Mica l'avevo capito cos'era successo al Mercato di Mezzo, quindi sono andata a mangiare un panino...
Me l'ha detto ieri quando l'ho incrociate casualmente al Mercato di Mezzo, intenta a comprare del pane da Calzolari, che lei manco se n'era accorta che non c'era più la gelateria. E dire che Mirit, l'amica in questione, è una curiosa che non si fa sfuggire nulla di quel che di buono c'è in città. Eppure questa cosa del gelato lì al Mercato, l'assenza di vaschette e spatole e coni, lei non l'aveva notata, perché di certo non era nella sua lista dei posti del cuore.
E del resto anch'io, da tempo, avevo dimenticato quella gelateria aperta proprio nel cuore della città. L'avevo assaggiato all'inizio il prodotto, quando aprì il Mercato, ma l'avevo scordato ben presto, niente di eccezionale. Soprattutto se paragonato ai coni che si possono gustare nella città d'Italia ormai più famosa per i gelati che per i tortellini. Ho sempre pensato che, nonostante il progetto vedesse anche il suo nome accanto a quello della Granarolo, Gino Fabbri e la sua arte pasticcera, di questa avventura non aveva tanto bisogno. E infatti quel "Gusto del gelato" la cui scritta sta ancora lì in bella mostra, non esiste più. Me ne sono accorta ieri, quando ho realizzato finalmente cosa era successo da queste parti a fine gennaio, cose di cui avevo letto una ventina di giorni fa, proprio quando il mitico Gino era diventato campione del mondo di pasticceria con la sua squadra: lui dal Mercato non se n'è mai andato, le sue dolcezze sono ancora tutte lì. I gelati - forse è un bene - sì.
Al loro posto, ora, ci sono dei panini, della focaccia condita, sandwich e brioche, proposta che un po' si uniforma alle altre, soprattutto se si pensa che poco più in là ci sono i panini della Pescheria del Pavaglione o ancora dopo gli hamburger di Romanzo e sopra la pizza.
E visto che questo post era iniziato con l'idea di assaggiare il panino al nero di seppia, porto la missione fino in fondo consigliandovi una pausa da queste parti per farvi tentare: pane grano e manitoba e nero di seppia molto soffice ripieno di cotoletta di sgombro e verdure: 5 euro spesi molto bene. La frittura, invece, non l'ho mai assaggiata, ma ad essere sincera il Mercato di Mezzo lo frequento una volta ogni 3/4 mesi, a parte i passaggi più frequenti quando faccio scorta di crack...che l'astinenza è una brutta bestia.
panino morbido al nero di seppia con cotoletta di sgombro |
Al loro posto, ora, ci sono dei panini, della focaccia condita, sandwich e brioche, proposta che un po' si uniforma alle altre, soprattutto se si pensa che poco più in là ci sono i panini della Pescheria del Pavaglione o ancora dopo gli hamburger di Romanzo e sopra la pizza.
E visto che questo post era iniziato con l'idea di assaggiare il panino al nero di seppia, porto la missione fino in fondo consigliandovi una pausa da queste parti per farvi tentare: pane grano e manitoba e nero di seppia molto soffice ripieno di cotoletta di sgombro e verdure: 5 euro spesi molto bene. La frittura, invece, non l'ho mai assaggiata, ma ad essere sincera il Mercato di Mezzo lo frequento una volta ogni 3/4 mesi, a parte i passaggi più frequenti quando faccio scorta di crack...che l'astinenza è una brutta bestia.
Quel panino ha la calamita!!
RispondiEliminaLo dirò al figlio, dopo la partenza per l'Asia della "figlia bolognese" adesso l'avventura emiliana tocca al figlio con relativa fidanzata.
Sì......ma a me quando?!!!;))))
ah ah Fabiana, che simpatica che sei! Col cognome che porti quel panino ti tocca!
EliminaChi cerca trova... è vero!!! Ma vieni a cercare nel posto giusto. Scopri le taglioline al nero di seppia. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ3NTEzNzkyMiwwMTAwMDA1NSx0YWdsaW9saW5lLWFsLW5lcm8tZGktc2VwcGlhLmh0bWwsMjAxNjEwMjcsb2s=
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