 12 alle 15
comfort post su un comfort place in cui ti somministrano comfort food....che coccolone (nel senso di grande coccola :) )
RispondiEliminapru meo
ah ah ah... la cena pru meo...mi sa che questo aggettivo diventerà una rubrica....(se posso)
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