Un te' menta ed erba cedrina al caffè Schifanoia

giugno 11, 2014

Un te' menta ed erba cedrina al caffè Schifanoia

crostata di ciliegie e tè di erba cedrina e menta del giardino: mi piacerebbe imparare a fare una crostata spettacolare, con quella marmellata bella compatta e lucida, mi sa che l'estate porterà consiglio

Riflettevo in questi giorni. Sarà la stagione calda, quella spensieratezza che l'estate regala anche se la mente non è poi così leggera. Sarà la città avvolgente che è tutt'uno con il tuo cortile (il fatto è che in casa e per strada stai vestita uguale e il passaggio dall'intimità alla socialità e omogeneo) e ci metto anche il mio giardino generoso che mi dà una grande energia… sta di fatto che mi è cascata addosso un'audacia inedita. Che mi fa prendere decisioni azzardate, dire quel che penso senza paura di sentirmi poi male per questo (sono donna cancerina… e chi lo è sa come va il mondo interiore, un gran casino), fregarmene di certi particolari che solitamente mi fanno rimuginare giorni interi. Fin qui mi sembra di aver scritto un oroscopo di Rob Brezny, e quindi è meglio che tiri le somme… che lui molto spesso ci getta il kit di sopravvivenza esistenziale senza le istruzioni. E insomma, incrociando un po' di sentimenti e una buona dose di prendi per mano la tua vita, ho congelato il lavoro 4 giorni, anche se è tempo professionalmente indaffarato, e mi son goduta la mia mamma che è venuta a trovarmi per un po' da Pantelleria. E ho fatto delle gite. E ieri sono fuggita a Ferrara per un tuffo nel passato con evidenti segni di presente, perché sono tornata da un mio antico amore, il Palazzo Schifanoia, quello con gli affreschi dedicati ai mesi e ai segni zodiacali dove io trascorsi un po' di weekend all'età di tredici anni, per preparare la mia tesina della terza media e schivare un po' di noia, quella di quei giorni per niente facili. Tanti anni dopo, nel giardino del palazzo è sorto un caffè che è una meraviglia e ora vi ci porto.

entrando nel giardino di Palazzo Schifanoia...

Morivo dalla curiosità di vedere il caffè di Palazzo Schifanoia da quando l'amico Tommaso me ne aveva parlato. E scusa Tommaso se non ci siamo andati insieme, ma ieri mi si è presentata l'occasione perfetta e non ho resistito. E così siamo arrivate sulla via Scandiana con un sole da mezzogiorno di fuoco (anche se erano le 5 e mezza del pomeriggio) che entrando nel cortile del palazzo ci siamo lasciate alle spalle. E' stato come entrare in un sogno, di quelli che faresti tutta la notte. Il giardino, la casetta di campagna piena di fiori e utensili e conchiglie e ammennicoli vari che sembravano uscita dalla più bucolica classificazione della Vivian Maier, la madre di tutti noi collezionisti dell'inutile. E poi una distesa di tavoli e panche in legno, gli abiti appesi agli alberi, gli alberino quieti e posati, e poi il bar. Abbiamo fatto merenda col te' prodotto con le aromatiche del giardino e mangiato una fetta di crostata (tutto 3,50 euro al pezzo). Abbiamo dato anche un'occhiata al menu che parla di cappellacci di zucca con burro e salvia o ragù, ravioli verdi con ricotta, speck noci e radicchio o parmigiana di melanzane (8 euro) ma anche di tartare di salmone o insalate.Se poi si telefona due giorni prima, si può prenotare la cena vegetariana o quella x 2 a base di pesce che con 3 portate, una bottiglia di vino, acqua e caffè, costa 80 euro (40 a testa). E, naturalmente, se arrivate prima, visitatelo il palazzo costruito per Schivare la Noia. Più divertissment, meno dessert.