Il risotto di Voghera alla maniera di Anna
Cena della domenica sera a casa di Anna, la mamma di Freddy. Anna è di Voghera, è una casalinga ed è una mente fine e colta e uno spirito libero e dalla simpatia spregiudicata. Arbasino l'avrebbe fatta sparire dalla circolazione pur di difendere il suo modello di massaia diventata espressione comune: la casalinga di Voghera. E forse per questo Anna se n'è andata dalla terra lombarda e sta a Bologna da tanti anni, dove prepara ancora e sempre con cura il risotto alla vogherese.
Le ho chiesto dove l'ha mangiato la prima volta e lei mi ha raccontato di averlo assaggiato a un matrimonio nel 1956. C'era questo primo nel banchetto al ristorante della Certosa di Pavia (per il peperone, a Voghera, era stata una grande annata) e quando tornò a casa dalla madre, le raccontò di aver mangiato un risotto buonissimo. La madre le chiese perché non aveva domandato la ricetta allo chef. Anna rispose che non se l'era sentita. Dopo circa 20 anni, con i bimbi piccoli, era ormai una signora accasata, ritrovò la ricetta su un un numero di Grazia. E ancora quella è la ricetta, con un po' di trucchetti di famiglia applicati, che prepara per le occasioni speciali.
Il risotto alla vogherese di Anna
x 4
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 peperone verde
3 pomodori tondi e maturi
4 tazze di riso Carnaroli (che tiene la cottura)
2 cipollotti
1 gambuccio di sedano
1 piccola carota
un dado vegetale o Vegeta
sale quanto basta
qualche foglia di prezzemolo, basilico e un po' di origano
Iniziare dal soffritto. Far soffriggere un cipollotto tagliato a cubetti, un gambo di sedano tagliato e una carota a pezzetti piccoli.
Scottare i peperoni interi sulla piastra e farli poi raffreddare dentro un sacchetto per il pane, metodo che permette di pelarli facilmente. Tagliare i peperoni a metà, togliere i semi e la listarella interna. Tagliarli a striscioline.
Per pelare il pomodoro a freddo senza scaldarlo nell'acqua passare la lama del coltello sul pomodoro, come accarezzandolo, e poi pelarlo, tagliarlo a metà, eliminare i semini e l'acqua e tagliarlo a listarelle.
Mettere peperoni e pomodori nel soffritto e spolverare con origano, prezzemolo e basilico a foglie intere o tagliate, secondo il vostro gusto.
PER IL RISO
Far friggere un cipollotto tagliato a dadini aggiungere il riso per farlo tostare e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.
Preparare mezzo litro di brodo vegetale a parte.
Quando il riso nella padella è metà cotto, con l'anima ancora duretta, aggiungere le verdure continuando a cuocere e mescolare, aggiungendo il brodo, per non fare attaccare.
Se piace, a fine cottura mantecare con una noce di burro.
Ma che brava questa signora Anna!
RispondiEliminaUn applauso alla grande Zia Anna !
RispondiEliminaA quando "Le lasagne di Adelaide" ?
Evviva !
Un applauso alla grande chef dell' Oltrepo' !
RispondiElimina(Il Carnaroli è tassativo così come i variopinti di Voghera..) e alla gradevolissima divulgatrice ed alla sua prosa accattivante e di classe.
Chge vino i accoppiamo ? Un giovane Barbera d' Oltrepo' moderatamente mosso o un Gutturnio "di pronta beva" come diceva il grand Gino Veronelli.
Evviva e grazie per la condivisione.
Firmato: il Gourmet ( in disarmo) dei Colli Orientali.
la signora Anna è soprattutto simpatica e paziente! è una di quelle chef del focolare domestico che, come tante altre disseminate per tutto lo stivale, avrebbe potuto far grande carriera nel mondo della ristorazione, divulgatrice in cucina di quel territorio, il nostro, che oggi le menti più illuminate della gastronomia mediatica, amano promuovere. L'Anna, regista dei suoi fornelli, lo fa da una vita!
RispondiEliminaDietro la notizia e scoop:
RispondiEliminaIn tempi non sospetti Anna era già una radicale del mangiar sano, nemica della coltura intensiva, assassina di merendine confenzionate e persecutrice degli snack al cioccolato con emulsionanti. 4 anni prima che venissero messi fuori legge i coloranti e127, e132 già impediva ai figli di mangiare ghiaccioli industriali, in particolare il colore blu e rosso. Molti si sono chiesti:
Ma come cazzo faceva a saperlo? Mica c'era internet o una letteratura sul genere come oggi.
Questo ha prodotto due risultati completamente diversi: Una mangia solo biologico e l'altro perlopiù smarti,lion, mars, m&m's e marzapane.
non tutte le ciambelle riescono col buco...in alcune c'è anche il baco ;-) e cmnq questo innato sapere ha fatto parte di alcune mamme accomunate da "the secret" che si tenevano ben lontane dai riflettori per non venir perseguitate dai controllori delle merendine che giravano per le scuole a verificare cosa mangiavano i bimbi e poi facevano rapporto. la mia mamma era tra queste donne illuminate e io per cammuffarmi compravo le chiacchiere alla macchinetta nascondendo il castagnaccio.
RispondiEliminaopppssss leggo che ho scritto camuffarmi con due m...effetto china
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