Home cooking, la svolta dell'estate: chef Montagné e le 5 regole
una delle lezioni-cena dello chef Montagnè |
Il cuoco a domicilio che fa tanto ristorante in casa, ovvero "home cooking", uno dei grandi entusiasmi del 2015. Quello col corso però, dove i commensali si portano gli attrezzi e collaborano con lo chef alla preparazione della cena. Se penso a questo fenomeno guardandolo dall'alto, immaginando di essere un alieno che tiene in osservazione il popolo terrestre, penserei che questi umani son proprio pazzi. Pagare per andare a una cena in cui lavoriamo dall'inizio alla fine.... ma siam matti?? E in effetti non è proprio così, perché "le cene a casa di altri" 2.0, oggi sono un'espressione avanzata di una condivisione che arricchisce l'ospite. Nel senso: quello che solitamente pago è un contributo alle spese e alla creatività e operosità di una persona che mette a mia disposizione il suo sapere. Per di più una persona molto capace che mi può insegnare dei segreti culinari, che se andassi a fare un corso mi costerebbe molto di più. Insomma, quello dell'home cooking è un fenomeno molto dibattuto in questo momento e, ipoteticamente, tutti noi potremmo farlo. Ma attenzione: non è una passeggiata, bisogna essere bravissimi a organizzare e se ne avete voglia potrebbe essere la vostra svolta dell'estate per esprimere la sapienza culinaria accumulata durante l'inverno e metterla a frutto.
chef Montagné al secolo Marco Montanari, uno dei gourmet più appassionati di Bologna che cura il suo passatempo preferito: cucinare per gli amici |
Ma, direte voi, ci fai tutto questo panegirico e poi non ci dai qualche consiglino?
Ecco, calma, mica sono un'aguzzina. E il caldo m'innervosisce, certo, ma non scalfisce la mia pazienza.
Ecco quindi un piccolo breviario:
-l'organizzazione: serate di home cooking non prevedono difficoltà per gli ospiti
-la location: deve essere suggestiva e spaziosa, proporre una scoperta
-il cuoco: deve essere tale, astenersi principianti
-la materia prima: eccellente e interessante anche per dare nozioni di shopping gastronomico
-il ricettario: creativo e costellato di tanti piccoli segreti, almeno 4 portate e sempre il dolce finale e buon vino
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la mailing list... dovete conoscere un po' di gente appassionata e poter contare sul passaparola
il magnetismo di chef Montagné che possiede tutti gli attrezzi di questo mondo magnone e la sua zuppa di pesce |
Il nostro cuoco, che negli ultimi tre mesi ha tenuto un corso di belle lezioni dedicate al pesce in una suggestiva abitazione della nostra città, ci regala una delle sue ricette più riuscite (e una di quelle che io ho più amato)
La ricetta di chef Montagnè:
Alici ripiene:
pulire le alici formando dei filetti a "libro",
a parte preparare un ripieno frullando una scamorza affumicata, pangrattato, sale, due cucchiai di salsa bourguignonne, il succo di mezzo limone
mettere il ripieno tra le alici formando una sorta di "panino", infarinare bene, passare nell'uovo e poi nel pangrattato (per evitare di salare dopo avere fritto si può aggiungere sale o parmigiano alla panatura)
friggere in olio d'oliva abbondante e caldo
Penso che condividere il cibo generi sempre situazioni molto positive di confronto e confidenza. Prepararlo insieme è qualcosa che (a proposito di ricordi) appartiene alla nostra memoria storica e ci fa, per forza, stare bene. Un po' come quando da piccolina le mie zie arrivavano a casa per preparare tutti insieme i tortellini per le feste, o quando vicini a Natale si macellava il maiale per fare i salami. Memorie contadine insomma.
RispondiEliminaCredo che anche in città, in una situazione come quella che descrivi (così bene), l'esito non possa che essere positivo.
Con le mani in pasta le belle chiacchiere scorrono piacevoli e sorridere viene naturale.
proprio così Silla, è esattamente questa l'atmosfera. Si fa insieme, si ha a disposizione una persona appassionata cui domandare tanto, si chiacchiera e...quando si è stanchi ci si side un po' in poltrona...e che poltrona!! e tutto diviene come un salotto gastronomico molto bello!
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