Latte Brulè alla festa di Laura
Questa estate a Bologna è dolce, nonostante il gran caldo. Perché tutto si rallenta, lo svago pervade strade e luoghi e gli incontri diventano più facili. La sera tutti trovano il modo di lasciare le case anche solo per un giro in bici in piazza e nelle stradine. Oppure, chi ci rimane, organizza cene, festicciole. Questa socialità, fatta di un bicchiere di vino e di piatti preparati in casa, è una delle meraviglie dell'estate. Si assaggiano cose genuine e si accumulano interessanti ricette. Come quella che mi ha passata Laura, amica di yoga che la scorsa settimana ha festeggiato il compleanno preparando alcuni interessanti manicaretti. Uno tra tutti, il latte brulè, variante del creme caramel più sodo da tagliarsi con coltello. La ricetta è della nonna materna Antonietta.
LATTE BRULE' della nonna Antonietta dal ricettario di famiglia Laura
1 litro di latte intero
6 uova intere
6 cucchiai di zucchero
Fai bollire il latte con lo zucchero. Da quando inizia a bollire , calcola 1 ora, a fuoco basso .
In uno stampo di alluminio , senza foro in mezzo , fai sciogliere 5 cucchiai di zucchero con 1 cucchiaio di acqua per fare un caramello bruno e distribuirlo sulle pareti e sul fondo del tagame facendolo girare.
Sbattere 6 uova intere e mescolarle al latte bollito prima totalmente raffreddato.
Quando anche il caramello è freddo , versare nello stampo latte+uova.
Per chiudere lo stampo: foglio di alluminio sopra e legato al bordo dello stampo con corda da cottura.
Pentola a pressione piu alta dello stampo, mettere uno spessore in metallo in modo che lo stampo non tocchi il fondo della pentola a pressione, aggiungere 2 dita di acqua sul fondo della pentola a pressione.
Chiudere e mettere su fuoco moderato, quando inizia il fischio, abbassare il fornello e dopo 45- 50 minuti chiudere, lasciare raffreddare un po' e delicatamente togliere lo stampo dalla pentola, tagliar la corda che tiene il coperchio di foglio alluminio, lo stampo è bollente.
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente lo stampo, solo quando si è raffreddato metterlo in frigo con un coperchio , e dopo si puo' rovesciare il dolce in un piatto.
Dovrebbe essere un dolce solido al cucchiaio . Si puo' guarnire , ma la nonna di Laura non lo ha mai fatto.
Sarà l'orario ma mi è venuta l'acquolina in bocca!
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