Berberè...I love pizza finalmente
Chi mi conosce bene sa che non amo la pizza. E io so bene invece che la maggior parte di amiche e amici la adora. Sono sempre la guastafeste di turno perché quando scatta la proposta "andiamo a mangiare una pizza insieme?" che in Italia equivale, a volte, a dire "ci vediamo una sera a cena?", io mi faccio seria e dico..."carino vedersi... ma se andassimo al cinese?". Che anche questa affermazione, ormai, equivale a un'aspirazione di convivialità tutta italiana.
Ennesima occasione qualche giorno fa, con gli amici di yoga.
Camilla lancia l'idea della pizza. Io a questo punto penso che sono la solita guastafeste e che stavolta voglio far diversamente. Cerco tra le mie ultime notizie in fatto di posti carini e trovo l'idea illuminante. Propongo Berberè.
Già il nome è molto bello, vero? Poi per me ha un significato speciale, perché la prima volta che mangiai un cibo di altra etnia fu proprio lo zighinì con il mix di spezie detto berberè, appunto, a base di cardamomo, pepe, zenzero, curcuma. Lo faceva la mamma etiope della mia best friend delle elementari, Simonetta, che era nata all'Asmara. Quindi insomma, mi è piaciuto subito e l'ho trovato familiare.
Poi, dopo ulteriori ricerche, ho scoperto che questo ristorante che come sottotitolo fa "light pizza and food" l'ha aperto Matteo Aloe, un amico foodblogger che faceva piatti davvero superlativi e creativi e che già da un po' di mesi non postava. Per forza, ho capito. Era impegnato ad aprire il Berberè a Castel Maggiore, a pochi chilometri da Bologna e davvero a 10 minuti di macchina da casa mia, in Bolognina. Essendo il ristorante dentro allo shopping centre Le Piazzei, situazione un po' "non luogo" ma nemmeno tanto tanto effettivamente, trovare parcheggio è facilissimo e ci metto meno ad andare lì che a raggiungere un posto qualsiasi in centro.
Ho proposto agli amici Berberè perché fanno la pizza con questi 4 principi che mi hanno intrigata e spronata a provare, lasciando da parte ogni preconcetto "pizzaiolo":
- Farine macinate a pietra in purezza, ricche di fibre e nutrienti. |
- Maturazione lenta, fino a 48 ore utilizzando solo lievito madre nato da una mela e un melograno |
- Impasto leggero, gustoso e digeribile. |
- Cottura in forno tradizionale a legna. |
- Vera mozzarella fiordilatte |
- Ingredienti creativi, stagionali e di qualità e dai Presidi Slow Food Ed effettivamente la prova ha avuto successo. Anche perché si può fare un percorso degustazione con un crescendo di sapori e farine. Su sei persone abbiamo scelto questo in 4 e abbiamo optato per quattro pizze: 1-pomodoro San Marzano Dop presidio Slow Food, mozzarella di bufala artigianale, olio al basilico 2- battuta di pomodori datterini, basilico, mozzarella fiordilatte, parmigiano Reggiano caseificio Rosola presidio Slow Food. 3- carciofi, mozzarella fiordilatte, patate, ricotta affumicata del Friuli e farina integrale. 4- pomodoro San Marzano Dop presidio Slow Food, mozzarella di bufala artigianale, olio al basilico. Quello che mi è piaciuto e il mio stomaco mi ha detto il giorno dopo, è che questa pizza è leggera, grossina ma non spugnosa. Morbida e croccante. A me quel che non piace della pizza è che mi resta sempre sullo stomaco e passo tutta la notte a bere. E anche gli amici appassionati di pizza hanno apprezzato parecchio. Per chi non volesse la pizza poi, c'è tutto il reparto food stagionale cui consiglio di dare un'occhiata. Due amiche della combriccola hanno infatti optato per i passatelli in crema di fagioli borlotti e un merluzzo con porro. Molto ben presentati i piatti, come del resto i dolci: Kiwi e mango in guazzetto alla cannella e spuma di mandorle e Sfera di ricotta e pistacchi di Bronte accompagnato da couscous ai fiori d’arancio. Ecco, il cous cous ai fiori d'arancio mi è piaciuto moltissimo, mai pensato di farlo dolce. Da bere birra artigianale Statale 9. Speso a testa, alla romana, 22 euro. Il posto: davvero eclettico. Il primo impatto è quello di entrare in un ristorante americano dove l'aggettivo per me è sinonimo di ampie vetrate, muri con mattoni a vista, banco del bar spazioso, cucina a vista. Un impatto industriale da birrificio, per intenderci, dove però si legge un certo amore per il design più leccatino che si vede nella scelta dei piatti, dei mobili, dei tavoli, delle sedie stile Eames tutte colorate e dei divani da lounge anni '50 dove potete stare e sorseggiare anche solo un drink. La cosa carina, infatti, è che ci sono vari livelli di fruizione del locale. Domina tutto una grande parete con un disegno che potrebbe essere benissimo di Munoz (come suggerisce l'amica Laura...qui siam mica degli improvvisati eh? ognuno ha il suo ruolo in questa cena!), l'artista argentino di cui è in corso una mostra al museo Archeologico di Bologna per il festival del fumetto BilBolBul. Che coincidenza, no? Ah, e anche il personale forse è argentino, tutti i ragazzi hanno l'accento spagnolo. Mentre il pizzaiolo è albanese ed è, leggo nel sito, uno dei grandi chef pizzaioli d'Italia, Beniamino Bilali. Alla fine della fiera: bello, ci ritornerò per assaggiare altri piatti e mangiare in altre sedute e tavoli. Attenzione: a pranzo niente pizza, perché la lievitazione necessita di 24 ore! |
E' un po' lontano da casa mia. . . ciao.
RispondiEliminamancava l'ingrediente speciale :)
RispondiEliminaM
Ps: l'amarezza!!!
Bella quella pizza...fa una voglia!
RispondiEliminaHo provato quella del Banco del Vino, di cui ci hai raccontato qualche tempo fa, e l'ho trovata deliziosa.
Ci è piaciuta talmente tanto che ci siamo tornati almeno altre due volte.
Berberè pare proprio meritare una visita, ma non so se ci andro' mai a causa del luogo in cui si trova (detesto l'idea di mangiare al centro commerciale...detesto i centri commerciali! mi fanno proprio stare male)
Dici che apriranno mai una bella filiale in piazza santo stefano?? ;)
io adoro la pizza e cedo a qualsiasi cosa ne abbia l'aspetto... ma poi la pago, nel senso che mi sento esplodere un alien nello stomaco e mi viene una sete boia.. troppo golosa. E' bello però quando si trova un posto dove la pizza è davvero buona e leggera e non lievita per 24 ore nel tuo corpo dopo l'assunzione! :) peccato che qui a Milano credo di non averne ancora trovate
RispondiEliminain un bar di questo centro commerciale ci lavora anche mio nipote ma non ci sono ancora andata perchè sono un po' allergica ai centri commerciali, però dopo questa recensione bisognerà proprio provarla questa pizza!!
RispondiEliminaquesta pizza dev'essere proprio buonissima!
RispondiEliminaci manderò i parenti emiliani...
sembra proprio un bel posto! il nome è un programma se si sa cos'è il berberè... adoro lo zighinì! e adoro anche la pizza!
RispondiEliminaBea!
RispondiEliminaMa che piacere averti avuta ai tavoli di Berberè! La prossima volta però svela la tua identità così facciamo due chiacchere!
Precisazioni?La pizza "lievita" almeno 24 ore :-) Marcelo è colombiano e Daniel guatemalteco. Invece dominique è di Padova, anche se non si direbbe a prima vista (ma se lo senti parlare si).
Purtroppo è vero, ho abbandonato da un po' il mondo del blog, ma già mi manca quindi spero di tornarci presto! Grazie ancora di essere passata e spero a presto!
x elisa: Le piazze non sembra quasi un centro commerciale, altrimenti non avrei aperto...anzi sembra più un centro pedonale di una capitale europea...sembra eh, siamo a Castel Maggiore...
grazie del consiglio ogni tanto capito in zona
RispondiEliminachamki_ eh lo so...carina che hai lasciato comunque il commento!
RispondiEliminadiarioinconcludente_ sai che non ho capito? perché l'amarezza?
elisa_ confermo quel che ha detto Matteo...anche io davvero sono allergica ai centri commerciali..ma qui proprio non ci fai caso perché...non ci fai caso, ecco! ah, poi per il Banco del vino è vero...anche quello un posto dove la pizza è buona! ma purtroppo parcheggiare è più difficile...i pro e i contro!
Passiflora_ mi segnala un amico che va spesso a Milano questo posto, BIG PIZZA http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187849-d1156479-Reviews-Big_Pizza-Milan_Lombardy.html
sdaura_ ci vai e poi mi dici!
Gaia_ mi sento di garantire :)))
Imperatrice_ il nome è molto bello e sa di cose buone (come dev'essere visto che si mangia!)
Matteo_ per serietà, perché faccio sempre così quando vado in un posto, anche se ti conoscevo per blog ho preferito venire da per me. la prossima volta mi faccio riconoscere. Ah, ho corretto l'errore delle 7-24...anche perché qualche riga su l'avevo pure già scritto giusto :)
Guenther_ prego...come dico agli altri...se ci vai lascia un commento. monitorare insieme è ideale.
SE MI GIURATE che non mi sentirò travolta da carrelli della spesa, vengo!
RispondiElimina;)
elisa_ ma per niente! anche perché la zona ristorante è a piano terra, parcheggi ed entri. ;) ma per la pizza mi raccomando, vai di sera!
RispondiEliminaMatteo_ ti chiedo una cosa. Il murales di chi è?
da architetto d interni posso dire che l arredo e' davvero accativante, non sembra da centro commerciale! bello!
RispondiEliminaci andro' grazie baci chiara (martinodesign)
ero qui proprio per scriverti del murales. E' un'opera realizzata direttamente a muro da TO / LET
RispondiEliminahttp://www.flickr.com/photos/to_let/
http://fragilecontinuo.blogspot.com/
Elisa,nessun carrello! La coop è dietro Berberè! In primavera avremo anche i tavolini fuori e nessuna macchina ti passerà vicino nè carrelli nè scooter, vedrai è un posto piacevole dove chiaccherare!
chiara_grazie Chiara del punto di vista dell'architetto! mi piace molto questa interazione! e poi sono una vostra fan :)
RispondiEliminamatteo_ottimo per l'indicazione, hai soddisfatto una grande curiosità!