Riccardo Facchini e la nuova avventura al Podere S. Giuliano
Riccardo Facchini al Podere San Giuliano |
Questa mattina, quando ho aperto il portone di casa - perché oggi è uno di quei tiepidi giorni di ottobre in cui si può tenere aperta la porta come a primavera - mi sono inciampata nei miei stivaletti, come un ubriaco che, cascato sul letto la notte, si risveglia il giorno dopo un po' intontito e s'inciampa nel mondo intero che non ricorda più. I miei stivaletti erano pieni di fango, (che mi dovrò mettere a sgurarli appena finisco questo post), e io non mi ricordavo proprio della cosa. Ma in effetti ieri sera verso mezzanotte, dopo aver cenato al "nuovo" Podere San Giuliano dove ha fatto ufficialmente il suo ingresso ai fornelli Riccardo Facchini, io e altri ospiti siamo andati a passeggiare nell'orto per raccogliere le erbe profumate per la tisana. E' stato un momento magico e inebriante a conclusione di una cena seducente e genuina in cui ho, come al solito, quando c'è di mezzo Riccardo, imparato un po' di cose cuciniere. E stamattina è un altro giorno.
risottino carnaroli mantecato ai profumi del sottobosco con funghi (essiccati secondo tre diverse consistenze)e bacche, 12 euro |
Riccardo Facchini è giunto al Podere San Giuliano quest'estate, in veste di resident chef per una serie di cene. Proprio come i dj che nei tre mesi caldi hanno guidato la console coi cd in giardino, per sonorizzare gli aperitivi dei mercoledì. La sua presenza in Podere e le cene del giovedì sono servite a lui per capire che strada poteva avere la sua cucina nella campagna di San Lazzaro e a Federica Frattini, imprenditrice agricola e titolare dell'azienda, per visualizzare una situazione completamente nuova che potesse sancire un proficuo sodalizio...portandola a un livello successivo di questa esperienza decennale condivisa col marito Andrea Montaguti. I giochi ora son fatti e il menu del Podere ha fatto il suo debutto, promettendo novità ogni tre mesi su un terreno caro a Riccardo, ovvero quello della "cucina del ricordo", perché naturalmente segue le abitudini dell'orto che adesso è pieno di cavoli ed erbe aromatiche e di melagrane sugli alberi. La grande novità in tavola, è infatti quella dei prodotti vegetali utilizzati in cucina: arrivano tutti dall'orto dello chef. Quelli di altra natura invece, sono di altre aziende agricole presenti sul territorio della nostra Regione. E una svolta riguarda anche la carta dei vini: non più solo i vini marchiati Podere, ovvero Gabaso (il bianco fermo), 50 Special (il frizzante) e Mez'amig (il rosso) perché settimanalmente ci saranno cinque diverse etichette per volta con la possibilità di scegliere tra un singolo calice o la degustazione vini in abbinamento al calice, alle varie portate.
Sulla cucina che dire, vorrei scrivere che è semplicemente da provare, accompagnata da qualche chiacchiera con Riccardo, perché una conversazione con lui, cuoco col pallino della scienza, regala sempre segreti e piccole ispirazioni gastronomiche. Dirò comunque per correttezza che il risotto carnaroli mantecato è eccezionale, che la sua cucina dei secondi, celebrazione delle carni e soprattutto dei tagli meno nobili (tipo il quinto quarto) non deve spaventare i vegetariani, perché la cura che mette nella preparazione di una guancetta di manzo al Sangiovese con cipolle di Medicina Igp in agrodolce (18 euro), piatto profumatissimo cui qualche vegetariano traballante potrebbe cedere, la riserva anche per la cottura delle verdure che nell'insalatina autunnale con crema di pecorino e pere Williams (8 euro) si può assaggiare in tutto il suo splendore. E poi finalmente, per i vegetariani formaggiari come me, benvenuta una variazione sul tema del tortellone tradizionale: di ricotta di pecora con i fiori di zucca e burrata e leggermente piastrato, all'orientale, per un nuovo contrasto croccantezza/morbidezza (10 euro). E se Riccardo fa personalmente la pasta fresca e il pane+ le focacce eccezionali (comprese nel coperto di 3 euro con l'acqua) propone anche le crescentine con affettati del territorio (13 euro). E la crescentina dello chef, magari con versione squacquerone della Fattoria Taglioli, io non me la voglio perdere.
Podere San Giuliano
via Galletta 3
San Lazzaro di Savena, Bologna
051 625 1141
apertura: giovedì, venerdì e sabato a cena
domenica e festivi a pranzo
degustazione 5 portate 35 euro
degustazione 7 portate 45 euro
abbinamento vini al calice 20 euro
....non ce l'avevo fatta nella sua precedente avventura cuciniera, ma questa volta la cucina di Riccardo al Podere San Giuliano non me la voglio proprio perdere!! Bebe descrivi tanto bene i sapori da far venire l'acquolina in bocca:-)
RispondiEliminaio ce l'ho ancora a pensare al suo risotto:))
RispondiEliminache bella notizia! Riccardo e Federica faranno bellissime cose insieme e non mancherò di andarli a trovare! bacioni bebe!
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