Un pranzo macrobiotico al Punto


Ogni tanto, quando mi voglio bene, vado al Punto, in via Tiarini 1/e, quartiere Bolognina, appena giù dal Ponte della Stazione. Oppure, anche se non decido di volermi per forza bene, che magari lo faccio un po' tutti i giorni senza eccessi, Un Punto Macrobiotico è comunque un ristorante carino per un pranzo sano e leggero. Per staccare e immergersi in 'atmosfera dove il tempo non ha importanza. O almeno, così dovrebbe essere. Però diciamo che per un'ora almeno, la durata di un pranzo, il cellulare sta spento. Vietato rispondere...qui il mondo non può entrare. Un Punto Macrobiotico è un'idea di Mario Pianesi, fondata come associazione nel 1980. Ce ne sono circa 100 e quindi il Punto bolognese è una sorta di franchising dove l'alimentazione è guidata dalle teorie dello yin e dello yang. Pianesi ha realizzato una cucina sulla base delle ricette del libro "Lo Zen Macrobiotico” di Georges Ohsawa. Il discorso è molto lungo, io non sono un'esperta e mi vorrei limitare a raccontarvi la mia oretta passata lì e quel che ho mangiato. Così se avete interesse ad approfondire il discorso potete leggere più cose all'indirizzo http://www.entipubblici.it/personal/paolobondesan/macrobiotica%20che%20passione.htm.
Al Punto ho mangiato un piatto vegetariano con zuppa allegata. Ecco, la zuppa per me era troppo insipida e non me la sono sentita di non osare a chiedere chessò una soia o del gomasio...so che la cosa principale è mangiare cose sane e calibrata nel sale e nei principi nutritivi...ma proprio io non ce la faccio a mangiare non saporito...almeno un po'. E così ho chiesto. Il piatto vegetariano invece, con orzo, verza, ceci e insalata, era abbastanza saporito e gradevole. Ecco, so che bisognava rispettare un ordine per mangiarlo secondo yin e yang...io ho seguito il mio desiderio. Mi è piaciuta quell'ora passata a far chiacchiere con un amico con cui faccio solitamente yoga, al Punto. Nemmeno lui è così estremista e "Puntista". Apprezza il ristorante, l'ambiente, la gente che qui sa essere educata e rispettosa. Beh, come non voler vivere di una dieta umana del genere?
Ah...bevanda cult: il te bancha. Io ho preso un succo di mela bio.
PS: tutto quel che si mangia si può acquistare nel negozietto che precede la sala del ristorante, dove ho acquistato anche le fantastiche noci saponarie...per fare il bucato.

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